Alla coop Guardini c'è il Mog
Il documento, che raccoglie le informazioni sul modello di organizzazione gestione e controllo della cooperativa, è necessario per l’accreditamento con la Provincia di Trento. E' stato approvato dal cda dopo un anno di lavoro e di confronti.
Il Consiglio di amministrazione della cooperativa sociale Amalia Guardini di Rovereto, riunitosi nuovamente in presenza dopo le sedute online dei mesi della pandemia, ha approvato il Mog, modello di organizzazione gestione e controllo della cooperativa. La redazione del documento, necessario per l’accreditamento con la Provincia di Trento, ha richiesto un anno di lavoro ed ha coinvolto il presidente Guido Ghersini, il direttore Michele Paissan, il referente amministrativo Mario Folchini ed il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Fabrizio Giordani.
L’incarico di predisporre il Mog era stato affidato all'avvocato Alberto Cunaccia dello studio Chelodi-Bertuol di Trento sulla base dell’esito di un piccolo confronto concorrenziale.
“È una specie di certificazione - spiega Ghersini - che attesta l'adozione di comportamenti e pratiche finalizzate ad evitare che si verifichino irregolarità o reati che potrebbero danneggiare la cooperativa”.
Il Mog è un documento corposo che fornisce indicazioni e regole su dodici procedure diverse, tra le quali la gestione delle risorse umane, dei rapporti con la pubblica amministrazione, degli acquisti di beni e servizi, delle collaborazioni con consulenti esterni, dei contenziosi, della sicurezza e salute sul lavoro.
Il Cda ha inoltre designato lo stesso avvocato Cunaccia quale organismo di vigilanza monocratico esterno, con il compito di eseguire periodiche verifiche con il supporto del direttore Paissan.
Per un’assimilazione dei principi e dei contenuti del Mog sono stati programmati due momenti di formazione in cooperativa: il 9 settembre per il consiglio ed il personale amministrativo, nella seconda metà del mese per tutto il resto del personale.