21 marzo 2019
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Nasce "Educa Immagine": la nuova rassegna dell’audiovisivo per le scuole e non solo

Proiezioni, laboratori e focus dedicati a studenti e docenti, ma anche genitori ed educatori, per imparare a interpretare le migliaia di immagini che si vedono ogni giorno. La nuova rassegna che si svolgerà a Rovereto, dall’11 al 14 aprile, e si intreccerà con EDUCA, rappresenta una specifica declinazione nel campo dell’audiovisivo dell’attenzione educativa che ha generato e guidato fino a oggi il festival. L’evento, promosso da Consolida in collaborazione con i partner di EDUCA e con la direzione artistica della Trentino Film Commission e il sostegno di MIUR e MiBAC, nasce dall’esigenza di trovare strumenti di lettura e di comprensione critica del linguaggio visuale e si pone come obiettivo la creazione di strumenti didattici per il mondo della scuola e dell’educazione.

Proiezioni, laboratori e focus dedicati a studenti e docenti, ma anche genitori ed educatori, per imparare a interpretare le migliaia di immagini che si vedono ogni giorno. La nuova rassegna che si svolgerà a Rovereto, dall’11 al 14 aprile, e si intreccerà con EDUCA, rappresenta una specifica declinazione nel campo dell’audiovisivo dell’attenzione educativa che ha generato e guidato fino a oggi il festival. L’evento, promosso da Consolida in collaborazione con i partner di EDUCA e con la direzione artistica della Trentino Film Commission e il sostegno di MIUR e MiBAC, nasce dall’esigenza di trovare strumenti di lettura e di comprensione critica del linguaggio visuale e si pone come obiettivo la creazione di strumenti didattici per il mondo della scuola e dell’educazione.

Senza rendercene conto, ogni giorno i nostri occhi sono sottoposti alla sollecitazione di centinaia di migliaia di immagini: video, foto e illustrazioni in tv, sullo smartphone, al cinema, per strada, su riviste e quotidiani. Le emozioni e i fatti della vita individuale e pubblica sono oggi un flusso ininterrotto di istantanee che travalica le parole e riflette la velocità dei tempi moderni. Ma chi ci insegna l’alfabeto e la grammatica delle immagini per renderci capaci di leggere e interpretare questo potente linguaggio? Partendo da questo interrogativo è nata "EDUCA Immagine": una rassegna - promossa da Consolida, da sempre organizzatore di EDUCA - che rappresenta una specifica declinazione nel campo dell’audiovisivo dell’attenzione educativa che ha generato e guidato fino a oggi il festival. Bambini e ragazzi, insegnanti, educatori e genitori potranno, infatti, assistere a proiezioni di film seguite da laboratori, focus e incontri con gli esperti.
“EDUCA è nata dieci anni fa da un’idea della cooperazione sociale – afferma Francesca Gennai, vicepresidente di Consolida – che ha subito trovato la sensibilità di istituzioni pronte a condividere il bisogno di rimettere al centro dell’attenzione collettiva l’educazione. Consolida ha ritrovato oggi quello stesso clima propositivo e collaborativo intorno alla necessità, se non persino dall’urgenza, di sensibilizzare sull’importanza di una corretta educazione all’immagine e di trovare gli strumenti adeguati per farlo”.
Luca Ferrario, della Trentino Film Commission e direttore artistico di "EDUCA Immagine", spiega i criteri che hanno guidato nella costruzione della rassegna: “abbiamo cercato di rappresentare diverse tipologie di prodotti audiovisivi - dai lungometraggi, ai documentari, passando per i videogame e la fotografia –, selezionando opere che fossero caratterizzate da elementi di originalità e che avessero ricevuto riconoscimenti da importanti kermesse internazionali. Abbiamo poi cercato di definire un format che si distinguesse perché offre ai partecipanti la possibilità di acquisire strumenti didattici molto concreti grazie anche alla consulenza della Fondazione Toscana- Lanterne Magiche, una delle maggiori realtà italiane nel campo dell’educazione all’immagine. Con loro creeremo inoltre del materiale formativo ad hoc che verrà messo liberamente a disposizione delle scuole per le attività in aula”.
La rassegna, realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema a Scuola promosso dal MiBAC e dal MIUR,prenderà avvio giovedì 11 aprile alle ore 9.00 con due proiezioni, entrambe succedute da laboratori creativi di riflessione cinematografica, che affronteranno da punti di vista e coordinate differenti il rapporto fra mondo degli adulti e quello giovanile: con La principessa e l’aquila le classi primarie conosceranno la vera storia di Aishoplan, una ragazzina asiatica di tredici anni che lotta coi pregiudizi della propria comunità per diventare la prima addestratrice di aquile, in un contesto culturale in cui quest’arte millenaria è tradizionalmente riservata ai soli maschi. Sing street accompagnerà invece il pubblico delle scuole medie a scoprire una pop band fondata da un gruppo di adolescenti nella Dublino degli anni ’80 fra primi amori, amicizie e rapporti travagliati con il mondo degli adulti.
Anche i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori avranno modo di confrontarsi attraverso il linguaggio cinematografico con il tema di questa edizione, con la proiezione il venerdì mattina di Captain fantastic: film cult del 2016 con Viggo Mortesen nei panni di un padre anticonformista e libertario che cresce i sei figli in un bosco per sfuggire all’appiattimento culturale della società dei consumi. Il pomeriggio, invece, a partire dalle 14, i docenti, ma anche educatori e genitori, potranno partecipare alla proiezione e al rispettivo laboratorio di approfondimento didattico di Caterina va in città, il celebre lungometraggio di Paolo Virzì. Sempre venerdì 12 aprile, ma a partire dalle 17, presso Palazzo Istruzione di Rovereto in programma il seminario Educare all’immagine: fondi e opportunità in cui saranno illustrate le possibilità e i fondi strutturali offerti da Miur e MiBAC al mondo della scuola, del terzo settore ma non solo.
Sabato 13 aprile alle 14.00 di nuovo la formula proiezione e laboratorio per adulti (aperti a tutti, ma pensati in modo particolare per insegnanti ed educatori) con il documentario Alla ricerca di Vivian Maier. I partecipanti potranno scoprire e approfondire una delle figure più affascinanti della storia della fotografia del XX secolo, autrice in segreto di oltre 100 mila scatti, tenuti nascosti per decenni e scoperti per caso solo dopo la sua morte. Autodidatta e giramondo, la sua storia è avvolta nel mistero: i ricordi discordanti delle famiglie per cui aveva lavorato come tata, il lato oscuro di una donna che in vita aveva scelto di nascondere sé stessa e la propria arte. Dalle ore 15, invece, i più piccoli insieme ai propri genitori saranno invitati a partecipare a Cantiere Depero: giochiamo al futurismo, a cura della cooperativa sociale La Coccinella. Avvicinare i bambini alle immagini degli artisti significa farli entrare in contatto con diversi linguaggi, suggerire loro processi immaginativi, simboli e metafore utili a comprendere la realtà. Attraverso le opere di Depero, bambini e adulti potranno “ascoltare i materiali” con tutti i sensi, giocare con gli equilibri, comporre sfumature. In serata EDUCA IMMAGINE proporrà, direttamente dal Sundance Film Festival e in anteprima nazionale, Quello che i social non dicono per la regia di Hans Block e Moritz Riesewieck: un film diretto e sconvolgente che racconta i meccanismi nascosti del funzionamento dei principali social network mondiali, con effetti forse ancora ignoti sulla società contemporanea. Una proiezione dai risvolti molto complessi cui seguirà un dibattito con influencer ed esperti di social media.
Il mondo delle immagini racchiude però anche un altro capitolo importante: quello dedicato ai videogiochi. Sempre più ragazzi (e non solo!) dedicano parte del loro tempo libero al gioco virtuale. Ma stanno “solo” giocando? Esistono videogiochi che “fanno imparare” e che gli insegnanti possono usare a supporto della didattica? Per rispondere a queste domande, domenica 14 aprile nel primo pomeriggio, non si può perdere il seminario Imparare coi videogiochi organizzato in collaborazione con AESVI. La chiusura della rassegna sarà infine dedicata nuovamente al mondo della prima infanzia con il laboratorio Tra immagini e le prime parole. I primi segni grafici di un bambino sono infatti gli inizi dell’intento rappresentativo del mondo e della sua narrazione. Il bambino nel suo scarabocchio non scorge solo delle linee, ma vede una figura e le dà poi un nome. I piccoli partecipanti potranno così sperimentare numerose possibilità grafiche attraverso supporti e dispositivi che permetteranno, insieme agli adulti, di narrare attraverso le immagini l’idea che hanno di sé e del mondo.

Info
Tutti gli incontri sono gratuiti.
Per informazioni ed eventuali prenotazioni: www.educaonline.it
Iscrizioni per le scuole: tel 0461 231548 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.00.

Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento

Autore: Redazione