07 marzo 2018
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Equa rappresentanza di genere: le conquiste vanno coltivate

Le Donne in cooperazione recuperano il vero significato della giornata dedicata alle donne con una riflessione sui dati aggiornati della presenza femminile all’interno del movimento cooperativo. Trend in crescita nella governance dal 2011, ma nell’ultimo anno ci sono segnali che devono fare riflettere. La presidente Nadia Martinelli: “non possiamo dare per scontate le conquiste fatte fino a oggi”

Le Donne in cooperazione recuperano il vero significato della giornata dedicata alle donne con una riflessione sui dati aggiornati della presenza femminile all’interno del movimento cooperativo. Trend in crescita  nella governance dal 2011, ma nell’ultimo anno ci sono segnali che devono fare riflettere. La presidente Nadia Martinelli: “non possiamo dare per scontate le conquiste fatte fino a oggi”

Per l’8 marzo l’associazione Donne in cooperazione ha deciso di recuperare il significato originale di questa giornata, dedicata alla riflessione e all’approfondimento, e fare il punto sulla presenza femminile all’interno del movimento cooperativo e sui progetti da sviluppare per promuovere una cultura professionale basata sull’inclusione e sulla valorizzazione delle pluralità.

L’analisi prende il via dai dati elaborati dall’Osservatorio della Federazione Trentina della Cooperazione sulla presenza femminile all’interno del movimento cooperativo. A fronte di una presenza femminile del 44% nella base sociale e di quasi il 58% tra le dipendenti, risulta che, nel 2017, le donne ai vertici delle cooperative sono il 22,67%, con 958 donne su 4.225 amministratori e sindaci di cooperativa, in leggero aumento rispetto al 2016. Pressoché stabile anche la presenza di donne presidenti, che rappresentano il 17,85% del totale (erano il 16,95% nel 2016 e l’11,63% nel 2011).

Analizzando i dati per settore, emerge però una lieve variazione negativa del numero di donne all’interno delle governance nel settore agricolo e in quello del consumo. “Sono variazioni minime – commenta la presidente delle Donne in cooperazione Nadia Martinelli – e se andiamo a vedere l’evoluzione nel lungo periodo emerge comunque una tendenza positiva, con una presenza femminile nella governance delle cooperative di consumo in crescita di oltre il 9% dal 2011. Questi dati ci aiutano comunque a ricordare che nessuna conquista può essere data per scontata e che anche i risultati che ci sembrano più assodati vanno difesi con un impegno quotidiano fatto di piccoli gesti e decisioni”.
Un impegno che l’associazione traduce in una serie di progetti concreti, a partire dalla formazione che nel 2018 ha già preso il via con due percorsi formativo. Il primo, “Darsi voce”, dedicato alle amministratrici o aspiranti tali per aiutarle a migliorare le proprie competenze di comunicazione ed elaborare un piano personale di self branding; il secondo, realizzato in collaborazione con i Giovani cooperatori trentini, per promuovere e sostenere la partecipazione di cooperatori e cooperatrici alla vita e alla gestione della propria impresa.

Nel corso di quest’anno verrà inoltre data continuità all’accordo firmato nel 2017 per contrastare le violenze e le molestie nei luoghi di lavoro con un progetto, realizzato in collaborazione con la Federazione e l’Università, per informare, formare e sensibilizzare le cooperative sul tema. E proseguirà anche il lavoro sul tema della gestione della genitorialità, che vede impegnata l’associazione da alcuni anni, con un seminario di approfondimento che permetterà di raccogliere alcune significative esperienze, realizzate in ambito cooperativo, ma non solo.
Infine, partiranno due nuove collaborazioni con la Fondazione Demarchi, per la valorizzazione delle competenze, anche non formali e informali, delle cooperatrici, e con la Fondazione don Guetti, per il recupero della memoria storica del ruolo delle cooperatrici nelle Giudicarie.

Autore: Redazione
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