Maltempo, la solidarietà di Simoni agli agricoltori. Danni ingenti a uva e mele
È successo tutto in dieci minuti, venerdì sera a sud di Trento, nelle campagne a sud di Trento.
Trecento ettari di meleti, 27 di vigneti, totalmente o parzialmente compromessi. In molti casi anche nei prossimi anni, perché la tromba d’aria ha sradicato anche le piante.
Stamani il presidente della Federazione Roberto Simoni, accompagnato dal direttore generale Alessandro Ceschi e dal referente agricolo Michele Girardi, ha fatto visita alle zone colpite ed espresso la solidarietà del mondo cooperativo.
Un danno solo in parte mitigato dall’assicurazione.
In dieci minuti sono caduti 20 centimetri di grandine di 52 mm di pioggia. Accompagnati da una tromba d’aria improvvisa e imprevista. Riccardo Forti, presidente della cooperativa SFT di Romagnano, è sconvolto mentre ricorda la sera di venerdì scorso, verso le 22. Prima la scarica di fulmini, poi l’apparente quiete e all’improvviso l’inferno.
“Sono stati colpiti circa trecento ettari di meleti, in molti casi dalla grandine, ma purtroppo spesso anche dallo sradicamento delle piante o dal danneggiamento degli impianti. Adesso dobbiamo cambiare completamente i nostri progetti industriali e l’organizzazione. Abbiamo appena speso duecentomila euro per un nuovo software che non potremo utilizzare. Quello che dispiace di più è che in molti casi non è andato compromesso solo il raccolto di quest’anno, ma anche degli anni futuri”.
Nell’ampia fascia a sud di Trento il 50% della produzione è andata persa. Un danno che poteva anche essere peggiore, poiché almeno una parte della produzione, 60mila quintali di gala, è stata raccolta nei giorni scorsi ed è al sicuro in magazzino.
“Purtroppo, l’80% della nostra produzione è qui intorno, se arriva una perturbazione come quella di questi giorni colpisce molto duro”.
Oltre alle mele, danni anche all’uva
Poche centinaia di metri più a sud, ad Aldeno, la situazione non è migliore. Qui la grandine e il vento hanno colpito le vigne. Il danno maggiore proprio alle zone più pregiate, verso Cimone in località Costa, alle pendici del Bondone. Zone vocate e progetti di vini speciali che, al più, potranno diventare normali. A volte nemmeno quello.
Damiano Dallago, presidente della cantina sociale di Aldeno, è sconfortato: “su 17 ettari di Mueller Thurgau ci sono danni importanti, almeno sei ettari da buttare”.
Si tenta di salvare l’uva caduta ma ancora sulla vigna, una corsa contro il tempo prima che piova di nuovo, e che si rovini irrimediabilmente. La vendemmia, ovviamente, è stata stravolta, i piani saltati.
“In più – aggiunge il direttore Walter Webber, nella piana di Aldeno e Romagnano altri 20 ettari sono compromessi. Sono uve di Mueller, Teroldego e base spumante Pinot nero e Chardonnay. Cerchiamo di raccogliere quel che possiamo, fondamentale fare presto perché la possibilità di parziale recupero si gioca in queste ore. L’eccezionalità è anche il periodo, solitamente il maltempo arriva più tardi. Con il nostro tecnico Francesco Nardelli stiamo facendo sopralluoghi per quantificare il danno con precisione”.
Danni, più limitati, anche in valle dei laghi con l’esondazione del Sarca che ha allagato alcuni appezzamenti e nell’alta val di Cavedine a causa della grandine.
La solidarietà del presidente Simoni
Il presidente della Federazione Roberto Simoni, accompagnato dal direttore generale Alessandro Ceschi e dal referente per le cooperative agricole della Federazione Michele Girardi, ha visitato stamani le zone colpite a sud di Trento, ed espresso la solidarietà del mondo cooperativo.
“Toccare con mano e vedere queste vigne e frutteti distrutti – ha commentato Simoni - è veramente impressionante. I danni sono ingenti, anche se in parte verranno coperti dalle assicurazioni. Ai nostri agricoltori esprimo piena solidarietà, sono sicuro che sapranno tirarsi su le maniche e rimediare in fretta. Anche in questo caso la tenacia dei trentini saprà andare oltre le difficoltà”.