Famiglia Cooperativa Monte Stivo: guarda al futuro verso nuove alleanze
Bilancio approvato e sguardo orientato al domani.
E’ quanto ha caratterizzato l’assemblea delle socie e dei soci della Famiglia Cooperativa Monte Stivo, realtà del consumo cooperativo a servizio delle comunità di Castellano, Pedersano e Nogaredo.
Conta 606 soci e uno staff di sette collaboratrici e collaboratori di cui quattro part time. Nel 2023 il fatturato è stato di poco inferiore a 1 milione e mezzo di euro con un utile superiore a 5 mila euro. Il patrimonio della cooperativa è di 922 mila 225 euro.
Approvato il bilancio, l’assemblea ha dedicato tempo e attenzione al futuro della cooperativa, nata poco meno di cinque anni fa dalla fusione delle Famiglie Cooperative di Castellano, Pedersano e Nogaredo. “Non possiamo più aspettare – ha osservato il presidente Carlo Pizzini – perché siamo ormai vicini a un punto di non ritorno e siamo chiamati a costruire un futuro di prosperità per i nostri soci e le nostre comunità. Come altre realtà del territorio che si situano a ridosso di centri urbani dove abbonda la concorrenza ma si spingono anche verso le aree montane è necessario costruire alleanze a più ampio raggio per garantire alla comunità servizi adeguati. Indubbiamente – prosegue Pizzini – la fusione ci ha aiutato: abbiamo affrontato la crisi del Covid e investiamo per mantenere un’offerta adeguata ed efficiente grazie anche all’impegno del nostro personale, ma ci accorgiamo che tutto questo non basta.”
L’aumento dell’inflazione e dei costi energetici dovuti alle tensioni internazionali ha rappresentato un’ulteriore sfida rispetto alla sostenibilità economica della Famiglia Cooperativa Monte Stivo. “Anche se il bilancio 2023 chiude con un leggero utile, è chiaro che – è stato aggiunto - se non ci fossero i proventi di altre attività oltre a quelle commerciali, i contributi pubblici e un patrimonio accumulato nel corso del tempo, il quadro sarebbe ben diverso. La strategia, approvata con entusiasmo e convinzione dai soci, e che vogliamo intraprendere da subito si basa su tre direttrici” ha affermato Pizzini.
La prima è mantenere un adeguato livello di offerta nei nostri punti vendita anche se non si potrà mai essere competitivi a livello di prezzo e di assortimento rispetto a supermercati e discount che sempre più numerosi si insediano in Vallagarina.
La seconda appartiene alla promozione di un rinnovato senso di comunità dei nostri soci, clienti e abitanti del territorio per fare in modo che acquistare in cooperativa risponda non solo a criteri economici ma anche di consumo consapevole riconoscendo il valore del commercio di prossimità. “Un esempio, afferma il presidente, giunge da molte associazioni e realtà locali che ringraziamo perché fanno i loro acquisti nella nostra cooperativa”.
Infine, ma non ultima, costruire nuove alleanze con altri punti vendita della zona. Ad iniziare dal negozio di Villa Lagarina.
Gli interventi
Nel corso dei lavori assembleari sono intervenuti Paola Dal Sasso, vicepresidente della Federazione Trentina della Cooperazione per il settore del consumo, il presidente di Sait Renato Dalpalù, la sindaca di Villa Lagarina Julka Giordani, l’assessora del comune di Nogaredo Cristina Candioli e il presidente della Famiglia Cooperativa Lagarina di Nomi Mauro Malesardi.