100 studiosi da 26 Paesi a Trento per la conferenza dell’agenzia Onu
È iniziato il convegno internazionale “Il momento dell’economia sociale e solidale” organizzato da Euricse per conto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL).
Per tre giorni i massimi esperti mondiali di economia sociale e solidale si riuniscono alle Cantine Rotari di Mezzocorona per il convegno organizzato da Euricse per conto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) delle Nazioni Unite. Dal Senegal alle Filippine, da Capo Verde alla Corea del Sud, passando per Malesia, Lettonia e Svizzera, in 18 ore di sessioni plenarie e parallele un centinaio tra ricercatori, operatori e rappresentanti di governi e organizzazioni internazionali discuteranno i trend e le caratteristiche principali del settore, l’importanza dell’economia sociale e solidale per il futuro del lavoro e il ruolo della finanza. Giovedì e venerdì, in coda al convegno, si riunirà sempre a Trento la Task force ONU sull’Economia sociale e solidale, dove Euricse è coinvolto come osservatore.
Durante il convegno saranno presentate in anteprima due ricerche affidate dall’OIL ad Euricse e all’ente di ricerca belga Hiva: “Meccanismi finanziari per ecosistemi innovativi dell’economia sociale e solidale”, curata dall’istituto trentino e supportata dal Governo del Lussemburgo, e “Il contributo dell’economia sociale e solidale e della finanza sociale al futuro del lavoro”, seguita dagli studiosi di Lovanio con il sostegno del Governo francese.
Dopo il saluto ai partecipanti da parte della presidente Marina Mattarei nella sede della Federazione Trentina della Cooperazione, questo pomeriggio le Cantine Mezzacorona hanno ospitato i saluti istituzionali. La plenaria di apertura è stata affidata al presidente di Euricse, Carlo Borzaga, e a Benedicte Fontaneau del centro di ricerca belga Hiva.
“L’organizzazione di questo convegno per conto dell’OIL e il progetto sui meccanismi finanziari certifica la nostra vocazione internazionale. Le ricerche di Euricse – in particolare il World Cooperative Monitor e il Report 2018 sulla Cooperazione sanitaria – poche settimane fa sono state citate dal Segretario generale ONU durante l’Assemblea generale a New York”, ha sottolineato il segretario generale di Euricse, Gianluca Salvatori.
L’assessore agli Enti locali, Mattia Gottardi, ha portato il saluto della Provincia autonoma di Trento, che ha patrocinato l’evento. “Siamo orgogliosi di ospitare un convegno di così alto livello sul nostro territorio, nella consapevolezza che il Trentino è un terreno molto fertile per gli ecosistemi dell’economia sociale e solidale e che le nostre dimensioni limitate possono essere un vantaggio competitivo soprattutto per quanto riguarda la stretta rete di relazioni che è alla base della risoluzione di molti bisogni”.
“Nella Dichiarazione sul futuro del lavoro, adottata a giugno a Ginevra durante la Conferenza Internazionale del Lavoro, i paesi membri della OIL affermano che l’Organizzazione dovrebbe indirizzare i suoi sforzi nel sostenere l'economia sociale e solidale, al fine di generare lavoro dignitoso e migliori standard di vita per tutti. Con l’evento di Trento vogliamo dare un contributo alla formulazione di politiche ed iniziative che vadano nella direzione indicata sia dalla Dichiarazione OIL sia dall’Agenda 2030 e dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite”, ha spiegato Roberto di Meglio, senior specialist OIL.
Le sessioni della conferenza ruoteranno attorno a tre blocchi tematici: i trend e le caratteristiche dell’economia sociale e solidale, il futuro del lavoro e il ruolo delle risorse finanziarie. Proprio di meccanismi finanziari si è occupato Euricse nella sua ricerca commissionata dall’OIL e presentata in anteprima durante la conferenza, alla quale ha lavorato un team di 15 ricercatori per un anno. Dopo un’analisi dei diversi strumenti potenzialmente a disposizione delle organizzazioni dell’Economia sociale e solidale, lo studio presenta 8 casi studio (Canada, Capo Verde, Colombia, Ecuador, Italia, Lussemburgo, Marocco, Corea del Sud) e, a partire da questi, propone alcune raccomandazioni di policy. In particolare, sfatando il pregiudizio che cooperative e imprese sociali fanno più fatica delle aziende profit ad accedere agli strumenti finanziari, viene messa in evidenza l’importanza di un approccio al reperimento di risorse che contemperi risorse interne ed esterne, pubbliche e private, orientate al mercato o meno.
Il focus italiano inserito nella ricerca ha confermato che le realtà dell’economia sociale e solidale sono adeguatamente capitalizzate anche nella Penisola: ad esempio, le cooperative al momento vantano 10 miliardi in investimenti e, perfino durante la crisi, sono riuscite ad aumentare sia il capitale investito sia il patrimonio netto. “Tradizionalmente – ha spiegato Riccardo Bodini, direttore Euricse, tra gli autori della ricerca – i principali fornitori di finanziamenti per le organizzazioni dell’ESS sono state le banche cooperative e la pubblica amministrazione. Ora si stanno facendo avanti nuovi strumenti, come crowd-funding, mini bonds e fondi di impatto sociale, e nuovi attori, come le banche tradizionali e i privati cittadini”. In base all’analisi di Euricse è quindi fondamentale che le realtà dell’economia sociale e solidale ottengano risorse finanziarie con modalità che siano in linea con i loro valori e mission, pena la perdita della loro specificità.
“Il Trentino – ha aggiunto Bodini – dal punto di vista dei finanziamenti all’economia sociale e solidale è già molto avanti, basti vedere il ruolo svolto dalle Casse rurali, da organizzazioni come Cooperfidi, e anche da fondazioni come Caritro. In altre parole, qui l’economia sociale può contare su un ecosistema evoluto che mette a disposizione risorse di vario tipo e soprattutto coerenti con le caratteristiche di queste organizzazioni. La sfida per il futuro è pensare a strumenti che si adattino ancora meglio in particolare alle imprese sociali, soprattutto nelle fasi di avvio o per gli investimenti in settori che richiedono sempre più capitale (es. sanità, recupero di immobili, ecc.)”.
Economia sociale e solidale: cosa è?
In base alla definizione proposta dall’OIL, l’Economia sociale e solidale include “imprese e organizzazioni, in particolare cooperative, mutue, associazioni, fondazioni e imprese sociali, che producono specificatamente beni, servizi e conoscenza, perseguendo allo stesso tempo scopi economici e sociali e incoraggiando la solidarietà”. Tutte queste organizzazioni hanno in comune, oltre agli scopi, anche la proprietà collettiva e le strutture di governance, impegnate ad assicurare risposte ai bisogni dei membri che sono diversi dagli investitori.
I numeri del convegno
186 Paesi membri dell’OIL, organizzatore della conferenza
Oltre 100 invitati tra ricercatori, operatori e rappresentanti di governi e organizzazioni internazionali
35 speaker
35 partecipanti alla task force OIL sull’economia sociale e solidale il 21 e 22 novembre
26 Paesi diversi di provenienza dei partecipanti (10 europei, 16 extra-europei)
18 ore di conferenza in tre lingue (italiano, inglese, francese)
9 sessioni parallele, 4 sessioni plenarie, 1 gruppo di lavoro e 1 panel-dibattito
8 Paesi oggetto delle ricerca curata da Euricse per OIL
Fonte: Euricse