No desk e ferie illimitate: la tecnologia e il lavoro “democratico”
L’irruzione della tecnologia nelle aziende presuppone delle trasformazioni nelle policy d’impresa: sharing economy, gig economy, ma anche srl che garantiscono ferie infinite e nessun obbligo di presenza.
A palazzo Calepini i Giovani Cooperatori Trentini oggi hanno promosso un confronto intitolato “La tecnologia che democraticizza il lavoro”. Alessia Maccaferri, giornalista del “Sole 24 Ore”, ha dialogato con Danilo D’Elia, amministratore delegato di Node, società di consulenza software, Alessandro Mininno, CEO di Gummy Industries, azienda bresciana di comunicazione digitale, e Flaviano Zandonai, ricercatore Euricse.
Alessia Maccaferri ha messo sul piatto le parole chiave sulle quali lavorare quando si parla di tecnologia: democrazia del lavoro, redistribuzione equa delle risorse, partecipazione e fiducia.
Parlando delle nuove piattaforme economiche, il sociologo Zandonai si è concentrato sul modo in cui sono governate sharing e gig economy. “È un punto di forza, perché i profitti sono redistribuiti tra chi presta il servizio. È importante guardare alla compagine sociale che gestisce queste realtà. Il punto è che le piattaforme digitali possono costruire nuovi paradigmi produttivi, visto che non distinguono molto tra produttore e consumatore, i ruoli sono meno separati”.
Mininno, 38 anni, è il più “anziano” della sua azienda, Gummy Industries, 20 addetti, molto innovativa nella sua organizzazione. “Ci siamo impegnati affinché la tecnologia non ci risucchiasse. Abbiamo deciso di creare un posto di lavoro a nostra misura: no lavoro serale e no weekend, ferie infinite. Inoltre si può lavorare da casa, in ufficio, dovunque. L’unico vincolo è rispettare le deadline e ottenere i risultati. Siamo comunque profittevoli anche se il nostro obiettivo è lavorare meno possibile”.
Danilo D’Elia ha premesso che nel quotidiano opera con un settore, quello cooperativo, ancora burocratizzato. “Dobbiamo interrogarci sulla capacità di fare cultura sull’innovazione tecnologica. Nelle scuole, invece, è un tema che si rimanda. Come cooperazione, partendo dalla governance condivisa e mutualistica, ci stiamo muovendo, non senza un po’ di sofferenza, sul tema del 4.0, attraverso dei tavoli di lavoro. Siamo convinti che non si possa rimanere legati alla forma di impresa di 40 anni fa”.