11 dicembre 2024
Disabilità
Condividi il link su:

AbilNova presenta il bando di gara europeo per la nuova sede

Nella nuova ‘casa’ della cooperativa sociale, a Spini di Gardolo, anche un giardino sensoriale esterno e degli ambienti dedicati agli eventi al buio e di sensibilizzazione su cui la cooperativa punta da sempre per contribuire a costruire una società che, con una consapevolezza migliore, possa essere maggiormente accogliente ed inclusiva

AbilNova sposta lo sguardo ancora un po’ avanti, seguendo il proprio slogan “Orientati al futuro”, e questa volta lo fa per la nuova sede, il cui progetto è stato presentato stamattina nel foyer della Sala inCooperazione a Trento.

La Cooperativa apre ufficialmente una gara europea, con una base di appalto di oltre 6,5 milioni di euro, all’offerta economicamente più vantaggiosa per la realizzazione della nuova sede che sarà a Spini di Gardolo, tra via Palazzine e via Linz, e che rappresenterà un passo davvero importante per la storia di questa realtà che dal 2008 offre servizi alle persone con disabilità sensoriale e parallelamente propone attività di formazione, consulenza, prevenzione e sensibilizzazione rivolte alla popolazione in generale.

Si tratta di un progetto curato dall’architetto progettista Massimo Leonardelli che lavora da mesi a stretto contatto con il responsabile della progettazione Luca Oss Emer. L’intervento consentirà di avere la disponibilità di spazi più idonei all’erogazione di servizi sempre più efficaci, efficienti e di qualità e più accoglienti per qualunque tipo di esigenza sia dell’utenza sia dei caregiver e dei dipendenti.

La palazzina, che sarà pronta orientativamente a giugno del 2026, si sviluppa su tre piani, oltre ad un interrato per i parcheggi e il garage per il ‘Dark on the road’, il bar mobile per caffè al buio. Al primo piano troverà posto il ristorante al buio e alcune sale riunioni disponibili anche per esterni, per favorire la crescita della sensibilizzazione e dell’inclusione. Al primo piano spazio agli ambienti sanitari, con ambulatori e uffici, mentre il secondo piano sarà riservato alle attività scolastiche.

Ricordiamo che AbilNova offre il servizio di trasporto a circa 100 utenti con disabilità visiva e uditiva, il servizio professionale per l’inclusione scolastica a 126 ragazzi e ragazze con disabilità sensoriale e segue oltre 800 persone per la parte sanitaria di prevenzione e riabilitazione visiva.

Il valore del progetto è stato dimostrato anche dal Premio Impresa Sostenibile per la Categoria “Sostenibilità Inclusiva Design for all”, indetto da Il Sole 24 ore in collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita, ricevuto lo scorso 23 ottobre a Roma.

Giuseppe Fratea, presidente di AbilNova, auspica di «poter presto posare la prima pietra che si colloca perfettamente nella continuità della storia e dei servizi della cooperativa».

Grazie all’ampliamento degli spazi aumenteranno i servizi offerti, verrà realizzato un giardino sensoriale esterno e ci saranno parcheggi oltre che sale da mettere a disposizione anche delle realtà limitrofe per meeting, conferenze e riunioni.

Troveranno inoltre la perfetta collocazione gli eventi al buio e di sensibilizzazione su cui la cooperativa da sempre punta molte energie per contribuire a costruire una società che, con una consapevolezza migliore, possa essere maggiormente accogliente ed inclusiva.

Per Ferdinando Ceccato, responsabile di AbilNova, questo progetto «rappresenta un passaggio fondamentale per la nostra realtà. Permetterà di crescere ancora, cosa che peraltro non abbiamo mai smesso di fare da quando abbiamo iniziato il nostro lavoro nel lontano 2008. La sede per noi è come una casa che è spazio di lavoro per i e le dipendenti, sede nella quale vengono erogati i diversi servizi, insieme di mura che contengono i vari uffici necessari all’intero andamento aziendale, ma è anche senso di appartenenza ad un Ente».

La progettazione della nuova struttura è frutto di un lavoro di squadra che ha visto operare gomito a gomito progettista e responsabile della cooperativa: Ceccato, grazie al lavoro del FabLab dell’Università di Trento che ha creato lo scorso anno un modello sulla base dei primi disegni di progettazione, ha potuto letteralmente mettere le mani sulla nuova sede e comprendendo grazie al tatto dimensioni, proporzioni e prospettive ha potuto lavorare in strettissima collaborazione con il progettista Leonardelli apportando modifiche e migliorie al progetto stesso che ora trova traduzione tridimensionale e dunque tangibile nel nuovo plastico realizzato in queste ultime settimane.

La nuova sede non sarà solo un contenitore ma sarà più uno spazio di contenuto, con idee, progetti, sogni, sfide e soprattutto persone, che sempre più saranno in grado di guardare oltre le proprie quattro mura, verso orizzonti più ampi per costruire reti di collaborazione e raggiungere nuovi traguardi, insieme.

Autore: Ufficio stampa