Esperienze al Rifugio
Presentato il progetto della Società degli Alpinisti Tridentini, sostenuto dalla Federazione Trentina della Cooperazione, che mira a proporre stage formativo/lavorativi rivolti a persone portatrici di disagio mentale e assistiti dalle cooperative. Sono intervenuti la presidente di Sat, Anna Facchini, il direttore della Federazione, Alessandro Ceschi, e Claudio Colpo responsabile del progetto "Esperienze al Rifugio".
Si svolto l’incontro tra Sat, la Federazione Trentina della Cooperazione e il Gruppo Montagna per Tutti per l’illustrazione del progetto “Esperienze al rifugio”. Nel mese di settembre 2018 è stato avviato un progetto-pilota denominato “Esperienze al rifugio” che ha attivato presso alcuni rifugi SAT degli stage formativo/lavorativi rivolti a persone portatrici di disagio mentale e assistiti dalle cooperative, o associazioni trentine operanti nell’ambito del sociale.
La prima parte del progetto ha visto una fase sperimentale che ha coinvolto sette rifugi (Rifugio Val d’Amola “G. Segantini”, Mandron “Città di Trento”, Val di Fumo, “N. Pernici” alla Bocca di Trat, Stivo “P. Marchetti”, Alpe Pozza “V. Lancia”, Altissimo “D. Chiesa”) per un totale di otto stage formativi.
Il positivo riscontro del progetto-pilota ha motivato la SAT nel riproporre questa esperienza per l’intera stagione estiva 2019, aumentando significativamente sia il numero degli stage proposti, che il numero dei rifugi SAT coinvolti, quest’anno infatti sono tredici le strutture aderenti all’iniziativa (ai precedenti si aggiungono: il rifugio Peller, lo Stavel- Denza, il Cevedale – G. Larcher, Casarota “L. Ciola”, Erterle “Cinquevalli”, Monzoni “T. Taramelli”).
“Una SAT poco conosciuta quella che opera con le cooperative sociali- ha dichiarato la presidente Anna Facchini - ma che svolge una attività intensa, che a noi sta molto a cuore. Inoltre il fatto che una realtà come la Federazione delle Cooperative abbia creduto in questo nostro impegno tanto da sostenerlo finanziariamente, ci offre la conferma di essere sul sentiero giusto, un percorso luminoso che porterà beneficio non solo ai protagonisti degli stage, ma a tutti coloro che avranno modo di vivere e di testare l’instaurarsi di relazioni positive ed i progressi, peraltro già visibili dall’esperienza 2018”.
Tale progetto, che ha come obiettivo la realizzazione di circa 25 stage formativo/lavorativi, si è concretizzato grazie al sostegno della Federazione delle Cooperative Trentine, che ha concesso il proprio patrocinio, finanziando totalmente l’iniziativa.
“La Federazione ha accettato con entusiasmo la proposta di SAT e finanziato questo percorso, perché sposa la visione cooperativa di montagna come luogo inclusivo, dove tutte le persone possano trovare benessere e migliorare la propria salute – spiega Alessandro Ceschi, direttore generale della Federazione Trentina della Cooperazione, che stamane ha portato i saluti della presidente Marina Mattarei all’incontro con le cooperative –. Siamo convinti che questa iniziativa produca un doppio beneficio: alle persone coinvolte, che con l’accompagnamento della propria cooperativa di riferimento potranno intraprendere questi percorsi formativi di riabilitazione terapeutica, o soci educativa e di avvicinamento al lavoro. Ma farà bene anche al sistema turistico trentino in generale, che lancia così un messaggio di apertura e di valorizzazione anche delle persone più fragili”.
Nel corso della riunione Claudio Colpo dirigente SAT ha illustrato tutte le fasi di realizzazione del progetto, lo svolgimento dei quattro giorni di stage, con un volontario cooperatore sociale che ha il compito di interfacciarsi con i gestori per un adeguato inserimento degli stagisti. Sara Foradori del gruppo Montagna per Tutti ha invece presentato un resoconto dell’esperienza 2018, mentre in chiusura è stato proiettato un filmato curato da Punto di Incontro, con una testimonianza diretta.
Fonte: Ufficio Stampa Sat