Le imprese del settore agricolo e agroalimentare tra opportunità e novità
Si sono dati appuntamento a Pergine Valsugana all'Auditorium della Società cooperativa agricola Sant'Orsola alcuni dei massimi esperti fiscali e finanziari italiani per analizzare ed illustrare le opportunità in campo giuridico, fiscale e finanziario riservate alle impese agricole ed agroalimentari derivanti dalle novità proposte dalla Legge di Bilancio dello Stato 2024-2026 e dalla collegata Delega fiscale.
“Supportiamo con grande entusiasmo iniziative come queste, perché essere consapevoli su temi fiscali e di accesso al credito permette alle cooperative, e ai loro soci e socie, di trovare le soluzioni migliori per sé e per il sistema di cui fanno parte. In più, la presenza del viceministro Leo offre maggiore forza a questo convegno, perché mette in luce scenari utili a capire anche la direzione del legislatore su temi che condizionano in maniera importante il nostro modo di fare impresa.”
Così Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione, nel suo intervento in apertura dei lavori alla presenza del vice ministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, padre della Delega fiscale.
Il convegno “Le imprese del settore agricolo e agroalimentare tra opportunità e novità: dalla Legge di Bilancio alla Delega Fiscale, alle modalità di accesso al credito” è stato promosso dalla Società cooperativa agricola Sant’Orsola e dalla Fondazione Tosoni d'intesa con le tre organizzazioni maggiormente rappresentative del settore agricolo ovvero C.I.A. Trento, Confagricoltura del Trentino e Coldiretti Trento. Accolti tutti dal saluto iniziale da Silvio Bertoldi, presidente della cooperativa Sant'Orsola che ha organizzato il Convegno assieme alle tre sigle maggiormente rappresentative in campo agricolo, intervenute brevemente con Paolo Calovi (presidente di Cia Agricoltori Italiani Trento), Gianluca Barbacovi (presidente di Coldiretti Trento) e Lorenzo Gretter (direttore di Confagricoltura del Trentino). Il sostegno al mondo agricolo è stato espresso dall'amministratore delegato di Itas Mutua Alessandro Molinari. “Supportiamo con grande entusiasmo iniziative come queste, perché essere consapevoli su temi fiscali e di accesso al credito permette alle cooperative, e ai loro soci e socie, di trovare le soluzioni migliori per sé e per il sistema di cui fanno parte. In più, la presenza del viceministro Leo offre maggiore forza a questo convegno, perché mette in luce scenari utili a capire anche la direzione del legislatore su temi che condizionano in maniera importante il nostro modo di fare impresa”, con queste parole s'è rivolto ai partecipanti il presidente della Federazione trentina delle cooperative Robeerto Simoni.
Nel suo intervento, il vice Ministro Leo ha preannunciato il varo di ulteriori decreti attuativi in materia fiscale, già a partire dal prossimo Consiglio dei ministri. Tra i punti salienti della riforma che sta elaborando, ha garantito un carico fiscale più leggero per consentire alle aziende agricole e agroalimentari di recuperare risorse da investire in occupazione e modernizzazione. In particolare, ha tratteggiato le quattro direttrici seguite nello scrivere i Decreti attuativi della Delega fiscale: la evoluzione delle attività agricole e le innovazioni introdotte, la ridefinizione delle attività produttive concorrenti a formare il reddito agrario, la digitalizzazione e le agevolazioni a favore di chi, godendo di basso reddito pensionistico, si dedica alle attività di coltivazione.
Le tre associazioni di categoria intervenute hanno sottolineato le peculiarità dell’agricoltura del Trentino, punteggiata da piccole aziende di montagna che necessitano di misure dedicate. Tra le richieste avanzate la semplificazione dell'apparato burocratico e degli adempimenti fiscali a carico delle aziende e la necessità di mantenere le aliquote agevolate a favore del settore, in modo da consentire all'agricoltore di continuare a lavorare sul territorio. E semplificazione anche nell'accesso al credito, per evitare crisi di liquidità nelle imprese.
Nello specifico è entrato Massimo Bagnoli, vicepresidente della Fondazione Tosoni sottolineando alcune novità di rilievo. L'istituzione di un Fondo apposito per le emergenze in agricoltura generate da eventi non prevedibili per sostenere investimenti delle aziende, l'introduzione di nuove classi e qualità di coltura per tenere conto dei più evoluti sistemi di coltivazione, come, ad esempio, le verfical farm e le coltivazioni idroponiche, il riordino del regime impositivo su base catastale, le attività di carbon farming assoggettate a regime semplificato,
Dall'insieme dei provvedimenti emerge una nuova figura di imprenditore agricolo.
Su altro versante, Gianfranco Ferranti (coordinatore della commissione Irpef e Ires del Comitato tecnico per la riforma tributaria e docente alla Scuola nazionale di amministrazione) ha argomentato sul rafforzamento degli strumenti a disposizione dei contribuenti per acquisire certezza anticipata sulla correttezza dei propri comportamenti fiscali, anche al fine di prevenire, prima ancora di reprimere, eventuali illeciti in materia tributaria. Si tratta di un rafforzamento di fatto della Carta del contribuente nella sua prassi materiale
Nicola Caputo (responsabile nazionale area fisco di Confagricoltura) ha posto l'attenzione in modo particolare alle attività di produzione di energia pulita da parte del mondo agricolo, chiedendo che esse siano fatte rientrare in quelle annesse per ottenere specigiche agevolazioni. Ciò in riconoscimento dei benefici generali che esse producono. Dal canto suo Gennaro Vecchione (responsabile nazionale del servizio tributario e fiscale di Coldiretti) ha chiesto, tra l'altro, che la legge Delega faccia chiarezza nel settore della cessione dei diritti di superficie.
Alessandra Caputo (componente del Comitato scientifico della Fondazione Tosoni) ha analizzato nel dettaglio gli strumenti per realizzare il passaggio generazionale in agricoltura, diversi tra loro e delicati anche perché la scelta tra l'uno o l'altro avviene in momenti del tutto particolari della vita delle società agricole o dei singoli imprenditori.
In agricoltura, in particolare, il trasferimento dell’azienda al fine di realizzare il passaggio generazionale segue da un lato le medesime regole che si adottano per le imprese commerciali, ma dall’altro deve tener conto delle agevolazioni fiscali specifiche del settore. Gli strumenti da utilizzare possono essere quelli della cessione o della donazione, usufruendo, in quest’ultimo caso, della esenzione da imposta di donazione oppure del conferimento di azienda.
Il tema del ristorno è stato al centro dell'intervento di Gianni Allegretti (presidente della Fondazione Tosoni), con occhio attento alle cooperative agricole ed al rapporto di scambio mutualistico con i soci.
Ha fatto il punto sul tema del ristorno nell’intento di fornire gli spunti per realizzare un quadro d’insieme dell’istituto e alla sua definizione con particolare riferimento alle cooperative di conferimento di prodotti agricoli che, proprio in tema di ristorno, presentano particolarità uniche le differenziano da tutte le altre.
Gabriele Barichello (responsabile ufficio legale e sindacale della Federazione trentina delle cooperative) ha ricordato la forza del sistema cooperativo trentino, frequente oggetto di studio e ricerca. Secondo il relatore, esso diventa sistema per l’interrelazione degli attori coinvolti e per la presenza di numerose società a servizio di tutti i portatori d’interesse cooperativi, nonché per l’omogeneità delle politiche di gestione che hanno garantito, di riflesso, una crescita omogenea del territorio. La cooperativa trentina, ha concluso, cresce al passo del montanaro, lento, ma sicuro e costante.
Ultimo, ma certo non per importanza, l'intervento di Giuseppe Savastano (Gruppo Cassa centrale banca, area politiche agricole industriali).
La fiscalità e gli adempimenti conseguenti, rappresentano una delle chiavi di accesso al credito, ha ricordato, insieme al progetto imprenditoriale che deve essere sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
In un momento di incertezza come quello attuale è fondamentale perseguire la sostenibilità come obiettivo principale delle imprese, in quanto essa rappresenta l'elemento determinante per accedere alla maggior parte delle agevolazioni previste dal Pnrr, ma anche a quelle previste dalla Politica Agricola Comune e da altre misure nazionali.
In questo senso, gli stretti rapporti con la clientela e la conoscenza dell’economia locale conferiscono alle banche affiliate un vantaggio nel finanziamento delle imprese agricole, ha sostenuto. Vantaggio che si contraddistingue nella capacità di individuare gli elementi caratteristici del progetto imprenditoriale e di implementare gli indicatori che misurano l’impegno dell’azienda verso il territorio, il benessere sociale e di governance.