Cooperative di lavoro e servizi: crescono occupazione e fatturato
È il settore più nuovo e dinamico della cooperazione. 148 imprese impegnate nei servizi, costruzioni, ambiente, ecologia. La produzione di 667 milioni cresce del 6,7%, e traina l’aumento dell’occupazione, con 445 nuovi addetti nel 2018 (+7,3%). I risultati sono migliori per le imprese più strutturate.
Sono 146 le cooperative di lavoro e servizi che aderiscono alla Federazione. È il settore più diversificato della cooperazione, che comprende imprese impegnate in molte attività: dalle coop di servizi, come i consorzi elettrici o alcune Apt, ad esempio, a quelle di produzione e lavoro, che hanno come scopo principale garantire occupazione ai propri soci. Tra queste si annoverano cooperative di costruzioni, ambiente, verde, ecologia, eccetera.
“Il settore è in salute – ha spiegato il responsabile del settore Giuliano Bernardi - , con il valore della produzione complessivo stimato per il 2018 667,3 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto all’anno precedente”.
Cresce l’occupazione: attualmente sono impiegati circa 6.575 lavoratori con una crescita del 7,3% rispetto all’anno precedente, pari a 445 nuove assunzioni. L’81% è assunto a tempo indeterminato. Riguardo l’orario di lavoro, il 56% degli addetti è a tempo pieno. Il 76% delle donne ha un contratto part-time, una percentuale che si ribalta (20%) per gli uomini.
Nel dettaglio, le 92 cooperative di lavoro hanno amentato la produzione nel 2018 del 8,3% a 288,3 milioni. La tendenza prosegue ormai da quattro anni. Ma la crescita non riguarda tutte le imprese. Vanno meglio quelle più strutturate e di dimensioni adeguate. In aumento anche il patrimonio del 4,4%.
Nelle 54 cooperative di servizi il valore della produzione cresce +6,3%, ed è pari a circa 380 milioni di euro. Il fatturato è fortemente concentrato (circa l’80% del totale) in 21 cooperative. Si rafforza il patrimonio netto (+6,7%) e cresce l’occupazione del 2,1%. Anche in questo caso le dimensioni maggiori premiano il risultato.
“Questi dati – afferma il vicepresidente della Federazione Germano Preghenella - riconoscono il forte impegno del settore che ha affrontato con la massima determinazione il lungo periodo di crisi. Sono convinto che un’etica nel comportamento e una attenzione al territorio siano elementi importanti nel nostro lavoro.
Rimangono delle aree di criticità, ma nel complesso il mondo della cooperazione di lavoro e servizi gode di buona salute. Dovremo incentivare sempre di più le nostre associate ad esplorare tutte le opportunità per crescere e fare alleanze, sia attraverso contratti di rete sia con le aggregazioni.
Una buona organizzazione e una struttura adeguata sono fondamentali per essere competitivi”.
La presidente Marina Mattarei ha chiuso i lavori ricordando l’importanza e l’attualità del modello cooperativo, recentemente rilanciato anche dal Presidente della Repubblica il quale, in occasione del centenario di Confcooperative, ha ricordato l’importanza della cooperazione come “terza via” tra Stato e privato.
Il ricambio generazionale è uno dei temi che vedranno impegnate le cooperative, specie le più piccole, dove è più difficile trovare nuovi soci in grado di pendere il testimone. Qualità, sostenibilità ambientale, digitalizzazione e cooperazione di comunità sono alcune delle parole chiave emerse tra le proposte di sviluppo del settore.