23 maggio 2025
festivaleconomia2025
Condividi il link su:

Economia del noi: contro le disuguaglianze dell’IA serve più cooperazione

“Serve un'economia del 'noi', non dell''io'. In economia il pluralismo è una ricchezza da preservare”. Così Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative confrontandosi con il cardinale Matteo Zuppi presidente della Cei nel panel "L’economia del bene comune tra fede, visione etica e pragmatismo cooperativo" alla XX edizione del Festival dell'Economia di Trento".

 

“Abbiamo bisogno di più cooperazione, perché è l’antidoto alle disuguaglianze. Cooperare significa pensarsi insieme – ha detto il Cardinale Matteo Zuppi – con quella speciale matematica che crea valore", citando Papa Francesco quando disse che, in cooperativa, uno più uno fa tre.

Gardini ha ricordato che, nonostante questo sia un anno di boom occupazionale, continuiamo a pagare il prezzo di squilibri accumulati nel corso dei decenni: circa 10 milioni di italiani vivono in povertà, 4,9 milioni di lavoratori percepiscono redditi insufficienti, 1,8 milioni di giovani sono ancora classificati come Neet, una donna su quattro abbandona il lavoro per motivi legati al welfare familiare e 2,3 milioni di donne nemmeno cercano un’occupazione.

Si è parlato poi di come le cooperative guardino alle sfide future, prima fra tutte quella dell'intelligenza artificiale. "Secondo il recente focus Censis-Confcooperative - precisa Gardini - l'IA potrebbe incrementare il PIL italiano dell'1,8% entro il 2035, ma con un costo sociale altissimo: 6 milioni di lavoratori rischiano la sostituzione e altri 9 milioni potrebbero vedere l'IA integrarsi nelle loro mansioni”.

Il conto economico deve andare di pari passo con il conto sociale. Un patto necessario. L'economia deve essere al servizio della società. In questo scenario, Confcooperative richiama i propri valori fondativi radicati nella Rerum Novarum di Leone XIII e ipotizza l'esigenza di una "Rerum Digitalium" che tuteli le persone dalle tecnologie, così come - conclude Gardini - 134 anni fa l'enciclica sociale difendeva l'occupazione dalla rivoluzione industriale”.

Autore: Redazione