Nuovi criteri per la “Promozione e sviluppo della cooperazione, dell’educazione e dello spirito cooperativi”
Con un provvedimento proposto dal vice presidente e assessore alla cooperazione Mario Tonina, la Giunta provinciale ha approvato, aggiornando quelli del 2016, i nuovi criteri generali di intervento per la realizzazione delle iniziative previste dalla legge regionale 28 luglio 1988, n. 15 “Promozione e sviluppo della cooperazione, dell’educazione e dello spirito cooperativi”. Le funzioni amministrative regionali in materia di sviluppo della cooperazione sono state delegate alla Provincia autonoma di Trento in virtù di una legge regionale del 2003.
Le principali novità
Beneficiari degli interventiE’ stata mantenuta la “platea” precedente: possono accedere alle agevolazioni tutti i soggetti, pubblici e privati e le persone fisiche, a prescindere dalla sede legale, a condizione che il progetto finanziato persegua la finalità della promozione e diffusione della cooperazione e dei valori cooperativi e che abbia ricaduta – diretta o indiretta – sul territorio provinciale.
Iniziative ammissibili
Nel rispetto del Regolamento regionale, di esecuzione della legge, sono state definite meglio le attività finanziabili. Tra le tipologie di spesa ammissibili, si è puntato sulla formazione degli amministratori ed agli interventi a favore dei giovani (borse di studio).
Limiti minimi e massimi di spesa
Tenuto conto del budget annuale, è stata stabilita in 2.500 euro la spesa minima ammissibile e in 60.000 euro quella massima ammissibile.
Percentuali di intervento pubblico
Si è previsto di privilegiare gli interventi a favore dei giovani (50%); gli interventi formativi in generale e quelli di consolidamento delle imprese cooperative (40%); a seguire, col 30% di contributo, le attività di studio e ricerca, divulgazione, indagine e i viaggi di studio.
Ad eccezione delle sole attività di formazione, la contribuzione pubblica interviene a titolo di de minimis.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento