Potenziato l'Assegno unico provinciale in favore dei lavoratori e delle famiglie
Novità in arrivo per l'Assegno unico provinciale, in seguito al perdurare degli effetti del Covid 19, al fine di accrescere ed estendere i sostegni in favore dei lavoratori e delle loro famiglie. Già la legge 3 dello scorso maggio, autorizzando uno stanziamento aggiuntivo di 13 milioni di euro, aveva previsto una modifica dei criteri di erogazione dell'assegno, al fine di attualizzare la situazione reddituale dei nuclei familiari che ne beneficiano. Le decisioni assunte dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore allo sviluppo economico e lavoro, estendono innanzitutto anche ai lavoratori stagionali l'accesso all'attualizzazione.
Viene inoltre prevista l’attualizzazione del patrimonio sia per ridurre l’impatto dei beni immobili diversi dall’abitazione di residenza, sia per tener conto della consistenza attuale dei risparmi che potrebbero essersi assottigliati per far fronte alle necessità sorte di questi mesi. D’altra parte, per evitare sovrapposizioni con altri benefici, è stata introdotta l'incompatibilità fra l'Assegno unico e altri interventi di sostegno al reddito previsti dalla Provincia, in particolare per i lavoratori dipendenti e autonomi e la non cumulabilità con gli altri sussidi statali per l’emergenza Covid. Ed ancora. verrà riconosciuta alle famiglie aventi diritto l'intera quota B dell'Assegno, quella per il sostegno ai figli minorenni, a prescindere dalla fruizione (prevista in precedenza fino a un 30% del valore totale ) di alcuni servizi, come la mensa scolastica e il trasporto pubblico degli alunni, a cui non è stato possibile accedere durante il prolungato periodo di chiusura delle scuole. Ulteriore novità, la modifica del periodo di riferimento: se prima andava dal 1° gennaio al 31 dicembre, per i richiedenti che presenteranno domanda di attualizzazione entro il 31 dicembre varrà il periodo 1° luglio 2020-30 giugno 2021.
Infine, una delle conseguenze del nuovo sistema di calcolo introdotto sarà un aumento della quota A dell'assegno del 15%.
Presentazione delle dichiarazioni per l’attualizzazione delle domande di assegno unico dal 1° ottobre presso gli sportelli periferici della Provincia e i Patronati.
Vediamo di ricapitolare le principali modifiche introdotte oggi dalla Giunta provinciale alla disciplina dell'Assegno unico, per rendere ancora più incisivi i sostegni e le coperture previste.
Attualizzazione della condizione economica:
- sono ammessi all'attualizzazione anche i lavoratori stagionali che hanno cessato o ridotto l'attività lavorativa e quelli che non possono riprendere l'attività a causa del Covid 19. La categoria degli stagionali, come noto, è risultata essere particolarmente colpita dagli effetti della pandemia;
- è prevista l'incompatibilità fra l'Assegno e analoghi interventi della Provincia (in particolare strumenti di sostegno al reddito previsti dalla “Sfida 3.6” del Documento di politica del lavoro e il Sostegno al reddito per titolari di impresa o soci di società o i professionisti ex art. 8 LP 3/2020);
- per evitare il cumulo con l'Assegno unico, nel reddito attualizzato si conteggiano anche le indennità per Covid 19 introdotte dalla normativa statale con i decreti "Cura Italia" e "Rilancio Italia" (fra gli altri, l' indennità per lavoratori autonomi, il reddito di emergenza) percepite prima della presentazione della dichiarazione di attualizzazione;
- dalla normativa statale è stata mutuata l'esclusione dal beneficio dell'attualizzazione dei soggetti che al momento della richiesta siano diventati titolari di pensione o abbiano maturato i requisiti per l'accesso alla pensione;
- il patrimonio immobiliare diverso dall'abitazione di residenza fino ad una franchigia di euro 50.000,00 non viene valutato a meno che non produca reddito per la famiglia. In questo caso si considerano i canoni di locazione percepiti negli ultimi due mesi;
- i depositi/risparmi e i titoli sono valutati in base alla consistenza risultante alla fine del mese precedente o all'ultimo rendiconto disponibile. E' prevista una franchigia di 3.000,00.
- con la nuova disciplina la quota A dell'Assegno, come derivante dalla attualizzazione per Covid 19, viene aumentata del 15% rispetto al valore ottenuto con le regole di calcolo in vigore. L'attualizzazione dura sei mesi eventualmente rinnovabili ma non può spingersi oltre il 30.06.2021;
- le dichiarazioni per l’attualizzazione delle domande di assegno unico sono presentate dal 1° ottobre rivogendosi agli Sportelli periferici della Provincia e ai Patronati. Fino al 31 dicembre la dichiarazione può avere effetto retroattivo dal 1° luglio purché le conseguenze dei cambiamenti significativi (perdita, riduzione, sospensione dell’attività lavorativa) fossero sussistenti al 30 giugno 2020.
Quota a sostegno dei figli vincolata alla fruizione dei servizi mensa scolastica/trasporto alunni:
Considerato che l'emergenza epidemiologica ha reso necessaria, fra l'altro, la chiusura delle scuole e quindi anche delle mense scolastiche, viene sospesa la quantificazione della quota in questione dell'Assegno unico che, essendo parametrata in base alla fruizione di tali servizi, sarebbe stata altrimenti decurtata.
L'intenzione è quella di non aggravare le entrate delle famiglie beneficiarie della quota B, ovvero con figli in età scolare, che già stanno pagando un prezzo elevato a causa della pandemia. Pertanto viene riconosciuto (fino alla prossima domanda di Assegno unico) l'importo nella misura piena e non rapportata alla fruizione dei servizi in questione.
Modifica del periodo di riferimento dell'Assegno unico:
L'attuale periodo di riferimento coincide con l'anno solare. la decisione assunta è di portare il periodo di riferimento dal 1° luglio al 30 giugno dell'anno successivo. Il motivo di questo cambiamento è riconducibile alla necessità di coordinare l'assegno unico, che è una prestazione economica erogata per lo più alle famiglie con figli in età scolare, con l'anno scolastico, ma anche la raccolta delle domande con eventuali modifiche normative che dovessero essere approvate in sede di manovra finanziaria relativa al Bilancio di previsione. Infatti attualmente il grosso delle domande è raccolto in anticipo rispetto all'anno di riferimento, tra ottobre e dicembre, quando è in discussione il Bilancio provinciale. Spostando a luglio la decorrenza dell'assegno, le domande verrebbero raccolte tra aprile/giugno e potrebbero già essere adeguate alle modifiche normative eventualmente approvate a dicembre.
Per rendere possibile la modifica del periodo di riferimento si è reso necessario prorogare al 30.06.2021 l’assegno attualmente in erogazione, senza dover ricorrere alla presentazione di una nuova domanda.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento