Famiglia Cooperativa di Povo verso la certificazione “Family Audit”
La cooperativa di consumo del sobborgo trentino, dopo aver contribuito a far nascere e aver aderito al “Distretto Famiglia di Trento”, ha dato inizio al processo di certificazione per ottenere il marchio “Family Audit”.
La Famiglia Cooperativa di Povo ha iniziato il cammino (tecnicamente: il processo di certificazione) per l’ottenimento del marchio Family Audit.
“La nostra – spiega la presidente Alessandra Cascioli (nella foto) – è la prima cooperativa di consumo trentina che punta all’ottenimento di questa importante certificazione ed è stata la prima Famiglia Cooperativa ad aver contribuito, quattro anni fa, alla nascita del Distretto Famiglia di Trento, passo iniziale compiuto assieme ad altre organizzazioni. Era stato dato avvio a una sperimentazione ed era stato sottoscritto un accordo volontario di area per favorire lo sviluppo del Distretto Famiglia nel Comune di Trento – Circoscrizione di Povo. A questo, nell’aprile del 2017, era seguito l’accordo di partenariato. Con l'approvazione delle Linee guida dello standard Family Audit è stato prevista la creazione di Distretti tra organizzazioni certificate Family Audit e le organizzazioni che hanno manifestato interesse a conseguire la certificazione”.
La Famiglia Cooperativa di Povo è diretta da David Bernardi.
L’obiettivo dei Distretti Family Audit “è – aggiungono i vertici della cooperativa di consumo – di realizzare un percorso di rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia e conseguente certificazione territoriale familiare, al fine di accrescere il livello di welfare aziendale e favorire un incremento della soddisfazione e della produttività dei nostri collaboratori e delle nostre collaboratrici”.
Più in generale i Distretti Family Audit favoriscono l'istituzione e la diffusione di servizi interaziendali di prossimità, per promuovere il benessere di chi opera all’interno delle organizzazioni coinvolte. Le aderenti a un Distretto Family Audit offrono ai propri dipendenti e collaboratori esterni servizi di prossimità o soluzioni logistiche per l'acquisizione di servizi da soggetti terzi, in un contesto di welfare territoriale.