#IoRestoaCasa, in Federazione si lavora sul web. La quasi totalità dei dipendenti in collegamento da casa
Attivate in tempi record le modalità di lavoro “agile”, lo smartworking. Circa 140 collaboratori lavorano da casa, in sede solo un presidio minimo. Garantito lo stesso livello di supporto e consulenza alle cooperative. Le riunioni in videoconferenza.
L’emergenza corona virus incide profondamente anche sull’organizzazione delle imprese. In Federazione sono bastati pochi giorni per attivare su larghissima scala la procedura di smart working, il lavoro da casa. Circa 140 collaboratori, la quasi totalità, da ieri hanno allestito il proprio ufficio da casa, in famiglia, come prevedono le direttive delle autorità sanitarie.
“Inizia per tutti un nuovo periodo di vita – ha scritto in un messaggio ai dipendenti il direttore generale Alessandro Ceschi - che non abbiamo dubbi si trasformerà in una grande opportunità.
Grazie per la fiducia rispetto a scelte organizzative che possono essere state non sempre confort e grazie per la curiosità che state dimostrando nello sperimentare l’ignoto.
Siamo convinti che quando ci rivedremo e riabbracceremo saremo persone diverse, team di lavoro diversi, colleghi diversi e potremmo continuare la nostra strada lavorativa in modo nuovo”.
I servizi consueti di supporto e consulenza alle cooperative sono garantiti ai consueti livelli, con modalità diverse. Le trasferte nelle sedi delle cooperative e le riunioni in sede sono sostituite dai moderni sistemi di videoconferenza utilizzando la piattaforma Teams di Microsoft.
Lo smart working finora era un progetto sperimentale, la necessità lo ha trasformato in pochissimo tempo in una nuova modalità di lavoro per tutti, che in certe situazioni non sarà abbandonata anche dopo l’emergenza.