Misure urgenti della Provincia per sostenere famiglie, lavoratori e settori economici
Tributi, contratti e appalti pubblici, sostegno ai lavoratori e alle imprese, credito, recupero di risorse non utilizzate: sono questi i settori principali interessati dal disegno di legge approvato oggi dalla Giunta provinciale, “Misure urgenti di sostegno per le famiglie, i lavoratori e i settori economici connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
“Questo nuovo intervento – ha spiegato l’assessore provinciale allo sviluppo economico – affronta tempestivamente le problematiche connesse all’epidemia sul piano economico, del lavoro e del sostegno al potere di spesa delle famiglie. Le misure che abbiamo adottato differiscono il pagamento dell’IMIS e prevedono un maggiore coinvolgimento delle piccole e micro imprese nell’affido di appalti e subappalti, valorizzando la territorialità e la filiera corta, un abbattimento degli interessi sulle linee di credito per gli operatori economici che necessitano di liquidità immediata e una semplificazione delle procedure per la concessione di contributi alle imprese. E’ un pacchetto di misure importanti, che abbiamo messo a punto a tempo di record per dare una scossa positiva al nostro sistema produttivo e trasmettere un segnale di fiducia al Trentino”.
Vediamo in sintesi i contenuti principali del disegno di legge.
Differimento del pagamento dell’Imis 2020: in materia di Imis, Imposta Immobiliare Semplice, si prevede il differimento della prima rata (16 giugno 2020) alla scadenza della seconda (16 dicembre 2020), fermo restando, per chi vuole, la facoltà di effettuare il versamento secondo la scadenza ordinaria. L’intero ammontare dell’imposta, quindi, potrà essere versato in un’unica tranche a dicembre. Ciò farà sì che nel portafoglio di famiglie ed imprese rimanga, nell’immediato, una disponibilità monetaria complessiva pari a circa 90 milioni di euro.
Affidamento di contratti pubblici di importo superiore alla soglia europea: dando particolare rilevanza al tessuto produttivo locale, composto come noto soprattutto di piccole e microimprese, si prevede, per una durata di 2 anni, l’affidamento di appalti di lavori, servizi e forniture soprasoglia con procedura aperta oppure ristretta, limitando il numero di invitati a 5 soggetti, mediante sorteggio. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, premiando l’impegno del concorrente a coinvolgere le piccole e medie imprese e acquisire le forniture dalle stesse, nonché l’impegno del concorrente a praticare il minor ribasso rispetto all’offerta, in modo tale da assicurare la qualità dell’esecuzione del contratto.
Affidamento di contratti pubblici di importo inferiore alla soglia europea: sempre per una durata di due anni si prevede una semplificazione nelle procedure di affidamento sottosoglia (5.350.000 euro). In particolare, per accelerare la realizzazione di opere pubbliche, si prevede l’adozione della procedura negoziata con invito a 20 imprese (oggi possibile solo fino a 2 milioni), utilizzando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e valorizzando esclusivamente i criteri del coinvolgimento delle micro, piccole medie imprese nel subappalto e nell’acquisto delle forniture, con la valorizzazione del minor ribasso praticato al subappaltatore, già visti anche per gli appalti soprasoglia. Fino a 2 milioni di euro rimane ferma la possibilità di ricorrere al criterio del prezzo più basso.
Dai calcoli sulla medie delle aggiudicazioni dell'ultimo triennio si stima che le due misure consentiranno di mobilitare quest'anno appalti per circa 100 milioni di euro (30% in più). Senza le accelerazioni previste nel disegno di legge questi appalti sarebbero stati effettuati il prossimo anno.
Sostegno ai lavoratori: ad integrazione delle misure previste a livello statale, la Provincia intende utilizzare gli strumenti attuativi della delega in materia di ammortizzatori sociali e quelli di politica attiva del lavoro previsti del Documento degli interventi di politica del lavoro. La disponibilità sul Fondo di solidarietà territoriale, a favore di tutti i lavoratori, è pari a 14 milioni di euro.
Sostegno agli operatori economici: la Provincia concorrerà ad abbattere gli interessi a carico degli operatori economici con sede legale o operativa a Trento, per linee di credito – della durata di 12 mesi – contratte con banche e altri intermediari finanziari aderenti al Protocollo siglato con la Provincia. Il volume delle linee di credito accordabili è di circa 250 milioni di euro.
Semplificazione delle procedure per i contributi alle imprese: la semplificazione prevista riguarderà sia la fase istruttoria sia i pagamenti dei contributi.
Istruttoria: per le domande riguardanti la compensazione fiscale (spese di massimo 300.000 euro) sarà favorita l’autocertificazione e le modalità semplificate di controllo della documentazione. La disposizione vale anche per domande già presentate ma non ancora ammesse a finanziamento.
Pagamenti di contributi (incentivi alle imprese, interventi in materia di risparmio energetico, di provvidenze per impianti a fune e piste da sci): anche qui verranno previste modalità semplificate per lo svolgimento delle pratiche relative. La Provincia potrà inoltre prorogare fino al 30 giugno 2021 le convenzioni, in essere alla data di entrata in vigore di questa legge, con gli enti di garanzia riguardanti l'attività istruttoria per la concessione di contributi, l’erogazione e l’effettuazione dei relativi controlli.
Per le pratiche di compensazione fiscale l'impegno di spesa è di 14 milioni di euro
Accelerazione per la concessione di agevolazioni: per accelerare la concessione delle agevolazioni la Provincia può affidare a soggetti esterni, previa stipula di apposite convenzioni, lo svolgimento della fase istruttoria e le attività connesse alla funzione di controllo.
Verifica straordinaria sui contributi con recupero liquidità: questa norma è pensata infine per favorire un veloce recupero delle risorse riguardanti contributi – di importo inferiore a 100.000 euro - concessi da più di dieci anni e non utlizzati, che possono essere quindi revocati, qualora sussistano le condizioni, individuate con delibera provinciale, in modo tale da recuperare liquidità da immettere nel sistema.
Ricordiamo che alle misure sopra indicate vanno inoltre aggiunte, sempre per il contrasto al Coronavirus, anche le seguenti decisioni (estranee al Ddl approvato oggi) con i relativi impegni di spesa :
- sistemazione delle strutture di accoglienza delle persone in quarantena (Sardagna e Viote del Bondone) e per l'aumento della capacità ricettiva delle sale di terapia intensiva o per l'acquisto di presidi sanitari (disinfettanti mascherine), per un totale di 1,5 milioni di euro.
- potenziamento del personale del servizio sanitario, socio-sanitario e sociale per l'incremento delle ore straordinarie del personale già in servizio, per circa 5 milioni di euro;
- accantonamento su un fondo di riserva di risorse ulteriori per fronteggiare l'emergenza Coronavirus, per 10 milioni di euro.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento