Giovani, protagonisti a Educa
Un Festival non solo per ma anche con i giovani. Un nutrito programma di eventi in cui gli studenti parteciperanno come pubblico, ma anche nel ruolo di interpreti e registi: dalla conduzione di laboratori alla presentazioni di progetti, dalla promozione al supporto organizzativo, passando per la logistica e la redazione di un’indagine di impatto.
Si parte venerdì 13 con un’intera mattinata rivolta alle scuole che si concluderà con la premiazione del concorso L’educazione mi sta a cuore.Un’iniziativa che si propone di chiedere proprio agli alunni e ai loro insegnanti di esplorare con piglio artistico i temi focus del Festival. Quest’anno, piccola novità, il Comitato promotore di Educa ha deciso di declinare il tema “Algoritmi educativi - responsabilità e spirito critico nel tempo delle nuove tecnologie” in due distinte sezioni: “Reale o virtuale” indirizzata alle classi degli istituti comprensivi e “Sentimenti digitali” per quelle delle scuole superiori. Un’occasione per ascoltare la voce di chi nella rivoluzione digitale ci è nato attraverso la produzione di opere originali. Fumetti e video sono stati i format più gettonati, ma non è mancata anche un’installazione collettiva composta da un’intera scuola a 80 mani.
I vincitori saranno premiati venerdì 13 aprile a partire dalle ore 12.15 in corso Bettini. Una cerimonia impreziosita dalla presenza del Coro Piccole Colonne di Trento che, con i suoi oltre trenta elementi di età compresa fra i 5 e i 13 anni, accoglierà pubblico e partecipanti a ritmo di musica. Grazie al sostegno delle Casse Rurali Trentine le classi vincitrici riceveranno ciascuna un buono da utilizzare per un viaggio d’istruzione o visita studio. L’APT di Rovereto e Vallagarina, con i musei del territorio, metterà invece a disposizione della classe extra-provinciale selezionata un soggiorno culturale a Rovereto.
Se il concorso costituisce un momento per valorizzare e sostenere il punto di vista degli under 18, anche gli studenti “senior” avranno la possibilità di esprimersi a 360°, in particolare sul rapporto fra insegnamento e strumenti digitali: sempre a partire da venerdì 13, alcune “squadre” di discenti dell’Università di Trento daranno infatti vita a una tecno sfida di due giorni in cui, armati di sano agonismo e col supporto di un team di programmatori, grafici e ricercatori, cercheranno di costruire degli e-tools per la didattica.
Ma il contributo di studenti e classi è stato fondamentale anche nella co-progettazione del Festival attraverso la realizzazione di incontri e spettacoli. L’ITT Marconi di Rovereto proporrà ad esempio il laboratorio “M’illumino a pedali” in cui trasformerà una semplice bicicletta in una piccola centrale elettrica. Mentre due classi del Liceo “Fabio Filzi” porteranno in scena rispettivamente il complesso tema dell’immigrazione attraverso la rotta del Mediterraneo e una narrazione per bambini sull’importanza dell’acqua. L’energia e la vitalità che promana dagli appuntamenti e dai luoghi del Festival non sarebbe poi tale senza il sostanzioso gruppo di giovanissimi volontari che ne sostengono l’organizzazione: quest’anno più di 40. Tutti attivissimi (insieme agli studenti e alle studentesse che ad Educa faranno anche esperienza di alternanza scuola-lavoro) nel ruolo di assistenti alla logistica, tutor d’aula, nonché nella gestione di infopoint e relazioni col pubblico.
Alcuni loro coetanei saranno inoltre testimoni attivi proprio dei progetti che in Trentino mettono in relazione formazione, mondo del lavoro e ricerca. Sabato 14 aprile, dalle 16.45 a Palazzo Fedrigotti, saranno infatti presentati alcuni dei percorsi maturati nell’ambito dei protocolli di intesa che la Provincia Autonoma di Trento ha sviluppato in collaborazione con il mondo della cooperazione (le Cooperative Formative Scolastiche della Cooperazione Trentina), del settore industriale (Tu Sei di Confindustria Trento) e con quello della ricerca attraverso la collaborazione tra istituti superiori e centri quali la Fondazione Bruno Kessler e il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive.
Non poteva mancare, a completamento del cerchio di questa proficua partnership, qualcuno che si occupasse della valutazione di Educa: i “colleghi” dell’Istituto Fontana, in collaborazione con il Comune di Rovereto e con la supervisione dell’Università di Trento, nel corso di tutta la durata del Festival condurranno infatti un’indagine di impatto intervistando a campione il pubblico presente. Li troverete muniti di penne e tablet oltre che, sicuramente, di un accogliente sorriso di benvenuto.
Fonte: ufficio stampa Educa