Agricoltura, fare squadra per conciliare efficienza e legalità
La parola d’ordine è fare squadra, perché così come un grappolo d’uva è composto da diversi acini, anche sul fronte del lavoro stagionale in agricoltura sono numerosi gli elementi che concorrono a conciliare efficienza e legalità, l’esigenza di effettuare la raccolta in tempi rapidi e nel momento migliore, con la necessità di effettuare controlli per evitare situazioni irregolari a danno dei lavoratori.
E’ quanto è emerso dall’incontro che si è svolto in Provincia Autonoma alla presenza del presidente Maurizio Fugatti e dell’assessore Giulia Zanotelli, del Commissario del Governo Sandro Lombardi, del Questore Giuseppe Garramone, del generale Ivano Maccani, Comandante Regionale della Guardia di Finanza, del presidente di Agenzia del Lavoro Riccardo Salomone, dei rappresentanti sindacali del settore agricolo e delle associazioni di categoria, e dei rappresentanti di Inps e dei servizi provinciali competenti in materia. “Con la collaborazione di tutti – ha sottolineato il presidente Fugatti – possiamo fare del Trentino una terra dove conciliare la doverosa azione di vigilanza con le quotidiane necessità di un comparto produttivo che richiede grande attenzione, considerate alcune oggettive difficoltà connesse ad esempio alle dimensioni aziendali ed al fatto di operare in aree difficili come quelle montane".
Ribadito che i controlli vanno fatti, mettendo al primo posto la sicurezza e le garanzie previste per i lavoratori stagionali, che la normativa sulle assunzioni stagionali è recentemente cambiata e che ognuno dei soggetti coinvolti ha dei doveri a cui adempiere, attraverso la collaborazione si vuole evitare di pesare eccessivamente sulle aziende agricole, che spesso sono di piccole dimensioni, specialmente durante le fasi di maggiore impegno e in cui è fondamentale salvaguardare anche la qualità dei prodotti. La situazione del settore, è stato rilevato dall’assessore Zanotelli, quest’anno è resa ancora più complicata dalle difficoltà di reperimento della manodopera. L'azione della Provincia, che ha attivato le proprie strutture ed in particolare Agenzia del lavoro, ha già permesso di individuare 450 unità da immettere in questo particolare mercato.
Si punta ora a rendere più sistematico l'approccio, a migliorare la prevenzione (anche attraverso la conoscenza delle normative), la formazione, incontro tra domanda e offerta, con l'obiettivo di individuare chi non è in regola senza gravare indistintamente su tutti. Ciò nella consapevolezza che non va sottovalutato il rischio di fenomeni sempre in agguato, come il lavoro irregolare o addirittura il caporalato.
"Anche queste buone pratiche - ha commentato in conclusione l'assessore Giulia Zanotelli - devono essere viste in un'ottica di grande attenzione al prodotto e a tutta la filiera che ne sta a monte, in una logica di qualità a tutto tondo su cui puntiamo molto per essere sempre più competitivi".
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento