Cassa Rurale Valsugana e Tesino incontra i soci nelle preassemblee
Si parte il 6 aprile. Si chiude il 14 aprile. Cinque preassemblee, in Trentino e in Veneto, per offrire un’anteprima dei risultati che hanno caratterizzato il bilancio 2017 dell’istituto di credito cooperativo.
Cinque serate, tutte con inizio alle ore 20, in cinque località differenti.
Sono le preassemblee della Cassa Rurale Valsugana e Tesino, anteprima all’assise generale che chiamerà a raccolta le socie e i soci per l’approvazione dei risultati del bilancio 2017.
Il via venerdì 6 aprile al Teatro parrocchiale di Scurelle. Si prosegue il 7 aprile al Teatro dell’Istituto Degasperi a Borgo Valsugana, il 12 al Teatro parrocchiale di Cismon in Veneto, il 13 a Grigno alla sala convegni della Cassa Rurale per chiudere il 14 aprile a Roncegno alla sala riunioni della Cassa Rurale.
“Programma intenso – spiega il presidente Arnaldo Dandrea – ma destinato a offrire ai nostri soci un’anteprima dei risultati positivi che hanno caratterizzato il bilancio 2017. Insomma, è una occasione per dimostrare che, la fusione, ha portato buoni frutti. Le preassemblee rappresentano, inoltre, un momento di vero incontro perché, i soci, si possano sentire liberi di porre domande, fare osservazioni, esprimere richieste, apprezzamenti e indirizzare suggerimenti per migliorare la nostra azione quotidiana”.
L’esercizio 2017 è stato archiviato “con un buon utile, di quasi due milioni di euro – aggiunge il direttore generale Paolo Gonzo – Questo dimostra la validità della scelta di fusione che, i soci, hanno deliberato con lungimiranza. Inoltre ci permette di guardare con serenità al futuro e, auspicabilmente, di archiviare un decennio di grande incertezza. C’è ancora tanta strada da fare, ma partire bene è sempre importante”.
I soci e clienti “hanno affidato alla Cassa Rurale depositi e investimenti che ormai raggiungono il miliardo di euro – prosegue Gonzo. Precisamente 963 milioni di euro, in crescita del 2,57% nel confronto con lo stesso dato di dodici mesi fa. Anche gli impieghi hanno fatto segnare un’impennata significativa pari a 11 milioni e mezzo di euro con un incremento del 2,31% (rispetto al 2016) e un ammontare complessivo superiore a 507 milioni di euro”.