Post emergenza Covid: piano di rientro in ufficio per i dipendenti della Provincia
A partire dal 27 maggio, per incrementare l’attività amministrativa a favore della ripresa.
Mano a mano che la situazione sanitaria generale migliora, si ripristinano progressivamente anche le attività del pubblico impiego svolte direttamente in ufficio, per dare un adeguato sostegno alla gestione amministrativa legata alla ripresa. Ritorno in ufficio dunque per i dipendenti pubblici che motivi di sicurezza e profilassi hanno posto in smart working intensivo previsto da disposizioni statali.
"Abbiamo bisogno di uno sforzo collettivo - spiega il presidente Fugatti - perché se vogliamo che il privato reagisca a questo duro colpo, il pubblico deve metterci altrettanto cuore e coraggio. Il telelavoro è una componente importante di questa strategia, ma non l'unica anche perché se l'emergenza richiede misure immediate e a volte drastiche, i cambiamenti necessitano gestione e gradualità".
Rispetto ad altre pubbliche Amministrazioni, quella trentina decide per percentuali più significative di ritorno al lavoro presso la sede di lavoro. Fermo restando che il modello organizzativo indicato punta ad evitare comunque la concentrazione di personale all'interno degli uffici.
Si prevede pertanto di far rientrare un dipendente su due a partire da mercoledì 27 maggio.
Resta l'osservanza delle indicazioni volte a garantire adeguati livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e secondo le disposizioni che verranno impartite dai dirigenti responsabili. Per il restante personale si ribadisce il criterio gestionale del mantenimento del lavoro agile secondo i criteri di priorità individuati, ovvero per i dipendenti sui quali grava la cura di figli fino a 14 anni di età o di qualsiasi età se portatori di disabilità, per dipendenti che fruiscono dei benefici della legge 104, oppure portatori di patologie o che risiedono in comuni diversi e lontani da quelli della sede di servizio.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento