Import Export in provincia di Trento
Nel corso del secondo trimestre il valore delle esportazioni realizzate dalla provincia di Trento ha raggiunto il miliardo e 11 milioni di euro.
Rispetto allo stesso periodo del 2017 ha segnato un aumento del 7,2%; un’evoluzione superiore sia rispetto al dato medio nazionale (+4,1%) che della vicina provincia di Bolzano (-0,2%). L’aumento dell’export trentino è determinato soprattutto dalla crescita delle vendite verso la Germania (+18,3%) e gli Stati Uniti (+7,2%). Seppur su valori assoluti più contenuti, ottimi segnali giungono anche dalle vendite verso la Cina (+48,3%) e l’India (+17,7%).
Nello stesso periodo il valore delle importazioni delle merci in Trentino è risultato pari a 682 milioni di euro, registrando un incremento del 14,1% rispetto al secondo trimestre del 2017. Il saldo della bilancia commerciale si attesta, così, su un valore positivo di 330 milioni di euro circa.
Confrontando i primi sei mesi del 2018 con lo stesso periodo dell’anno precedente, le esportazioni della provincia di Trento risultano complessivamente in aumento del 5,7% e confermano non solo un consolidamento delle vendite all’estero delle imprese trentine dopo il rallentamento del 2016, ma anche un dinamismo superiore alla maggior parte del Paese. Le importazioni mostrano, invece, un aumento complessivo del 15,7%, segnale di una buona vivacità della domanda interna.
Le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti dell’attività manifatturiera (96,2% del valore complessivo). La quota maggiore è da attribuire ai “macchinari ed apparecchi” (21,1%), seguono i “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (15,9%), i “mezzi di trasporto” (15,7%), le “sostanze e i prodotti chimici” (9,9%) e il “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (8,3%). Complessivamente questi cinque settori rappresentano più del 70% delle esportazioni provinciali.
Per quanto riguarda l’import, al primo posto si collocano i “mezzi di trasporto” con il 21,2%, seguiti da “legno, prodotti in legno, carta e stampa” con il 15,3% e dalle “sostanze e prodotti chimici” (13,0%).
Per quanto riguarda le aree geografiche di destinazione delle merci trentine, l’Unione europea (28 Paesi) ha assorbito nel secondo trimestre il 67,5% delle esportazioni; dalla medesima zona è derivato l’80,2% delle importazioni. L’Unione europea rappresenta quindi la principale direttrice per l’interscambio di merci con l’estero; nello specifico, si evidenzia un aumento rispetto al secondo trimestre del 2017 sia nelle esportazioni (+6,5%) che nelle importazioni (+12,1%).
Al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export rimane sempre la Germania che rappresenta per il territorio provinciale il principale partner commerciale verso il quale si sono dirette merci per un valore che supera i 184 milioni di euro, pari al 18,2% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 105 milioni di euro (pari al 10,3% delle esportazioni complessive), la Francia con 100 milioni di euro e il Regno unito con 80 milioni di euro.
“I dati sui flussi di import/export – commenta Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – testimoniano di un tessuto produttivo trentino che aumenta progressivamente la propria capacità di confrontarsi con successo sui mercati internazionali e ottiene risultati superiori a territori a noi vicini e al Paese nel suo complesso. A fronte di questo quadro confortante, ma che lascia ampi spazi di miglioramento, va ribadita la necessità di incrementare la propensione delle imprese trentine ad aprirsi alle logiche di internazionalizzazione imprenditoriale, ampliando anche la platea delle imprese disposte a investire sui mercati internazionali”.
Fonte: Ufficio Stampa Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento