“L’eredità di don Lorenzo Guetti attraverso un archivio virtuale”
Oggi martedì 17 aprile alle ore 17.30 un convegno alla Fondazione Caritro di via Calepina a Trento.
Centoventi anni fa moriva don Lorenzo Guetti. L’anniversario della scomparsa del fondatore della Cooperazione Trentina (nato a Vigo Lomaso il 6 febbraio 1847, mancato a Fiavè il 19 aprile 1898) sarà ricordato nel convegno “I frutti del cooperare. L’eredità di don Lorenzo Guetti attraverso un archivio virtuale”.
“L’archivio degli scritti di don Lorenzo Guetti – spiega Martina Mancinelli, curatrice del
progetto – è il risultato del censimento delle fonti compiuto in diversi archivi di enti pubblici e privati. Le fonti ritenute rilevanti ai fini della ricostruzione della figura di don Guetti sono state raccolte, digitalizzate e caricate su un portale web. Per questo si parla di archivio virtuale: scritti conservati presso diversi soggetti sono stati riuniti per creare un unico archivio digitale e consentire agli utenti di navigare tra le carte di don Guetti." Il lavoro è durato più di un anno. “Raccoglie materiale proveniente da sei archivi – aggiunge Mancinelli – per un totale di settemila pagine appartenenti a duecentocinquanta documenti. L'obiettivo del progetto è garantire l'accesso e la consultabilità delle carte: si potrà navigare per anno, per categoria, per soggetto conservatore o attraverso una semplice ricerca testuale”.
Il convegno è in calendario
martedì 17 aprile alle ore 17.30
alla Fondazione Caritro di via Calepina 1 a Trento
Relatori: Mauro Fezzi, presidente della Cooperazione Trentina; Alessandra Piccoli della Fondazione don Guetti; Martina Mancinelli archivista della cooperativa Kinè; Flavia Caldera archivista della Fondazione don Guetti; Sara Ianeselli, docente del Liceo classico Prati con il gruppo di studenti impegnati nel progetto di alternanza scuola-lavoro.
Moderatore: Michele Dorigatti della Fondazione don Guetti.
Organizzano: Fondazione don Lorenzo Guetti, Federazione Trentina della Cooperazione, Fondazione Caritro, Liceo Classico Giovanni Prati di Trento.