Che genere di lavoro scelgono i giovani oggi?
Le scelte professionali di studenti e studentesse sono influenzate da pregiudizi e luoghi comuni che identificano alcuni mestieri come maschili e altri come femminili? È quello che stanno cercando di capire i giovani soci della CFS della 3 Ea del Liceo Rosmini di Trento nell’ambito di una ricerca condotta in collaborazione con l’associazione Donne in cooperazione
Gli stereotipi di genere coinvolgono anche il mondo del lavoro, si sa. E così si è più portati a visualizzare una donna nel ruolo di persona addetta alla segreteria di un ufficio, mentre parlando di persone laureate in ingegneria sarà più probabile pensare a delle figure maschili. Ma quanto pregiudizi e luoghi comuni influiscono sulle scelte che studenti e studentesse compiono quando si parla del loro futuro professionale? Se lo stanno chiedendo i giovani soci della Cooperativa Formativa Scolastica costituita dalla 3 Ea del Liceo Rosmini di Trento nell’ambito di un progetto condotto in collaborazione con l’associazione Donne in cooperazione. “L’obiettivo della ricerca – spiega Simonetta Fedrizzi, che in Federazione segue l’attività dell’associazione come esperta in politiche di genere e affianca la Cfs in qualità di tutor aziendale – è comprendere quanto le scelte formative e professionali dei giovani e delle giovani siano influenzate da una visione stereotipata dei ruoli di genere e da condizionamenti sociali, e quanto invece siano il risultato dell’analisi delle prospettive occupazionali e di inclinazioni e interessi individuali”.
Per aiutare le giovani ricercatrici e ricercatori a inquadrare il contesto in cui si svilupperà il loro lavoro, l’associazione Donne in cooperazione ha proposto alcuni momenti formativi durante i quali oltre a presentare le principali attività dall’associazione, verranno approfonditi i principali aspetti delle asimmetrie di genere nella società, sia a livello nazionale, che provinciale e forniti strumenti per una lettura critica e il loro superamento con particolare attenzione alla decostruzione degli stereotipi di genere e all’empowerment femminile.
Dopo una prima fase di indagine, che sarà condotta su un campione di studenti e studentesse del Rosmini e prenderà il via nel corso del secondo quadrimestre, la classe, affiancata e guidata dal docente di metodologia della ricerca sociale, avrà il compito di individuare strumenti utili per superare gli stereotipi, favorire processi di scelta il più possibile liberi da condizionamenti e valorizzare le specificità individuali e i singoli talenti. I risultati conclusivi verranno presentati nel corso di un evento organizzato in collaborazione con l’associazione o all’interno di una breve pubblicazione curata dai giovani ricercatori.