Arnie slovene in dono al Trentino, il taglio del nastro con l'Ambasciatore Kunstelj e l'assessore Zanotelli
Inaugurazione a San Michele all'Adige delle due arnie tipiche slovene che l'Ambasciata della Repubblica di Slovenia in Italia ha donato al Trentino e, in particolare alla Fondazione Edmund Mach, come omaggio e segno di collaborazione per la tutela delle api.
Il prezioso dono testimonia il comune impegno e la volontà di collaborazione nell’ambito della tutela delle api, ma vuole essere anche una felice occasione per celebrare un antico rapporto culturale, tra Slovenia e Trentino, due territori accomunati da una apicoltura diffusa e dal grande valore sociale oltre che produttivo.
Nel parco dell'Istituto Agrario hanno presenziato alla cerimonia di posizionamento sua eccellenza Tomaž Kunstelj, ambasciatore della Repubblica di Slovenia in Italia, l'assessore provinciale all'agricoltura Giulia Zanotelli, il direttore generale Mario Del Grosso Destreri, il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti, l'entomologo Paolo Fontana, la ricercatrice Urska Vrhovsek, ambasciatrice per la scienza in Slovenia, Costantino Moretti, segretario generale dell'associazione Omnia Tuscia, Aljoša Ota direttore dell'ente sloveno per il turismo in Italia.
Una iniziativa che si svolge nell'ambito delle celebrazioni della giornata mondiale delle api istituita dall'Assemblea delle Nazioni Unite nel 2017 su iniziativa del Governo sloveno, che si celebra ogni anno il 20 maggio, data di nascita del famoso apicoltore sloveno Anton Janša (1734-1773), uno dei fondatori dell'apicoltura moderna.
L'Ambasciatore Kunstelj ha espresso il proprio compiacimento per la donazione dell'arnia alla Fondazione Mach. "Le api ed altri impollinatori rappresentano un valore inestimabile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale" ha sottolineato l'Ambasciatore evidenziando l'urgenza della loro tutela per la conservazione della natura, degli animali e di conseguenza dell'intera umanità.
"A nome della Provincia autonoma di Trento ringrazio l'Ambasciatore Kunstelj per questo importante dono al Trentino - ha detto l'assessore Giulia Zanotelli portando i saluti del Presidente Maurizio Fugatti e della Giunta provinciale - che simboleggia l'importanza dell'apicoltura, ma anche la collaborazione tra questi due territori, il Trentino e la Slovenia. Apicoltura che è un tassello fondamentale per lo sviluppo dell'agricoltura, ma anche per la tenuta del paesaggio. La FEM ha fatto e sta facendo molto in questo ambito tramite la formazione, la consulenza e la sperimentazione".
"La Fondazione Edmund Mach è onorata di ricevere questo omaggio, un segno importante di collaborazione per la tutela delle api. Ringraziamo pertanto l'Ambasciata della Repubblica slovena in Italia per questo prezioso dono - ha evidenziato il direttore generale Mario Del Grosso Destreri portando all'Ambasciatore i saluti del presidente FEM Mirco Maria Franco Cattani e del Consiglio di Amministrazione-. Queste due arnie rappresentano una cultura, una storia, un territorio, la Slovenia, che ha profondi legami con il Trentino. La Slovenia e il Trentino hanno in comune una apicoltura diffusa, dal grande valore sociale e non solo produttivo".
L'ambasciatore ha parlato anche dell'ottima cooperazione tra Slovenia e Italia in tutti i settori e a tutti i livelli, come lo dimostrano anche l'ultima visita del Presidente della Repubblica di Slovenia Pahor dal Presidente della Repubblica Italiana Mattarella il mese scorso e il prossimo Comitato di Coordinamento dei Ministri che si terrà a metà giugno. Di grande importanza è anche la collaborazione transfrontaliera sul piano culturale, valorizzata dal progetto Capitale Europea della Cultura Nova Gorica - Gorizia 2025.
L'Ambasciatore Kunstelj ricopre anche il ruolo del Rappresentante Permanente presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), in collaborazione con la quale il 20 maggio prossimo, nella Giornata mondiale delle Api, la Slovenia organizzerà un evento in streaming con la presenza del Ministro dell'Agricoltura della Repubblica di Slovenia S.E. Jože Podgoršek.
Costantino Moretti, segretario generale dell'Associazione Omnia Tuscia che collabora con l'Ambasciata della Slovenia in Italia per la promozione del messaggio sottostante la Giornata mondiale delle api, sin dall'istituzione della giornata stessa, ha evidenziato il notevole valore ambientale, sociale ed economico delle api e degli altri insetti impollinatori. Ha anche ricordato che la scelta di effettuare un gesto concreto, la donazione di un’arnia, sia nata dalla volontà di stimolare la società civile italiana ed internazionale ad attivarsi per porre in essere azioni concrete per la tutela di questi insetti, nella speranza ulteriore che presto si arrivi ad un’apicoltura più sostenibile.
Trentino e Slovenia uniti nel nome delle api
La cultura delle api permea da sempre la Slovenia ed il Trentino e gli scambi culturali in tal senso sono antichi di secoli. "Non è azzardato dire che le radici dell’apicoltura trentina moderna vadano ricercate proprio in Slovenia - spiega Paolo Fontana, che alla FEM opera in seno ad un gruppo di lavoro che si occupa dell'attività di sperimentazione e consulenza sulle api -. Fin dal XVIII secolo il Trentino ha attinto alla grande esperienza degli apicoltori sloveni e soprattutto all’opera di Anton Janša. Queste conoscenze tardarono a penetrare il resto d’Italia e d’Europa ma in Trentino invece trovarono rapidamente un terreno fertile grazie alla vicinanza culturale e politica e questo ha fatto sì che il Trentino, tra il XIX e XX secolo, abbia donato all’apicoltura italiana alcuni tra i suoi massimi innovatori. Queste comuni e profonde radici culturali non possono che essere la base di una concreta collaborazione sul tema delle api, della loro tutela e della produttività di quella meravigliosa arte che è l’apicoltura".
FEM e il grande impegno per salvaguardare le api
Slovenia e Italia non sono solo terre di apicoltori, ma anche paesi dove la ricerca in apidologia è molto avanzata. Negli ultimi anni FEM è impegnata a 360° gradi sulle tematiche relative alle api ed all’apicoltura, affrontando, in collaborazione con i locali apicoltori ed anche in sinergia con APSS, tematiche come gli effetti collaterali degli agrofarmaci sulle api, le modalità di controllo delle principali problematiche sanitarie in apicoltura, la selezione e la tutela genetica dell’ape da miele, la valorizzazione dei mieli di territorio e la formazione professionalizzante in ambito apistico. Anche gli altri apoidei e le colonie selvatiche di api da miele sono oggetto di approfondite e innovative indagini da parte di FEM e tutti questi studi avvengono inoltre nell’ambito di una vasta e fitta collaborazione scientifica, sia a livello nazionale che internazionale.
Oggi la FEM ha pubblicato anche il volume FEM "Api e biodiversità"
Nell’ambito delle attività sull’apicoltura, FEM ha pubblicato proprio oggi il volume “Api e biodiversità. Tutela delle sottospecie autoctone di Apis mellifera Linnaeus, 1758” a cura di Paolo Fontana e Livia Zanotelli che raccoglie i contributi di alcuni tra i più affermati ricercatori in campo apidologico ed esperti del settore sulla tutela genetica dell’ape da miele. Questo tema è stato posto all’attenzione del mondo apistico nel 2018 con la “Carta di San Michele all’Adige”, documento collettivo con lo scopo di promuovere la salvaguardia di questi pronubi. La pubblicazione è disponibile al link https://www.fmach.it/Servizi-Generali/Editoria
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Edmund Mach