Economia sociale, 100 studiosi al convegno Oil
Alla conferenza internazionale organizzata dall’agenzia ONU OIL discussi gli studi degli istituti Euricse e Hiva (Belgio).
Dopo tre giorni di convegno “Il momento dell’economia sociale e solidale”, che ha coinvolto un centinaio di partecipanti da 26 Paesi del mondo, sempre a Trento riunione della Task force ONU sull’Economia sociale e solidale, nella quale Euricse è coinvolto come osservatore.
Le 30 raccomandazioni elaborate dagli esperti durante 18 ore di sessioni plenarie e parallele sono state presentate ad un panel di alto livello con rappresentanti dei governi di Francia, Lussemburgo e Tunisia, la ministra del Welfare lettone Ramona Petravica e Francesco Marsico, ex responsabile Caritas nazionale e attuale caposegreteria al Ministero del Lavoro.
Le 30 raccomandazioni di policy e ricerca riguardano trend e fattori chiave, lavoro dignitoso e risorse finanziarie dell’economia sociale e solidale (ESS). Ieri pomeriggio, nell’ultimo giorno di conferenza, l’agenda condivisa da studiosi e operatori è stata presentata ufficialmente partendo dai principali risultati delle due ricerche affidate dall’OIL ad Euricse – “Meccanismi finanziari per ecosistemi innovativi dell’economia sociale e solidale” supportata dal Governo del Lussemburgo – e all’ente di ricerca belga Hiva – “Il contributo dell’economia sociale e solidale e della finanza sociale al futuro del lavoro” con il sostegno del Governo francese.
Il documento, commentato e arricchito da tutti i convegnisti con modalità di lavoro partecipative, è stato portato all’attenzione di un panel di alto livello, moderato dal direttore del dipartimento imprese dell’OIL, Vic van Vuuren. Per il governo italiano è intervenuto il capo segreteria del sottosegretario Stanislao di Piazza al Ministero del Lavoro, Francesco Marsico, che ha espresso apprezzamento per la conferenza. “Le raccomandazioni elaborate vanno nella direzione già intrapresa dal Governo sia con la riforma del Terzo settore sia con il reddito di cittadinanza, specialmente nell’ambito dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati”.
Tra le raccomandazioni principali, la necessità di creare un quadro giuridico che consolidi le organizzazioni dell’economia sociale e solidale (cooperative, associazioni, fondazioni, mutue e imprese sociali) e che salvaguardi le loro specificità, eventualmente ricorrendo all’istituzione di benefit e vantaggi come esenzioni fiscali, Iva agevolata, clausole sociali e finanziamenti per le start-up; misure giustificate dagli obiettivi sociali e dai vincoli in termini di distribuzione di utili e patrimonio.
Inoltre, in base all’analisi degli esperti riuniti a Trento, le organizzazioni dell’economia sociale e solidale dovrebbero essere sostenute dai governi per rimediare all’uberizzazione del lavoro che interessa principalmente i gruppi vulnerabili. Fondamentale è anche la regolamentazione degli appalti pubblici, in modo da non costringere le imprese sociali a ridurre i salari per poter continuare ad essere competitive: “Le procedure di assegnazione dovrebbero passare dalla competizione alla co-progettazione e agli accordi di partenariato”, hanno suggerito i partecipanti alla conferenza.
Infine, riferendosi alle risorse finanziarie, come è emerso dalla ricerca curata da Euricse alla quale ha lavorato un team di 15 ricercatori con 8 casi studio (Canada, Capo Verde, Colombia, Ecuador, Italia, Lussemburgo, Marocco, Corea del Sud), è stata evidenziata l’importanza di un approccio basato non sulle mode del momento ma sull’evidenza empirica, che contemperi risorse interne ed esterne, pubbliche e private, orientate al mercato o meno. In particolare, le realtà dell’economia sociale e solidale devono riuscire a finanziarsi con modalità che siano in linea con i loro valori e mission, pena la perdita della loro specificità.
Per quanto riguarda le raccomandazioni di ricerca, i partecipanti al convegno hanno concordato sulla necessità di portare avanti studi sulla rilevanza e l’efficacia delle strategie di sviluppo dell’economia sociale e solidale, sulla significatività, la qualità del lavoro e le trasformazioni previste per il futuro, oltre alla valutazione critica dei vari meccanismi finanziari che vengono oggi offerti alle organizzazioni dell’ESS.
In coda alla conferenza internazionale, a Trento riunione dei 30 membri della task force delle Nazioni Unite sull’economia sociale e solidale (UNTFSSE), organismo fondato a Ginevra nel 2013 con lo scopo di aumentare la visibilità dell’economia sociale e solidale (ESS) in seno all’ONU e verso l’esterno. L’organizzazione ha tra i suoi membri diverse agenzie dell’ONU (FAO, OECD, UNEP, UNRISD, WHO), istituzioni internazionali come la Worldbank e organizzazioni inter-governative, così come molte associazioni della rete ESS. Euricse nei mesi scorsi è stato ammesso come osservatore alla luce della sua vocazione internazionale. Tra i temi in discussione, una proposta di Risoluzione delle Nazioni Unite dedicata al ruolo dell’economia sociale e solidale nello sviluppo sostenibile.
Fonte: Euricse