Marcialonga: le iscrizioni schizzano in alto
Sta avendo successo la ‘finestra’ di 1000 iscrizioni aperta il 3 giugno.
Man mano che la ‘normalità’ inizia a tornare anche nell’ambiente sportivo dopo il Covid-19, gli organizzatori dei grandi eventi invernali cominciano ad intensificare i propri sforzi, anche se è ovviamente difficile pronosticare quello che succederà con il contenimento della pandemia.
Gli organizzatori della Marcialonga sono ottimisti, la 48.a edizione del 30 e 31 gennaio continua a confermare la grande attrazione che l’evento trentino esercita nel mondo degli sci stretti. Dopo una prima finestra aperta per le iscrizioni il 2 marzo con il solito boom - oltre 2000 adesioni dirette e quindi 3800 pre-iscrizioni con gli operatori turistici, ovvero 2300 da parte degli albergatori delle due vallate che offrono ai propri clienti ospitalità ed un posto in griglia di partenza e 1500 da parte delle agenzie specializzate straniere e in particolare scandinave - ovviamente con l’avvento del Coronavirus e del conseguente lockdown le iscrizioni si erano raffreddate.
Il 3 giugno, con l’allentamento di tante restrizioni, Marcialonga ha riacceso l’entusiasmo con l’apertura delle adesioni riservate ai possessori del passaporto Worldloppet mentre l’8 giugno ha riaperto ai fondisti locali e a quelli online.
È chiaro che lo slancio dei fondisti non è quello degli anni passati, vista la situazione di incertezza che regna ancora dappertutto, anche in Scandinavia. Sono salite quindi a 2700, alla fine della settimana scorsa, le iscrizioni individuali, che sommate alle 3800 pre-iscrizioni portano ad un totale di 6500 unità. Mancano, ma è prassi, le adesioni degli atleti del circuito Visma Ski Classics, di cui Marcialonga fa parte fin dalla sua istituzione, che arriveranno più avanti dopo le varie conferme dei teams professionistici e del “mercato” atleti ancora in evoluzione. Mancano anche le iscrizioni delle varie organizzazioni con cui Marcialonga ha stretto delle alleanze strategiche, come Russialoppet.
Ovvio che ora le pre-iscrizioni hanno bisogno di conferme, e al quartier generale di Predazzo nessuno si fa illusioni, anche se le tante telefonate per chiarimenti e richieste sono incoraggianti. Bisognerà vedere soprattutto come si evolverà la situazione in Svezia e in Norvegia, due paesi che nelle ultime edizioni hanno rivestito un ruolo determinante nei numeri.
L’evoluzione delle norme per il contenimento del virus sono monitorate costantemente ed ora, dopo l’apertura delle frontiere, c’è la convinzione che il fascino della Marcialonga avrà il sopravvento sulla situazione di stallo. Ad oggi viene confermato il programma integrale, suscettibile di integrazioni e modifiche a seconda delle norme. Per ora le 2000 adesioni italiane, 1980 per l’esattezza, garantiscono alla Marcialonga uno “zoccolo duro” importante.
Visma Ski Classics ha inserito la gara trentina nello speciale challenge ‘Grand Classics Events’ insieme a Vasaloppet, Birkebeiner e Jiserska, il che porterà maggior prestigio e spettacolo lungo i 70 km che a fine gennaio uniscono, non solo virtualmente, la Val di Fassa e la Val di Fiemme e nello specifico Moena a Cavalese, passando per Canazei e coinvolgendo appieno i grandi scenari dolomitici che il Trentino regala ai fondisti di tutto il mondo.
L’attuale finestra di iscrizioni chiuderà al raggiungimento delle 1000 unità, delle quali oltre 700 già confermate. Resta dunque poco tempo per gli indecisi. Nel frattempo la Val di Fiemme e la Val di Fassa rimangono mèta per tantissime persone, anche d’estate il fascino è immutato e per i fondisti c’è sempre una pista ciclabile da sfruttare con gli skiroll, ma anche con la bici o con le scarpette, per preparare la lunga maratona invernale.
Fonte: Ufficio Stampa Marcialonga