Anffas: soci in assemblea
I soci di Anffas Trentino si sono ritrovati a Trento per l'annuale assemblea di bilancio dell'attività svolta e per programmare quella futura.
È toccato al presidente Luciano Enderle illustrare le principali tematiche presenti sul tappeto dell'associazione che si occupa in Trentino di oltre 800 persone con disabilità intellettiva e relazionale distribuite in 35 centri presenti su buona parte del territorio provinciale, seguite da quasi 600 dipendenti e 380 volontari.
“Siamo la cerniera tra il sistema pubblico e i mondi vitali della famiglia e dei cittadini, ha affermato Luciano Enderle. Operiamo sui territori per creare luoghi di ascolto, di accompagnamento delle fragilità, reti solidali, lavoriamo per proporre misure di contrasto alla povertà esistenziale ed alla solitudine”.
Il presidente Enderle ha insistito sul fatto che gli investimenti pubblici sulle persone migliorano le loro condizioni di vita ed un cittadino appagato dalla propria vita, nel lungo periodo graverà meno sulle casse dello stato. All’opposto, una contrazione delle risorse acuisce le condizioni di marginalità e di esclusione. Insomma, la supremazia del pensiero puramente economico, la privatizzazione dei bisogni, le gare al ribasso, non sono certo garanzia di risparmio, perché il futuro si costruisce oggi. Ecco perchè al primo posto dei problemi di Anffas Trentino c'è la questione dell'accreditamento e delle modalità di affidamento dei servizi. In termini più semplici quando si tratta di assistenza alla persone i requisiti richiesti a chi viene affidato questo compito devono tenere presente della qualità del servizio offerto e non solo del minor costo.
Anffas Trentino è sempre attenta alle esigenze dei propri utenti per questo motivo ogni anno vengono potenziati servizi e strutture. Ad esempio lo scorso settembre hanno preso il via le attività del QUADRIFOGLIO, nucleo riabilitativo e socio abilitativo per l’età evolutiva, collocato in una nuova struttura a fianco di Nuova Casa Serena a Cognola. I servizi del QUADRIFOGLIO sono rivolti a persone in età evolutiva (fascia d'età 0-20 anni) con disabilità complesse e sono finalizzati all'apprendimento di nuove abilità e ad un complessivo miglioramento della qualità della vita.
Enderle ha espresso fiducia verso la nuova giunta provinciale. “Confidiamo che – ha detto - superata la fase di conoscenza, si possa, attraverso il dialogo e la fiducia reciproca, lavorare proficuamente”.
In apertura dell'assemblea si è svolta una breve cerimonia di consegna della prima edizione del premio per la felicità sostenibile rivolto ad una realtà che si è contraddistinta per l'impegno verso le persone disabili.
Fonte: Ufficio Stampa Anffas