“L’alternanza scuola-lavoro in Trentino: analisi e prospettive”
2.687 studenti per un totale di 602.585 ore di tirocinio svolte nella formazione professionale, 8.652 studenti per un totale di 1.094.003 ore di tirocinio svolte nell’istruzione. 2.339 soggetti ospitanti, 1.017 tutor scolastici e 4.091 tutor aziendali nella sola istruzione. Sono questi i numeri di una macchina complessa e articolata che da alcuni anni fa dialogare la scuola con il mondo del lavoro per adempiere alla normativa che prevede la realizzazione di tirocini aziendali per tutti gli studenti del secondo ciclo d’istruzione. Se n’è discusso oggi nel corso del seminario “L’alternanza scuola-lavoro in Trentino: analisi e prospettive” in cui tutti gli attori del sistema si sono confrontati sui risultati sinora raggiunti.
“Seppure a livello nazionale c’è stata una riduzione significativa del monte ore di alternanza scuola-lavoro, - ha sottolineato l’assessore all’istruzione e cultura intervenuto al convegno - ci stiamo impegnando per mantenere nella nostra provincia un monte ore adeguato alle attese di scuole e aziende. Recentemente ho avuto modo di incontrare il Ministro e di condividere con lui la nostra volontà, ossia quella di utilizzare gli spazi che la nostra autonomia ci garantisce, per mantenere un numero congruo di ore di alternanza, possibilmente le stesse che le nostre scuole hanno avuto finora. Il Dipartimento sta lavorando alla scrittura delle norme e spero che prossimamente possiamo definire il tutto con la soddisfazione dei soggetti coinvolti”.
Sono 1.696.588 le ore di alternanza scuola-lavoro effettuate in provincia di Trento nell’anno scolastico 2017/2018, di cui 1.094.003 nell’istruzione e 602.585 nella formazione professionale. Si tratta di numeri decisamente importanti quelli presentati oggi a Trento in occasione del seminario “L’alternanza scuola-lavoro in Trentino: analisi e prospettive”.
All’iniziativa, organizzata dal Dipartimento istruzione e cultura della Provincia di Trento, hanno preso parte l’Università degli Studi di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Confindustria Trento, Federazione Trentina della Cooperazione, Ordine degli Avvocati, tutte le associazioni di categoria e i sindacati.
La giornata di approfondimento e confronto è iniziata con l’intervento del dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura della Provincia Roberto Ceccato, che ha illustrato la normativa e i provvedimenti messi in campo dall’Ente pubblico, dopo la riforma del sistema nazionale di istruzione del 2015, per creare le migliori condizioni per la realizzazione di percorsi di alternanza coerenti con i diversi indirizzi di studio di studio intrapresi dagli studenti delle scuole trentine. “Provvedimenti – ha sottolineato il dirigente Ceccato – che hanno via via sistematizzato una complessa e articolata collaborazione tra gli attori del mondo del lavoro e la scuola. L’ istituzione della figura del referente per l’alternanza, l’approvazione di apposite Linee guida per la salute, la sicurezza e la valutazione, la carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza sono solo alcuni tra gli strumenti che abbiamo messo campo per gestire con maggiore chiarezza e sistematicità questa pratica nella nostra provincia. I numeri ci dicono che siamo sulla “strada giusta”: gli studenti del triennio coinvolti in esperienze di questo tipo nell’istruzione trentina sono quasi triplicati in tre anni, passando da 4.455 ragazzi nell’anno scolastico 2015/2016 agli 11.818 dello scorso anno. Numeri in crescita anche nella formazione professionale dove si è passati dai 2.052 studenti dell’anno scolastico 2015/2016 ai 2.687 dello scorso anno. Se ciò è stato possibile è però anche grazie al grande lavoro di sinergia di tutti gli attori del sistema oggi qui presenti. Come emerge dalle testimonianze degli studenti e degli imprenditori queste pratiche sono preziose non solo per i nostri giovani, ma anche per le aziende che mantengono così un contatto diretto con la scuola che forma i lavoratori di domani. Il mio auspicio dunque è quello di proseguire il dialogo costruttivo intrapreso per ottenere risultati sempre più brillanti all’altezza del nostro “sistema Trentino”.
A seguire sono intervenuti i rappresentanti degli studenti, delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e delle aziende che hanno discusso sull’importanza di questo tipo di investimento sul capitale umano. Dagli interventi è emersa la necessità di mantenere alto il livello dei tirocini e di incrementare ulteriormente il dialogo tra le aziende e il mondo scolastico per ottenere dei percorsi sempre più attinenti alle esigenze formative degli studenti e delle professionalità adeguate alle esigenze del mercato del lavoro.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento