05 giugno 2020
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“Il mondo che vorrei” nel concorso scolastico della Cooperazione Trentina

Atto finale, sulla piattaforma Zoom, del concorso scolastico promosso dall’ufficio Formazione e Cultura Cooperativa della Federazione che ha visto protagonisti oltre 2600 studentesse e studenti di 144 classi di 30 scuole primarie e 10 scuole secondarie di primo grado.

Atto finale, sulla piattaforma Zoom, del concorso scolastico promosso dall’ufficio Formazione e Cultura Cooperativa della Federazione che ha visto protagonisti oltre 2600 studentesse e studenti di 144 classi di 30 scuole primarie e 10 scuole secondarie di primo grado.

“Il mondo che vorrei… se potessi aprire una finestra magica che cosa ti piacerebbe vedere?”.

Titolo e argomento del concorso scolastico promosso dall’ufficio Formazione e Cultura Cooperativa della Federazione Trentina della Cooperazione e riservato alle scuole primarie (elementari) e secondarie di primo grado (medie inferiori).

Hanno partecipato 144 classi degli Istituti Comprensivi trentini, 2.648 studentesse e studenti in rappresentanza di 30 scuole primarie e 10 secondarie di primo grado. Si sono collegati alla piattaforma zoom 90 insegnanti e una media di 450 studenti, studentesse e famiglie seguiva l’evento sulla diretta youtube.

“Tanti i temi che hanno caratterizzato gli elaborati – viene spiegato dagli organizzatori – Alcuni esempi: la scuola, l’ambiente, il rapporto con la famiglia e gli amici, il viaggio. Ma anche valori di particolare significato e importanza come fratellanza, amicizia, amore, pace o, ancora, atteggiamenti virtuosi come prendersi cura del pianeta terra o, ancora, la riscoperta degli antichi mestieri che hanno caratterizzato il passato più lontano di un determinato territorio. Tra i tanti messaggi emersi c’è anche chi ha auspicato un mondo meno social e con più socializzazione”.

L’intervento

Un dipinto del pittore belga Renè Magritte che rappresenta la condizione umana tra sogno e realtà offre lo spunto – ha osservato Jenny Capuano, responsabile dell’ufficio formazione e cultura cooperativa della Federazione – per far capire ciò che desideravamo raccogliere da ragazze e ragazzi che hanno partecipato a questo concorso: cosa vedono e cosa vorrebbero vedere aprendo una finestra magica in questo tempo di incertezza. Cogliere le preoccupazioni ma anche i desideri per ciò che verrà”.

Il concorso “ci ha permesso – ha aggiunto - di raccogliere alcune idee e spunti da elaborare in forma progettuale per l’attività di educazione cooperativa intesa come promozione del lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune, in forma democratica, esprimendo il proprio parere ma accogliendo anche il parere altrui, con uno sguardo al bene comune, al valore sociale, alle nostre comunità”.

I vincitori

Per la Scuola Secondaria di primo grado (medie) il primo premio è stato assegnato all’elaborato prodotto dalla classe 3 G (Istituto Comprensivo Trento 5 “G. Bresadola”) guidata dalle professoresse Mara Buccella, Brunella Imparato, Maria Teresa Sgaramella e Maria Vittoria Cicinelli.

Titolo: “Guardo il mondo da un oblò”.

“Il lavoro del gruppo – si legge nella motivazione della commissione esaminatrice - denota un solido lavoro di interazione tra le discipline lettere e arte, con riflessioni profonde e ben articolate e coordinate con le creazioni artistiche. L’originalità risiede nell’aver individuato la metafora del sottomarino per accentuare la situazione di pressione e di deformazione della realtà dovuta alle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. Come dicono i ragazzi e le ragazze nelle loro riflessioni ciò che in realtà è enorme dal mare ci appare molto più piccolo e forse il segreto per vivere con pienezza risiede proprio nel saper “ridimensionare” la vita stessa, non per vedere meno ma per guardare oltre, ritrovando davvero il sapore delle piccole cose”.

Per la Scuola Primaria (elementari) il primo premio è stato conquistato dalla classe II A (guidata dalla maestra Milena Marinelli) della Scuola Primaria di Coredo.

Titolo del progetto: “Il nostro mondo… è una grande casa”.

“Dal lavoro – si legge nella motivazione della giuria - emerge una grande capacità di collaborare e cooperare che ha visto protagonisti bambini, insegnanti e famiglie. E’ molto accurata la scelta delle parole, il lavoro in rima, i disegni sono di grande qualità, considerando anche la giovane età dei bambini”.

Meritevole di una sottolineatura “il grande contributo garantito dagli insegnanti, anche per il coinvolgimento di colleghi e classi all’interno di una stessa scuola o nell’ambito di più scuole come nel caso della Rete scolastica Alto Garda, Val di Ledro e Valle dei Laghi-Dro – concludono gli organizzatori – Un vero e proprio lavoro di squadra, nel pieno spirito della cooperazione”.

Autore: Redazione