Famiglia cooperativa di Povo, cresce l’utile e la relazione con il territorio
All’assemblea dei soci che si è svolta oggi pomeriggio alla sala della Cooperazione a Trento la presidente Alessandra Cascioli ha presentato i dati positivi di bilancio, con l’utile di 224.730 euro in crescita del 14% rispetto all’anno precedente. In un anno 833mila euro di sconti riservati ai soci.
Ma soprattutto la Famiglia cooperativa “coltiva” il proprio territorio vendendo i prodotti dei contadini della collina (veri “chilometri zero”), e puntanto anche su nicchie che vanno incontro alle specifiche esigenze dei soci e clienti.
La Famiglia cooperativa di Povo, presente sulla collina trentina con il negozio principale nella piazza Manci di Povo e filiali a Cognola e San Donà, chiude il bilancio 2018 con la soddisfazione di aver incrementato il fatturato, che ammonta a 9.292.263 euro (+2,19% sull’anno precedente), e l’utile di esercizio, a 224.730 euro, + 14% rispetto all’esercizio 2017.
Merito dei miglioramenti organizzativi e gestionali, della certezza assicurata dal rapporto con il consorzio Sait e della cura dei negozi affidata alla responsabilità del direttore David Bernardi. La presidente Alessandra Cascioli ha rivolto un plauso particolare a tutti i collaboratori, ai quali è stata destinata anche una gratificazione personale (“unica cooperativa a manifestare tale attenzione”, ha detto la presidente).
Cascioli si è soffermata in particolare sull’impegno di fornire anche prodotti del territorio, a chilometro zero, biologici e certificati.
“Abbiamo intensificato lo sforzo per affiancare ai prodotti procurati dal nostro fornitore di riferimento SAIT (ricordo, che, senza una grande piattaforma, le offerte ed i prezzi, che troviamo in Cooperativa non sarebbero pensabili), altri beni, che potremmo definire “di nicchia”, reperiti attraverso canali esterni. Si tratta di iniziative che nascondono significativi rischi commerciali, ma non possiamo negare gli esiti oggi positivi di tale secondo fronte”, ha affermato la presidente.
La collaborazione con i piccoli produttori di zona deve fare i conti, di tanto in tanto, con i problemi tipici di simili microrealtà produttive e, in particolare, con consegne non sempre tempestive e/o non sempre coerenti con quanto richiesto. “Si tratta però di aspetti intrinsechi alla filosofia della piccola produzione e del chilometro zero – ha riferito Cascioli – che siamo in grado di affrontare positivamente”.
La Famiglia cooperativa ha ulteriormente ampliato l’offerta di cibi senza glutine, biologici e vegani, ed ha mantenuto il servizio di spesa a domicilio per anziani e persone che versano in condizioni di difficoltà.
Sul fronte interno, ha avviato l’iter di certificazione aziendale “Family audit”, prima ed unica Famiglia finora ad attivarsi in tal senso. Si tratta di un progetto impegnativo orientato ad assicurare il “benessere aziendale”.
Rispetto ai 3.900 soci, cui la sola campagna SocioSì nel 2018 ha distribuito sconti per 833.000 euro, il consiglio di amministrazione sta pensando di riservare ulteriori azioni.
Il riconoscimento a Grisenti, le nomine in cda e collegio sindacale.
Durante l’assemblea è stato premiato il socio Carlo Grisenti, nella compagine sociale della cooperativa da ben cinquant’anni.
L’assemblea ha eletto due nuovi amministratori
Si tratta di Alessandro Zanasi per Cognola e Paola Moser di Povo, in sostituzione di Vittorio Brugnara e Andrea Valerio.
Rinnovato anche il collegio sindacale: confermata la presidente Lucia Corradini e il sindaco Claudio Burlon, entra Vittorio Brugnara (che transita dal cda) al posto di Gianni Marchi.