Nasce la prima comunità energetica cooperativa a energia idroelettrica (e totalmente pubblica)
La Cer del Sarca è la prima comunità energetica rinnovabile trentina in forma cooperativa a produrre energia idroelettrica, oltre che solare. E, in questa prima fase, è di proprietà totalmente pubblica. Tra qualche settimana la base sociale si allargherà ai privati.

È stata costituita ieri, con la firma dal notaio, la Cer del Sarca, la prima comunità energetica in forma cooperativa che condividerà energia idroelettrica, oltre a quella solare. La nuova società, infatti, ha ottenuto la possibilità di utilizzare la Centrale idroelettrica dei Comuni di Pelugo e Spiazzo, e questo le consentirà di produrre, da subito, energia sostenibile.
Ma non è la sola particolarità che contraddistingue questo nuovo soggetto giuridico, nato su iniziativa del Bim del Sarca: in questa prima fase di costituzione, infatti, la base sociale è composta interamente da enti pubblici. Oltre al Bim del Sarca, sono coinvolti la Comunità delle Giudicarie e i Comuni di Borgo Lares, Pelugo, Porte di Rendena, Sella Giudicarie, Spiazzo, Tione e Tre Ville.
“Si tratta di un’iniziativa importante, perché apre la strada a una maggiore collaborazione dell’ente pubblico nel progetto delle comunità energetiche” commenta Marco Dalla Torre, project manager per il Progetto Speciale Comunità Energetiche Rinnovabili della Federazione Trentina della Cooperazione, che ha accompagnato i soci fondatori nella costituzione della nuova cooperativa.
Il coinvolgimento dell’ente pubblico è un’ulteriore garanzia di affidabilità di un progetto che in Trentino sta trovando sempre più consensi. Si tratta, infatti, della settima Cer cooperativa costituita, mentre altre due prenderanno il via a breve.
“Quello delle Cer – sottolinea Giorgio Marchetti, presidente del Bim del Sarca – è uno strumento che permette alla comunità di partecipare attivamente alle politiche energetiche e ambientali del proprio territorio. Per questo la partecipazione dell’ente pubblico è fondamentale. E scegliere la forma cooperativa consente di poter avere una personalità giuridica, funzionale agli scopi sociali, in grado di garantire la democrazia espressa dal principio ‘una testa un voto’”.
Ma non è la sola particolarità che contraddistingue questo nuovo soggetto giuridico, nato su iniziativa del Bim del Sarca: in questa prima fase di costituzione, infatti, la base sociale è composta interamente da enti pubblici. Oltre al Bim del Sarca, sono coinvolti la Comunità delle Giudicarie e i Comuni di Borgo Lares, Pelugo, Porte di Rendena, Sella Giudicarie, Spiazzo, Tione e Tre Ville.
“Si tratta di un’iniziativa importante, perché apre la strada a una maggiore collaborazione dell’ente pubblico nel progetto delle comunità energetiche” commenta Marco Dalla Torre, project manager per il Progetto Speciale Comunità Energetiche Rinnovabili della Federazione Trentina della Cooperazione, che ha accompagnato i soci fondatori nella costituzione della nuova cooperativa.
Il coinvolgimento dell’ente pubblico è un’ulteriore garanzia di affidabilità di un progetto che in Trentino sta trovando sempre più consensi. Si tratta, infatti, della settima Cer cooperativa costituita, mentre altre due prenderanno il via a breve.
“Quello delle Cer – sottolinea Giorgio Marchetti, presidente del Bim del Sarca – è uno strumento che permette alla comunità di partecipare attivamente alle politiche energetiche e ambientali del proprio territorio. Per questo la partecipazione dell’ente pubblico è fondamentale. E scegliere la forma cooperativa consente di poter avere una personalità giuridica, funzionale agli scopi sociali, in grado di garantire la democrazia espressa dal principio ‘una testa un voto’”.
Autore: Redazione