Il nido di Cinte Tesino: primo esempio in Trentino di alleanza pubblico-privato
E' stato presentato un modello pionieristico nel panorama dei servizi di conciliazione 0-3 anni. Il Protocollo d’intesa firmato da Comunità di valle, Cooperativa AM.IC.A e quatto Comuni - Castello Tesino, Bieno, Cinte Tesino, Pieve Tesino - prevede una co-partecipazione economica delle amministrazioni al nido "La Girandola" gestito dalla Cooperativa AM.IC.A con sede a Cinte Tesino, che serve le famiglie residenti nei comuni limitrofi. L’obiettivo è garantire l’apertura del servizio in periodi caratterizzati da “picchi negativi” di frequenza, legati ad esempio ad un basso tasso di natalità. Si tratta di un modello sperimentale in quanto è il primo intervento di questo genere a sostegno economico di un nido non comunale.
Il 4 giugno scorso è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa per la costituzione della “Filiera dei Servizi Conciliativi” della Comunità Valsugana e Tesino, che ha sancito l’avvio di un “modello sperimentale“ nel panorama dei servizi di conciliazione vita-famiglia. Il progetto riguarda il nido di conciliazione “La Girandola” con sede a Cinte Tesino, gestito dalla cooperativa AM.IC.A. che serve le famiglie dei comuni limitrofi di Castello Tesino, Pieve Tesino, Bieno. Grazie ad una visione lungimirante, all’impegno della Comunità di Valle e alla disponibilità dei 4 Comuni firmatari è stato possibile, per la prima volta in trentino, definire una misura di sostegno economico ad un servizio di conciliazione non comunale. Il Protocollo d'Intesa stabilisce infatti che, se si scende sotto la soglia minima di sostenibilità - pari a 1.050 ore mensili - è previsto l’intervento economico dei Comuni interessati. L’obiettivo è garantire l’apertura del servizio in periodi caratterizzati da “picchi negativi” di frequenza, legati ad un basso tasso di natalità.
Ha portato il saluto di benvenuto oggi in conferenza stampa Attilio Pedenzini presidente della Comunità Valsugana e Tesino: “la valle era fanalino di coda fino a qualche anno fa, vista la presenza soltanto del nido di Borgo Valsugana. Negli anni ci siamo attivati per colmare il gap e sono nati il nido di Scurelle, Telve, Roncegno e Cinte Tesino. Possiamo dire che “abbiamo recuperato il terreno perso”. Presenti oggi in conferenza stampa anche i sindaci dei quattro comuni coinvolti: Ivan Boso per Castello Tesino, Carola Gioseffi per Pieve Tesino, Angelo Buffa per Cinte Tesino e Luca Guerri per Bieno.
Luciano Malfer, dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia, ha portato il saluto del Presidente Rossi assente per impegni istituzionali: “Un plauso ad un progetto sperimentale, esempio di lungimirante innovazione da veicolare in tutti i territori provinciali. Questa iniziativa è servita per affrontare il calo demografico nella valle e rispondere all’abbandono della montagna con servizi all’avanguardia che facilitano la conciliazione famiglia-lavoro. Grazie a questo progetto – ha proseguito – siete attrattivi per il territorio, in particolare per i lavoratori stagionali, grazie all’orario flessibile offerto dal nido, e alle giovani coppie che necessitano, ora più che mai, di servizi per costruire una famiglia”.
Giuliana Gilli, vicepresidente della Comunità Valsugana-Tesino: “Ringrazio i sindaci per aver aderito a questo Protocollo e alla Cooperativa Amica – ente privato gestore del nido di Cinte Tesino – che in quanto partner del Distretto famiglia, ha dimostrato sensibilità e attenzione e trovato con noi la soluzione. Le altre azioni che abbiamo promosso finora sono state: un corso di baby sitter qualificate, la pubblicazione di un opsucolo in cui raccogliamo tutte le attività estive per le famiglie, la mappatura dei servizi 0-3 anni fruibili con i buoni di servizio, un servizio di doposcuola per coprire i pomeriggi in cui sono sospese le attività didattiche. Sono stati inoltre aperti gli sportelli counseling “Family Informa” e “Family Desk” a Borgo. Il primo costituisce un supporto gratuito alle famiglie per offrire informazioni rispetto ai servizi di educazione, cura e custodia presenti sul territorio; il secondo è a disposizione gratuita degli enti e delle aziende interessati a mettere in campo azioni conciliative rivolte ai propri dipendenti o a ottenere la certificazione Family Audit.”
Il presidente della cooperativa AM.IC.A Mario Fiori ha concluso dicendo: “I punti di forza del Protocollo sono: l’alleanza tra pubblico (i comuni) e privato (la nostra cooperativa); ottimizzazione delle risorse umane visto che le educatrici possono spostarsi da un servizio all’altro sui nidi di Cinte, Telve e Roncegno a seconda delle esigenze, il supporto pedagogico e la flessibilità oraria per venire incontro alle esigenze delle famiglie. E l’elemento cardine è la compartecipazione economica dei comuni nei casi dei picchi negativi di frequenza: senza questa non avremmo potuto sostenere l’apertura delle strutture. La soglia minima di sostenibilità economica è pari a 1.050 ore mensili: quando va sotto scatta la contribuzione da parte dei comuni. Ad oggi abbiamo 13 bimbi iscritti al nido di Cinte; 8 a Telve; 12 a Roncegno con numeri in crescita".
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento