Educa: iniziato il programma per le scuole e da domani il festival per tutti
Si è aperta nella mattinata di oggi Educa Immagine, la nuova rassegna dell’audiovisivo che proseguirà per l’intera durata del festival intrecciandosi con il programma generale di EDUCA. Grande partecipazione prevista per venerdì mattina con 700 iscritti alle proposte riservate alle scuole e dal pomeriggio gli appuntamenti aperti a tutti. Tra gli incontri in agenda quelli sulla genitorialità con Giampaolo Nicolais e Paola Venuti, sulla disabilità con Giacomo Mazzariol e in serata l’attesa lectio magistralis di Umberto Galimberti su adolescenti e giovani.
L’avvio di Educa Immagine
Montaggio, sequenze, voce narrante, prospettive e inquadrature e ancora rumori d’ambiente e scelte scenografiche. I 70 studenti e insegnanti delle scuole primarie e medie che hanno partecipato ai primi due appuntamenti di Educa Immagine, la nuova rassegna dell’audiovisivo promossa da Consolida con la rete di partner di EDUCA e con la direzione artistica di Trentino Film Commission, hanno potuto approfondire tecniche e grammatica del linguaggio cinematografico attraverso la visione di due coinvolgenti pellicole già premiate in prestigiose kermesse internazionali.
Con la proiezione di La principessa e l’aquila le classi delle primarie hanno potuto conoscere la vera storia di Aishoplan, una ragazzina di tredici anni che vive in Mongolia e lotta coi pregiudizi della propria comunità per diventare la prima addestratrice di aquile, in un contesto culturale in cui quest’arte millenaria è tradizionalmente riservata ai soli maschi. Grazie a Sing street, invece, il pubblico delle scuole medie si è immerso nella storia di una pop band fondata da un gruppo di adolescenti nella Dublino degli anni ’80 fra primi amori, amicizie e rapporti travagliati con il mondo degli adulti. Gli educatori della Fondazione Sistema Toscana – Lanterne Magiche (fra le realtà nazionali con maggior esperienza nel campo dell’educazione all’immagine) hanno poi condotto i laboratori di scoperta e comprensione critica del linguaggio audiovisivo. Sul sito del festival si possono trovare le schede didattiche dei film realizzate appositamente per EDUCA dalla Fondazione e messe liberamente a disposizione di insegnanti ed educatori da parte dei promotori.
Il programma di venerdì per le scuole
La rassegna, realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema a Scuola promosso dal MiBAC e dal MIUR, proseguirà domani con altri due appuntamenti aperti a tutti: alle 14:00 - presso la Sala Conferenze del Mart - docenti, ma anche educatori e genitori, potranno partecipare alla proiezione e al rispettivo laboratorio di approfondimento didattico di Caterina va in città, il celebre lungometraggio di Paolo Virzì. Alle 17.00, presso Palazzo Istruzione, in programma il seminario Educare all’immagine: fondi e opportunità in cui saranno illustrate le possibilità e i fondi strutturali offerti da Miur e MiBAC al mondo della scuola, del Terzo Settore ma non solo. Ai momenti di Educa Immagine si aggiungono molte altre proposte del festival per le scuole: dagli atelier artistici alle rappresentazioni teatrali, dalla sperimentazione di pratiche di mindfulness alle sfide di retorica passando per lo storytelling e la valenza didattica dei giochi di ruolo.
EDUCA: il programma per tutti
Dal pomeriggio, invece, il programma aperto al pubblico che inizia alle 15,30 con l’incontro Cosa significa essere genitori oggi? con Giampaolo Nicolais, dell’Università di Roma e autore del libro Il bambino capovolto e Paola Venuti, dell’Università di Trento con la pubblicazione Basi biologiche della funzione genitoriale. Non mancheranno gli approfondimenti sulla disabilità con il seminario Etichette sociali con il professor Ivo Lizzola dell’Università di Bergamo e a seguire il dialogo Diversamente fratelli tra gli scrittori Giacomo Mazzariol e Stefano Maldini.
La giornata del venerdì si chiuderà con la lectio magistralis di Umberto Galimberti al Teatro Zandonai a partire dalle ore 21.00.
Nell’intervento del filosofo, dal titolo Il silenzio dei giovani, si affronterà il tema degli adolescenti, spesso, chiusi in camera, chini su uno smartphone o con gli auricolari perennemente infilati nelle orecchie, che sembra non abbiano nulla da dire agli adulti. Silenzi che, se “ascoltati” con profondità, possono però trasformarsi in voce condivisa, in nuova relazione. L’intervento aprirà anche il percorso Family School, iniziativa promossa per il settimo anno dall'amministrazione comunale di Rovereto – Assessorato alle politiche sociali, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento.
Il programma di EDUCA e di Educa Immagine consultabile su www.educaonline.it
Fonte: ufficio stampa Educa