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Biogas nelle Giudicarie Esteriori, al via la progettazione dell’impianto cooperativo, a dimensione di territorio 

La Cooperativa Agricola “Giudicarie Green Energy s.c.a.” ha scelto il progettista Erwin Tomazzolli per il nuovo impianto di biogas.  L’impianto sarà dimensionato esclusivamente per l'utilizzo di reflui zootecnici provenienti da aziende del territorio  Stamani l’incontro in Federazione con il presidente Roberto Simoni e l’assessore alla cooperazione Mario Tonina. 

La neonata cooperativa agricola “Giudicarie Green Energy s.c.a.”, recentemente formata da otto aziende zootecniche più la COPAG, ha deliberato la progettazione dell’impianto di cogenerazione a biogas al geometra Erwin Tomazzolli dello studio Eralde, già progettista dell'impianto a biogas di Romeno. È il primo atto operativo per la realizzazione dell’impianto cooperativo, che sarà rigorosamente all’insegna della sostenibilità ad esclusivo servizio del territorio, con un investimento che si profila di circa 4 milioni di euro. 

Stamani l’incontro in Federazione tra il presidente della cooperativa Roberto Dalponte, il progettista Erwin Tomazzolli con il presidente della Cooperazione trentina Roberto Simoni e l’assessore provinciale alla cooperazione Mario Tonina.   

Tomazzolli, con un'esperienza consolidata nel campo dell'energia sostenibile e dei progetti agricoli, è stato scelto per guidare la progettazione del nuovo impianto di cogenerazione a biogas da 300 kWh elettrici. Proprio le caratteristiche di realizzazione e funzionamento dell'impianto di Romeno sono state l’elemento chiave nella scelta di affidamento della direzione di questo progetto ambizioso. 

“L’impianto sarà dimensionato esclusivamente per l'utilizzo di reflui zootecnici provenienti da aziende del territorio” afferma Erwin Tomazzolli “preservando così la sua valenza ambientale. Solo piccole quantità di biomasse provenienti da aziende agroalimentari locali, come Copag ed Erika Eis, potranno essere integrate nel processo”. 

“Il successo dell’impianto di Romeno, che conto debba essere replicato nei risultati anche nelle Giudicarie Esteriori” afferma Tomazzolli, “è dovuto principalmente a due fattori: il primo è l’averlo dimensionato e realizzato su misura per il territorio ed il secondo è la sua gestione secondo la formula cooperativa. Il funzionamento dell’impianto di Romeno prevede infatti il solo utilizzo dei reflui zootecnici provenienti dal territorio circostante senza l’immissione di ulteriori biomasse che andrebbero ad aggravare il fragile bilancio ambientale delle vallate in cui l’impianto viene realizzato.” 

Ulteriore valore aggiunto di questo impianto, aggiunge l’assessore Mario Tonina, potrebbe essere rappresentato da un accordo con il Ceis per distribuire sul territorio direttamente l’energia prodotta, che si prevede di 2 milioni di kilowattora l’anno. 

Il Presidente della cooperativa, Roberto Dalponte, afferma: "Abbiamo potuto toccare con mano i risultati positivi dell'impianto di Romeno e pensare che presto avremo il nostro impianto qui nelle Giudicarie Esteriori è una sfida che vogliamo portare avanti con convinzione." 

Il Presidente sottolinea poi che i benefici immediati dell’impianto saranno molteplici, ma ne sintetizza almeno due: il primo ed immediato è l’azzeramento delle emissioni odorigene degli sversamenti del digestato sui campi.  

Il secondo è che la cooperativa “Giudicarie Esteriori Energy” opera nello stesso territorio del CEIS e grazie ad accordi che sono in fase di definizione, quest’ultimo avrebbe a disposizione per i propri soci una produzione di 2 milioni kWh all’anno, potendo fornire di riflesso una ricaduta economica immediata su tutto il territorio. 

Questo progetto non solo contribuirà alla nostra indipendenza energetica ma rappresenterà un'opportunità unica per preservare la bellezza e le risorse naturali della nostra valle. Non solo contribuirà all'ottimizzazione della gestione dei reflui e degli scarti agroalimentari, ma anche alla creazione di un modello che potrebbe ispirare altre comunità a intraprendere simili iniziative sostenibili.” 

La cooperativa Giudicarie Esteriori Energy quindi si propone come esempio di come l'impegno collettivo possa trasformare i problemi ambientali in opportunità per un futuro migliore. 

Autore: Walter Liber - Ufficio Stampa Cooperazione Trentina
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