01 febbraio 2019
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il premier Conte agli Stati Generali della cooperazione italiana

Al teatro Eliseo di Roma l’appuntamento conclusivo della Biennale della cooperazione con le proposte per il Paese dell’Alleanza delle cooperative italiane.

Maurizio Gardini: le Cooperative sono una risorsa per il Paese, combattiamo la piaga delle false coop che sfruttano 100mila lavoratori. Il premier Giuseppe Conte: vi appoggiamo, siete una ricchezza da valorizzare.

Mauro Lusetti presidente dell’Alleanza per i prossimi due anni

Al teatro Eliseo di Roma l’appuntamento conclusivo della Biennale della cooperazione con le proposte per il Paese dell’Alleanza delle cooperative italiane. Maurizio Gardini: le Cooperative sono una risorsa per il Paese, combattiamo la piaga delle false coop che sfruttano 100mila lavoratori. Il premier Giuseppe Conte: vi appoggiamo, siete una ricchezza da valorizzare.Mauro Lusetti presidente dell’Alleanza per i prossimi due anni

Si è conclusa oggi a Roma con la convocazione degli Stati Generali la Biennale della Cooperazione, una serie di eventi sul territorio in quattro "tappe" che a Bari, Bologna, Milano e Roma nei mesi scorsi hanno permesso di analizzare lo stato dell’arte della cooperazione in Italia ed disegnare le strategie per il futuro. Parola chiave che ha percorso tutti gli incontri: innovazione.

All’assemblea di oggi, al teatro Eliseo di via Nazionale, ha partecipato il premier Giuseppe Conte, che ha confermato l’appoggio del governo al movimento cooperativo e annunciato misure - come richiesto dalle stesse organizzazioni di rappresentanza - a tutela della buona cooperazione contro le false coop.

Il presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane Maurizio Gardini ha lasciato il testimone per la guida dell’organismo di rappresentanza unitario delle cooperative a Mauro Lusetti, che lo guiderà per un biennio.

L’intervento di Maurizio Gardini

Nel suo intervento, Maurizio Gardini ha messo in evidenza la resilienza delle cooperative anche durante la crisi degli ultimi dieci anni: "siamo impegnati a favorire l’equilibrio tra crescita della cooperativa e benessere dei lavoratori. Non si può dire così di altri sistemi di impresa che hanno talvolta preferito la scorciatoia dei licenziamenti per mantenere efficienza.

Non basta far crescere occupazione, ricchezza e consumi - ha aggiunto Gardini - indicatori importanti del Pil. Per tradursi in benessere questo numeri devono procedere di pari passo con la qualità e la dignità del lavoro, con il potenziamento dell’istruzione e il pari accesso alla sanità, con il sostegno all’innovazione, l’attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la riduzione delle diseguaglianze. C’è una parola che sintetizzala oggi la complessità di una società di questo tipo ed è la sostenibilità. Essa ha in sé il concetto di intergenerazionalità, cioè trasferimento di valori, patrimoni, cultura, opportunità, saperi e beni. Quello che fa buona cooperazione".

"In tema di immigrazione - ha proseguito il presidente uscente dell’Alleanza - a nostro avviso le politiche migratorie devono unire accoglienza e servizi e anche in questo ambito le cooperative hanno competenze da mettere al servizio di una reale integrazione, più agevole se passa attraverso le comunità locali che possono accogliere piccoli gruppi".

Gardini si è soffermato anche sui tavoli attivi con il Mise in cui si trattano importanti questioni che riguardano le cooperative: riforma della vigilanza, promozione cooperativa, cooperative di comunità, riduzione della tassazione sul ristorno messo a capitale nelle cooperative, energia pulita da valorizzare, misure per le aree rurali, digitalizzazione. Da condividere anche la volontà di semplificare il Codice Appalti, che oggi non funziona e frena gli investimenti.

"È stato un bene aver mantenuto la liquidazione coatta amministrativa nella riforma per la gestione della crisi di impresa perché ci permetterà di combattere più efficacemente la falsa cooperazione. Vogliamo superare il qualunquismo che talvolta fa un unico fascio di tutta la cooperazione - ha concluso- per combattere quella falsa e promuovere e sostenere la buona cooperazione. I lavoratori sfruttati dalle false cooperative sono circa 100mila. Fateci presto una legge per il contrasto a queste cooperative, aiutate a difendere la cooperazione autentica".

L’intervento del premier Giuseppe Conte

"Il Governo ha una partecipe attenzione verso il mondo cooperativo. Le cooperative hanno una visione, fin dalle origini, di essere utili alla società, funzionali alle persone, in maniera democratica e inclusiva, sostenibile. Il perseguimento dello scopo mutualistico è la vostra ragione costitutiva, identitaria, insomma, è la vostra nobile prerogativa da preservare e valorizzare.

Non lo dico perché questo governo vuole atteggiarsi con particolare benevolenza verso il vostro mondo, lo dico perché lo impone l’art 45 della Costituzione.

La partecipe attenzione del Governo è tesa anche a preservare e valorizzare le vostre caratteristiche. La funzione sociale della cooperazione nel nostro Paese è diventato un fatto anche ed è qualcosa di intrinseco nel tessuto economico e sociale del nostro Paese.

Il compito della politica, del Governo e di chi fa le leggi, è di evidenziare bene questa funzione, e dare forma e sostanza al fenomeno cooperativo.

Il vostro è un modello di organizzazione produttiva da valorizzare anche perché crea lavoro, servizi, efficienza e qualità.

Colpisce in questo vostro modello la radicalizzazione sul territorio attraverso la quale i fate portavoce delle istanze che provengono anche dalle aree più depresse, dalle aree rurali più marginali. Andare a fare impresa anche nei luoghi dove è difficile fare impresa è una caratteristica che vi contraddistingue.

Tutto questo spiega perché siete i più fedeli interpreti delle esigenze delle istanze sociali. Siete una ricchezza, perché le cooperative creano lavoro a chi non ce l’ha e creano servizi alla collettività.

Siete una ricchezza perché avete la capacità di essere presenti in tutti i settori, dalla cultura alla logistica, dalla manutenzione alla sanità, valorizzando le specificità.

Apprezziamo molto il vostro impegno per contrastare la falsa cooperazione e preservare la buona cooperazione.

Il vostro modello organizzativo è sì da salvaguardare e tutelare, anche contro i tentativi di alterarlo. State portando avanti una battaglia forte all’insegna dell’onestà e della legalità contro le false cooperative. Avrete l’appoggio assoluto del Governo.

All’inizio di quest’anno è stato costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico un tavolo istituzionale, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della cattiva o falsa cooperazione, riformare anche il sistema di vigilanza, elaborare strumenti ancora più sofisticati di controllo, in modo da poter promuovere il sistema cooperativo con pienezza e autenticità delle sue manifestazioni.

È un confronto appena iniziato, e voi avrete sicuramente un ruolo attivo, per dare una risposta ai problemi e risolvere le criticità che voi stessi avete segnalato.

Il lavoro è al centro del vostro progetto, fa parte della vostra mission. Sappiamo quanto negli anni della crisi le cooperative abbiano sofferto ma anche tenuto duro su questo fronte, mantenendo i livelli di occupazione e ponendo argini alla perdita di occupazione.

Questa è anche la cifra che vi contraddistingue. Siamo molto sensibili su questo aspetto, anche a creare tutti gli strumenti possibili per creare occupazione. Abbiamo progetti mirati, vogliamo creare non solo occupazione ma anche occupazione di qualità.

Le cooperative rappresentano una formula imprenditoriale antica e innovativa, che si rinnova sempre. Dove l’innovazione non è rappresentata solo da prodotti nuovi, da processi organizzativi nuovi, ma riguarda l’intera società. Le cooperative sono più che mai oggi uno strumento per riattivare il senso di comunità, per il protagonismo e l’autodeterminazione imprenditoriale dei cittadini.

Siamo di fronte a processi democratici che stanno vivendo un passaggio epocale. La partecipazione democratica oggi conosce nuove formule, nuovi modi di esprimersi. In questo filo diretto tra chi decide e chi delega c’è spazio per essere ascoltati, per incidere nelle scelte politiche. Una alleanza come la vostra - accomunata dal medesimo obiettivo di rappresentare e sviluppare il movimento cooperativo - ha tutte le caratteristiche per essere ascoltata.

L’Alleanza delle cooperative italiane rappresenta la chiave di volta dell’ingranaggio democratico, perché si presenta unita, diretta e incisiva. La vostra forza rappresentativa non è in discussione.

Le cooperative rappresentano un pezzo di economia fondamentale per il Paese e per la qualità della democrazia, e non da ora il Governo intende preservarne la funzione sociale, non per una concessione ma perché è un dovere costituzionale. Per fare questo, occorre salvaguardare esclusivamente la buona cooperazione.

Noi su questo saremo inflessibili".

Autore: Redazione
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