05 giugno 2018
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Contro le molestie al lavoro: parte la prima iniziativa concreta

Una psicologa e un’avvocata insegneranno ai responsabili delle risorse umane delle cooperative a riconoscere i comportamenti scorretti, ad affrontarli con i giusti strumenti legali e ad aiutare nel modo giusto le vittime.

Una psicologa e un’avvocata insegneranno ai responsabili delle risorse umane delle cooperative a riconoscere i comportamenti scorretti, ad affrontarli con i giusti strumenti legali e ad aiutare nel modo giusto le vittime.

Il monitoraggio dell’Università di Trento sulle pratiche innovative preventive e di sensibilizzazione contro le molestie e violenze nei luoghi di lavoro non ha evidenziato iniziative rilevanti: nonostante il fenomeno delle molestie riguardi nella nostra provincia l’8,6% delle donne tra i 15 e i 65 anni ancora poco di concreto o quasi nulla, è stato fatto in Trentino e in Italia.

La prima iniziativa, con un mix di formazione e sensibilizzazione, arriva dunque dall’associazione Donne in cooperazione, che in collaborazione con Federazione, Centro Studi interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento e con il contributo della Provincia, ha ideato e attivato un progetto che interviene sia dal punto di vista della gestione del problema – ove esistente – sia in ottica preventiva.

Il progetto, come ha spiegato Sara Villotti, vicepresidente dell’associazione Donne in cooperazione, è partito dopo la firma da parte della Federazione e di 24 cooperative associate di un Accordo quadro provinciale, insieme alle altre associazioni di categoria e alle organizzazioni sindacali locali. Nel testo veniva sottolineato l’impegno ad individuare i comportamenti scorretti e a sensibilizzare le organizzazioni di lavoro alla prevenzione. Da subito l’associazione Donne in cooperazione ha però affiancato all’impegno generico una progettazione concreta, per offrire una risposta decisa e coerente al problema.

“La Federazione e le cooperative – ha detto il presidente della Cooperazione Trentina Mauro Fezzi – hanno aderito con convinzione, dimostrando attenzione concreta ad un tema delicato e sensibile. Abbiamo il merito di crederci e di investirci”.

La prima parte del progetto riguarda l’organizzazione di un corso di formazione sugli strumenti giuridici, comportamentali e psicologici necessari per riconoscere, prevenire ed affrontare le molestie e le violenze sui luoghi di lavoro. Un momento formativo dedicato ai responsabili del personale delle cooperative, che vuole offrire loro una serie di strumenti e di informazioni per riuscire ad individuare quali sono i comportamenti che rientrano nelle molestie, come trattarli e come essere di supporto alla vittima, sia dal punto di vista legale che psicologico.

Il corso è stato fissato per il 14 giugno e verrà poi ripetuto il 25 settembre, con l’obiettivo di diventare presenza fissa in tutti i percorsi di gestione del personale organizzati all’interno del movimento cooperativo trentino. Saranno docenti l’avvocata Barbara Giovanna Bello e la psicologa del lavoro Eleonora Gennarini, entrambe esperte di queste tematiche.

Alla formazione seguirà in autunno una campagna di sensibilizzazione che informerà lavoratori e lavoratrici su come riconoscere i comportamenti a rischio e su come fermarli.

L’obiettivo, come illustra Simonetta Fedrizzi, responsabile del progetto, è quello stimolare un dibattito ampio per favorire un clima aziendale diffuso di rispetto, dove le relazioni interpersonali siano basate su principi di eguaglianza e reciproca correttezza e condannare in modo chiaro ogni forma di molestie e violenza e favorire quindi l’emersione del fenomeno aiutando a dare voce alle persone che le hanno subite.

Con il termine ‘molestie’, infatti, si possono intendere diversi tipi di comportamenti, dalla battuta indesiderata fino alla violenza fisica, come ha spiegato Barbara Poggio, Prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Università di Trento: “Serve sviluppare una cultura aziendale positiva, formare e sensibilizzare su q uesti temi, anche il management, introducendo nelle aziende delle procedure chiare di segnalazione dei comportamenti indesiderati e regole altrettanto chiare nelle risposte e nelle sanzioni”.

“La Federazione – ha commentato l’assessora alle pari opportunità Sara Ferrari – ha raccolto gli stimoli della Provincia autonoma e sta costruendo una buona prassi in un contesto dove non ce ne sono, acquisendo il ruolo molto importante di apripista rispetto a queste tematiche. Costruendo relazioni positive nelle aziende si incrementa il benessere dei lavoratori e con esso il benessere dell’intera comunità, creando valore per il territorio”.

Le cooperative che hanno firmato l’Accordo contro le molestie sono: Federazione, CR Adamello Brenta, CR Alta Vallagarina, CR Alta Valsugana, CR Bassa Anaunia, CR Fiemme, CR Tuenno Val di Non, CR Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno, CR Novella e Alta Anaunia, CR Valsugana e Tesino, CLA, Coop Consumatori Alto Garda, Coop S.E.I., Villaggio del Fanciullo, FC Monte Baldo, Gsh, La Sfera, Pro.Ges, Progetto 92, Risto3, Scuola Musicale dei Quattro Vicariati, Scripta, Smart, Società Frutticoltori Campodenno, Trentingrana Concast. Un elenco che si irrobustisce giorno dopo giorno.

Autore: Redazione