Nasce Kròft, la prima cooperativa di comunità del Trentino
Dopo un lungo percorso di partecipazione avviato nel 2017 all’interno della comunità della Valle del Fersina, nasce una cooperativa che vuole essere un ente intermedio tra le amministrazioni e le associazioni locali. Un progetto finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento come idea innovativa e strategica per lo sviluppo delle aree montane.
Kròft in mocheno significa forza, ed è dall’energia di un gruppo di uomini e donne della Valle del Fersina che ha preso vita questa nuova esperienza cooperativa.
Sono nove i soci che, ieri sera, hanno firmato l’atto costitutivo, sottoscritto dal notaio Lorenzo Sartori presso la sala comunale Palai en Bersntol di Palù del Fersina. La serata è proseguita con la presentazione del progetto di fronte a numerosi rappresentanti delle istituzioni locali, oltre che ad interessati abitanti della zona.
“Insieme a tutto il tessuto sociale ed economico della Valle – ha raccontato il presidente della neonata cooperativa Stefano Moltrer - vogliamo interpretare i bisogni del territorio, offrire servizi per la comunità e fare rete tra gli operatori economici per uno sviluppo trasversale e strategico della nostra Valle. Dall’idea che solo insieme si può fare, in questi anni abbiamo imparato che la frase più adatta è: insieme si deve fare”.
Una vera e propria start up che, come ogni impresa, ha nel suo mantra la sostenibilità economica: “L’essere cooperativa di comunità ci permette di svolgere attività che le associazioni non riescono a fare e, in particolar modo, di poter intercettare sia capitali pubblici, come quelli europei del PNRR, che capitali privati derivanti dalle attività che andremo ad attivare”. Tra queste una newsletter informativa per gli abitanti della Valle, il ripristino ambientale con la manutenzione sentieristica e la cura del paesaggio e la valorizzazione dei prodotti artigianali locali, tramite un marchio già depositato dalle associazioni in Camera di Commercio.
La prima cooperativa di comunità
Sul territorio sono state fatte nel corso degli anni varie sperimentazioni di cooperative di comunità ma, nel caso di Kròft, si tratta della prima riconosciuta per Legge, dopo l’approvazione della Giunta Regionale lo scorso 26 gennaio: “La nascita di questa cooperativa rappresenta un grande risultato – dichiara Alessandro Ceschi, direttore generale della Federazione Trentina della Cooperazione - che corona un percorso, durato diversi anni, per scrivere una Legge che porta al centro del dibattito politico il tema della Cooperazione. Un sistema straordinario per mantenere vive le nostre comunità, soprattutto quelle più lontane, e garantire servizi fondamentali per tutta la cittadinanza”.
La Legge fornisce una cornice entro cui si possono riconoscere tutta una serie di elementi che differenziano queste nuove forme di impresa dalle altre cooperative già note e disciplinate. Uno di questi è l’ampia partecipazione dei cittadini alla compagine sociale, con l’obiettivo di risolvere le problematiche della comunità. Anche nel caso di Kròft, infatti, l’intenzione è quella di estendere la compagine sociale a un numero sempre maggiore di abitanti della Valle dei Mocheni. “Abbiamo lavorato per mettere a disposizione un valido strumento di partecipazione delle comunità, - ha chiosato Lorenzo Ossanna, assessore regionale agli enti locali – con la finalità di trovare dialogo e coesione per migliorare la qualità della vita del territorio”.
Un progetto intercooperativo e territoriale
Tra i partner dell’iniziativa anche la cooperativa Trentino Social Tank, che si è occupata di accompagnare Kròft all’atto costitutivo, in un percorso utile ad individuare possibilità e criticità di questo tipo di scelta: “Dopo un lungo percorso ci troviamo di fronte alla fase vera e propria di startup, siamo partiti in nove ma l’obiettivo è che la base sociale sia sempre più ampia. Lavoreremo, infatti, per far conoscere le opportunità che questa cooperativa riserva alla sviluppo e alla crescita di questa comunità”.
A questi si aggiunge il fondamentale supporto delle amministrazioni locali, in particolare di quella del comune di Palù del Fersina: “Ci auguriamo che sia solo un punto di partenza – ha dichiarato il sindaco Franco Moar - e che tutta la comunità si senta parte di questo progetto. Il tema fondamentale da cui partire è quello dello spopolamento. Solo se proviamo soluzioni come questa possiamo riuscire a offrire nuovo sviluppo per la nostra valle”.