Famiglie Coop turistiche, crescono fatturati e utili
Le vendite nei bilanci chiusi a fine 2018 sono aumentate di 3 milioni di euro (+2,1%). Migliorano i margini e l’efficienza nella gestione. Stabile l’occupazione, con oltre 600 addetti. Un aiuto anche dal meteo
Sono positivi i dati che emergono dalle assemblee delle 14 Famiglie Cooperative presenti con i loro 108 punti vendita nelle zone turistiche del Trentino. In questo gruppo rientrano le Famiglie cooperative: Brenta Paganella, Malè, Val di Non, Carisolo, Val di Fassa, Campitello, Cavalese, Varena, Pinzolo, Moena, Canazei, Vallate Solandre, Caderzone, Giudicarie.
Queste cooperative, che occupano oltre 600 lavoratori, concentrano circa il 40 per cento del fatturato del sistema del consumo cooperativo, presente sul territorio provinciale con circa 360 negozi.
I bilanci chiusi alla data del 30 settembre o del 31 ottobre 2018 attestano una crescita complessiva delle vendite di circa 3 milioni, che hanno raggiunto l’importo di 138 milioni. Percentualmente l’aumento si attesta sul 2,1 per cento. L’utile aggregato si è triplicato, passando dai 900 mila euro del 2017 a 2,7 milioni.
Mentre nel 2017 le cooperative con bilanci in perdita erano state la metà - 7 su 14 - nell’ultimo esercizio solo tre hanno chiuso i conti in rosso.
Sono tre le cooperative delle zone turistiche che hanno superato nel 2018 i 20 milioni di fatturato. Fassa Coop ha realizzato vendite per 28 milioni di euro (+4,5%) con un utile di 1 milione. Utile raddoppiato, per un importo di 553 mila euro, per la Famiglia di Pinzolo che presenta a bilancio un fatturato di 24 milioni. Vicino alla doppia cifra (+9,5%) anche l’aumento delle vendite, che ammontano a 21,4 milioni, della Famiglia Cooperativa Val di Non, che ha registrato un utile di 270 mila euro.
“Questi risultati - analizza Giuliano Bernardi, responsabile del settore consumo della Federazione Trentina della Cooperazione - sono il frutto di una migliore efficienza nella gestione delle cooperative. L’aumento dei fatturati inoltre ha consentito di spalmare in maniera più estesa i costi fissi, che conseguentemente incidono di meno”.
Anche il meteo ha avuto la sua parte, precisa Bernardi. A differenza degli anni precedenti, le Famiglie cooperative delle zone turistiche hanno potuto beneficiare di due stagioni positive, sia quella invernale che quella estiva. Da alcuni segnali sembra che il trend alla crescita potrebbe trovare conferma anche nei prossimi bilanci di fine esercizio.
Tra i punti vendita gestiti dalle Famiglie cooperative turistiche si contano anche 51 negozi che rappresentano l’unico esercizio commerciale presente sul territorio al servizio della comunità.