La Federazione ai sindacati: dialogo su una agenda di relazioni bilaterali
Costruttivo doppio incontro stamani nella sede della Federazione con i segretari confederali e con le organizzazioni sindacali di categoria del settore consumo.
Reciproco riconoscimento ed impegno ad una periodica consultazione. La Federazione (ri)diventa il luogo dove discutere le tematiche del lavoro. La presidente Mattarei ha richiamato i rappresentanti sindacali ad una maggiore responsabilità nel gestire dichiarazioni che possono essere lesive dell’intero sistema.
La situazione attuale dei lavoratori licenziati da Sait: degli ottanta iniziali, 10 hanno trovato ricollocazione, 5 saranno collocati in pensione entro il termine della Naspi, e 10 non si sono presentati ai colloqui. Si lavora quindi per ricollocare 55 lavoratori, con particolare attenzione ai soggetti più deboli.
Una ripresa di dialogo, reciproco riconoscimento istituzionale e l’impegno a ritrovarsi con costanza su una agenda di relazioni bilaterali.
Il primo incontro della nuova presidente della Federazione Marina Mattarei – assistita dal direttore Alessandro Ceschi e dal responsabile dell’ufficio rapporti sindacali di Federcoop Paolo Pettinella – è stato definito “franco e costruttivo”.
I vertici della Federazione hanno incontrato stamani in due distinti colloqui i segretari di Cgil Franco Ianeselli, Cisl Lorenzo Pomini e Uil Walter Alotti e le organizzazioni sindacali di categoria Filcams-Cgil, Fiscascat-Cisl e Uiltucs con i rispettivi segretari e una delegazione dei lavoratori di Sait.
Il primo incontro, di ampio respiro, ha visto una ripresa di dialogo su una agenda di rapporti bilaterali tra la Federazione e le organizzazioni confederali provinciali. La vicenda Sait non era esente dall’agenda, ma il discorso si è allargato alla cooperazione, ai rapporti bilaterali e quel che si può fare in tema di relazioni con tutti gli altri soggetti istituzionali.
Con le organizzazioni di categoria la Federazione ha potuto aggiornare le delegazioni sindacali sullo stato dell’arte delle ricollocazioni degli ottanta dipendenti in esubero di Sait, di cui una parte gestite direttamente da Federcoop con il supporto di Intoo, società specializzata nel placement dei lavoratori.
“Questo incontro non è sostitutivo del tavolo istituzionale che comprende anche l’Agenzia del lavoro – ha affermato la presidente Marina Mattarei - ma è una iniziativa aggiuntiva per dare ulteriore trasparenza e possibilità di apporto di idee alle azioni che stiamo portando avanti.
Riteniamo che tutti gli enti interessati debbano fare la propria parte – ha proseguito – le sfide che abbiamo davanti sono importanti ed impegnano la Federazione ma anche le organizzazioni sindacali.
Attenzione quindi a non usare in maniera strumentale notizie e dichiarazioni che potrebbero danneggiare l’intero sistema cooperativo, che continua a rappresentare, con l’importante apporto del consorzio Sait, un insostituibile servizio sui territori, anche i più lontani dal centro”.
La ricollocazione degli ex dipendenti Sait
Il direttore Alessandro Ceschi ha illustrato l’attività svolta in questi mesi. “Abbiamo dovuto tener conto di una serie di adempimenti formali, poi abbiamo individuato una società, la Intoo, che ha avviato il processo di profilazione e analisi.
Attualmente abbiamo dipendenti che si sono messi in gioco in maniera piena, persone con difficoltà, e una parte che si sta sottraendo all’impegno di trovare una nuova occupazione. Particolare attenzione la dedicheremo proprio ai soggetti più deboli”.
Questo l’aggiornamento: degli 80 lavoratori iniziali usciti da Sait, 6 hanno trovato occupazione a tempo indeterminato, 4 a tempo determinato ma con buone prospettive di conferma, 5 saranno collocati in pensione prima del termine della Naspi. 10 infine non si sono presentati ai colloqui.
Si lavora quindi sulla ricollocazione di 55 persone che hanno aderito al patto di servizio, l’accordo per organizzare le azioni coerenti con il percorso di ricerca di un nuovo lavoro.
“La Federazione si è impegnata nella ricollocazione di almeno venti persone, l’ambizione naturalmente è di arrivare alla fine del percorso Naspi con la collocazione di tutti i lavoratori. La procedura è in corso, e coinvolge anche altri soggetti, in primis l’Agenzia del Lavoro.
Ci sono contatti interessanti, proseguiremo su questa strada, e sarà nostro impegno aggiornare con costanza anche le parti sindacali”, ha concluso Ceschi.