Fenomeno “Neet”, un marchio per i prodotti realizzati dai giovani con fragilità educative
Saranno marchiati ‘Beelieve’ i prodotti realizzati da giovani in difficoltà seguiti dalla cooperativa sociale Progetto 92 in stretta collaborazione con il Muse: casette per fornire un riparo a varie specie di uccelli, mangiatoie, arnie per le api, hotel per insetti, orti mobili, casette per pipistrelli (‘Golosissimi di zanzare’, ha ricordato il direttore del Muse), vasi per il giardinaggio. Obiettivo del progetto: facilitare l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro e la loro inclusione sociale.
Beelieve è il marchio che identifica i prodotti realizzati nei laboratori di falegnameria e vivaismo della cooperativa sociale Progetto 92 dai giovani NEET (Not engaged in Education, Employment or Training). Si tratta di ragazzi e di ragazze, tra i 14 e i 29 anni, che non lavorano e non studiano e che presentano fragilità educative e difficoltà di inserimento sociale e nel mondo del lavoro.
Il progetto è stato presentato stamattina negli spazi del Muse Social Store in via Calepina a Trento. “Sentivamo l’esigenza – ha spiegato Luca Sommadossi, il presidente di Progetto 92 – di creare un marchio per identificare tutti i prodotti realizzati dai giovani che seguono percorsi nella nostra cooperativa, affinché sia spendibile sul mercato e riconoscibile dalle persone per il suo valore anche sociale”.
La scelta del nome ‘Beelieve’ allude a vari significati che fanno riferimento alla speranza in un futuro migliore. Beelieve, che significa credere, rimanda al senso di fiducia nelle proprie capacità e nelle buone opportunità che si possono incontrare. Il marchio, realizzato dallo studio grafico della cooperativa Archimede, rappresenta un’ape, scelta sia come simbolo di capacità organizzativa, adattamento e operosità, sia per richiamare la collaborazione con il Muse, e quindi la dimensione scientifica sottostante al progetto. “Il marchio – ha aggiunto il presidente – comunica la sostenibilità ambientale di questi prodotti, tutti biologici e con legno locale per lo più della Magnifica Comunità, ma anche la loro sostenibilità sociale, poiché sono frutto di percorsi di giovani in difficoltà e la sostenibilità economica, per noi importante per avere un futuro”.
“Abbiamo scelto di collaborare con Progetto 92 su questa iniziativa – ha aggiunto Michele Lanzinger, direttore del Muse – perché ha una pluralità di significati: ci permette di valorizzare l’attività di studio su insetti, volatili e sulla natura portata avanti al Muse, con ricaduta sul territorio, dandoci l’opportunità di metterci a disposizione della comunità su un progetto di inclusione, accessibilità al lavoro e solidarietà”. Il direttore del Muse ha anche sottolineato come questa iniziativa consenta di aiutare la biodiversità urbana, importante per la salute e la qualità della vita, anche in termini di monitoraggio dal basso, poiché acquistando i prodotti ‘Beelieve’ i cittadini possono diventare ‘scienziati’ e verificarne gli effetti in prima persona.
“Ogni anno accompagniamo tra i 60 e gli 80 ragazzi che vivono situazioni di fragilità o difficoltà – ha detto Silvano Pellegrini, responsabile del Centro di socializzazione e lavoro Maso Pez di Progetto 92 – aiutandoli nei nostri laboratori a trovare un valore nella società, con l’obiettivo finale del lavoro”.
I contenuti del progetto
I prodotti ‘Beelieve’ vengono realizzati all’interno dei laboratori di falegnameria e di vivaismo della cooperativa nelle strutture di Maso Pez e Tuttoverde a Ravina. Maso Pez ospita il laboratorio di falegnameria, mentre Tuttoverde è un’azienda agricola con uno spazio commerciale e di vendita al dettaglio di prodotti vivaistici. Si tratta di casette per fornire un riparo a varie specie di uccelli, mangiatoie, arnie per le api, hotel per gli insetti, orti mobili, casette per pipistrelli (‘Golosissimi di zanzare’, ha ricordato Lanzinger), vasi per il giardinaggio, tutti acquistabili nel vivaio Tuttoverde di Ravina e nello Store del Muse, ma anche nel Muse Social Store di via Calepina durante il periodo dei mercatini di Natale.
A realizzarli giovani inseriti in percorsi di avvicinamento al lavoro, con un duplice obiettivo: sviluppare competenze tecniche e prerequisiti lavorativi, ma anche e soprattutto fornire capacità relazionali (le cosiddette soft skills) al fine di facilitare l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro e l’inclusione sociale in generale.
Il Muse fornisce supporto per lo studio dei prodotti in legno che promuovono la biodiversità e organizza esperienze didattiche con il coinvolgimento della comunità. Il Museo ha inoltre messo a disposizione in comodato lo spazio di via Calepina, con finalità sia espositive per i prodotti della serra e quelli realizzati nei laboratori del legno, sia di aggregazione per genitori e bambini.
La cooperativa
Progetto 92 è una cooperativa sociale di tipo A fondata nel 1992 e iscritta al Registro delle Cooperative dal 1993 che gestisce servizi di tipo assistenziale, educativo e promozionale in favore di minori in condizione di svantaggio sociale. L’attività è svolta in strutture residenziali, semi residenziali e presso il domicilio delle famiglie.
La Cooperativa, diretta da Marco Dalla Torre, conta oggi più di 200 operatori. Nel tempo ha ampliato l’offerta dei servizi per rispondere ai bisogni sempre più numerosi dei giovani e delle famiglie su tutto il territorio della provincia di Trento.
L’operato di Progetto 92 pone al centro dell’attenzione la dimensione educativa dei bambini e dei giovani, valorizzando il ruolo della progettualità che è alla base di ogni singolo intervento.
Nel 2018 i bambini e i ragazzi seguiti con un progetto educativo specifico sono stati 831, dai piccoli fino ai neo maggiorenni. Tra questi 47 i giovani che hanno un’età compresa tra i 14 e i 25 anni, la maggior parte segnalati dai servizi sociali territoriali, che hanno preso parte ad attività propedeutiche all’acquisizione dei prerequisiti lavorativi.