Cooperative di lavoro e servizi, sociali e abitazione a convegno
Per effetto della revisione dello statuto della Federazione Trentina della Cooperazione, che ha fissato nuove regole per la rappresentanza, il convegno annuale delle cooperative di lavoro, servizio, sociali e abitazione (Lssa) si è svolto oggi in due momenti. Al mattino si sono riunite le cooperative di lavoro e servizio, nel pomeriggio le sociali ed edilizie. Nel corso delle due assemblee sono stati anche eletti i rappresentanti dei due settori cooperativi che saranno proposti per il cda della Federazione, che sarà votato nell’assemblea dell’8 giugno.
Appartengono al settore Lssa 266 cooperative, così classificate: 92 di lavoro, 96 sociali, 51 di servizio, 27 di abitazione. Il valore complessivo della produzione nel 2017 è stimato in 887 milioni, di cui 672 milioni realizzati dalle coop di lavoro e servizio e 215 milioni dalle coop sociali.
Le cooperative di lavoro e di servizio
I dati relativi ai bilanci 2017 delle cooperative di lavoro e servizio - in totale 143 società - sono stati riferiti al convegno della mattina da Giuliano Bernardi, responsabile del settore. Il valore della produzione - stimato sulla base dei dati relativi a un campione rappresentativo di cooperative (65 società) che copre il 90% dei volumi complessivi - ha raggiunto i 672 milioni di euro, registrando un incremento dell’1,2% rispetto al valore del 2016. Le migliori performance sono state realizzate dalle cooperative di lavoro: + 4,7%. In leggera flessione la marginalità, passata dall’1,94% (2016) all’1,63% del fatturato per le coop di lavoro e dal 2,21% all’1,54% per le coop di servizio. Si è consolidato nel corso dell’esercizio il patrimonio netto (+3,4%), che si è attestato sull’importo di 226,2 milioni. Delle cooperative che compongono il campione, 54 hanno chiuso il bilancio 2017 con un utile, 11 con una perdita, esattamente come nel 2016.
Soddisfazione è stata espressa nel convegno per l’andamento dell’occupazione: nelle cooperative di lavoro e servizio gli addetti sono cresciuti nel 2017 di 282 unità (+4,9%), superando quota 6 mila. L’80 per cento ha un contratto a tempo indeterminato.
Il messaggio riferito al convegno da Marina Castaldo, vicepresidente della Federazione, ha riguardato il tema della responsabilità. La responsabilità che il sistema cooperativo ha scelto di praticare fin dal suo nascere - ha detto Castaldo - è quella verso le persone, i lavoratori, il territorio e le comunità, per garantire loro un futuro. Se vogliamo che la cooperazione sia sinonimo di futuro per il Trentino, l’approccio responsabile deve essere fatto proprio da ogni impresa e da ogni socio che fa parte del movimento cooperativo.
In particolare, Marina Castaldo ha posto l’accento sul contratto di rete visto come una grande opportunità, ancora non sfruttata appieno, per costruire sinergie all’interno del sistema cooperativo.
"Le reti tra imprese - ha detto la vicepresidente della Federazione - offrono una straordinaria opportunità di mettere a fattor comune risorse e competenze. Rappresentano uno strumento molto utile per la sperimentazione di nuove forme collaborative".
Le cooperative sociali e di abitazione
Valori in crescita, sia per quanto riguarda il fatturato, che il patrimonio netto e gli occupati, anche nel comparto delle coop sociali e di abitazione. I dati sono stati presentati al convegno del pomeriggio dal responsabile del settore della Federazione, Giuliano Bernardi.
Più nel dettaglio, il valore della produzione è cresciuto del 4% circa raggiungendo l’importo di 215 milioni (dato stimato). 140 milioni sono la quota delle coop sociali di tipo A, che gestiscono servizi socio-sanitari, 55 la quota delle coop sociali di tipo B specializzate in inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e 21 milioni la quota dei consorzi.
Il patrimonio netto ammonta a fine 2017 a 62,7 milioni (+4,8%). Di segno negativo, invece, l’andamento del risultato netto aggregato che passa da 4,4 milioni del 2016 a 2,9 milioni. La flessione è a carico delle cooperative di tipo A. Tiene la marginalità rispetto all’esercizio precedente, ma rimane su valori modesti: 1,10% del fatturato per le coop di tipo B, 1,84% per le coop di tipo A.
Riscontri molto positivi riguardano l’occupazione: le persone impiegate sono aumentate di 525 unità (+8%) e a fine 2017 erano 7103. Il 62% ha un contratto a tempo indeterminato.
Esaurita l’illustrazione dei bilanci, il convegno ha approfondito il tema della riforma del Terzo settore, che si è compiuta a livello legislativo nel 2017 con l’emanazione del Codice del Terzo settore. La nuova disciplina ha impegnato in maniera forte le cooperative sociali trentine nell’interlocuzione con la Provincia di Trento e con le centrali cooperative di Bolzano. Nel confronto sul tema, aperto dall’intervento della vicepresidente della Federazione Marina Castaldo, sono intervenuti Valeria Negrini, vicepresidente nazionale di Federsolidarietà, Alessandro Maggioni, presidente nazionale di Federabitazione e Stefano Granata, candidato alla presidenza di Federsolidarietà.
I rappresentanti designati per il Cda della Federazione
In conclusione delle due assemblee i partecipanti hanno provveduto a designare i rappresentanti dei settori per il consiglio di amministrazione della Federazione, che sarà votato nell’assemblea in programma l’8 giugno.
Per le cooperative di lavoro e servizio sono stati indicati: Marina Castaldo, Germano Preghenella e Steno Fontanari.
I candidati in cda indicati dalle cooperative sociali sono Serenella Cipriani (Consolida), Italo Monfredini (Spes) e Paolo Fellin (Vales).