Presentate alle categorie economiche le linee generali della manovra economico-finanziaria 2020-2022
Presentate dal presidente Maurizio Fugatti, assieme al vicepresidente Mario Tonina, all’assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli, all’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli e al direttore generale Paolo Nicoletti, alle associazioni economiche e imprenditoriali del Trentino, le linee salienti della manovra economico-finanziaria 2020-2022.
Una manovra, è stato spiegato, che è ancora in fase di di definizione, considerata l’incertezza che permane a livello nazionale, soprattutto sul piano fiscale. Una manovra che contiene peraltro molte opzioni che la Giunta intende condividere con le parti sociali, perseguendo con coerenza il metodo del confronto e della condivisione.
Le esigenze prioritarie sono quelle di efficientare la spesa e di orientarla verso obiettivi performanti, in grado di generare sviluppo e quindi crescita per il territorio. “Fra i punti principali gli investimenti pubblici – ha sottolineato il presidente Fugatti – con 200 milioni in più rispetto al passato, destinati alla realizzazione di infrastrutture importanti, che servono ai territori e al futuro dell'economia nel suo complesso. Garantiamo inoltre tutte le misure sociali già adottate, compreso il bonus natalità e l'abbattimento fino all'azzeramento delle rette degli asili nido. Investiamo di più nel trasporto da e per le valli, con una intensificazione del cadenzamento, e sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, il che significa più efficienza, meno spostamenti, burocrazia semplificata. Infine, come già annunciato, finanzieremo una nuova grande opera all'anno, ferme restando quelle garantite come la sistemazione della Mori-Cretaccio, oltre alla Loppio-Busa, la circonvallazione di Pinzolo, l'allargamento della Ss47 in Bassa Valsugana, la tangenziale di Rovereto, in accordo con la A22".
Due dati aiutano a comporre un quadro d'insieme della manovra che sarà approvata entro il prossimo dicembre. Il primo: nel 2020 è prevista una crescita del pil provinciale dello 0,8% circa, rispetto allo 0,6% nazionale. Il secondo: le risorse disponibili, secondo le ultime stime, sono pari a 4.398 milioni di euro nel 2020, che scenderanno a 4.099 milioni nel 2022. Comprensibile quindi l'enfasi sullo sviluppo e sulla ricerca di una sempre maggiore efficacia ed efficienza, in ogni capitolo di spesa.
Quanto ai rapporti col Governo, la Provincia, ha detto il presidente Fugatti, intende portare avanti assieme all’Alto Adige una proposta basata sulla cosiddetta clausola di neutralità fiscale, che tuteli la finanza locale dalle eventuali manovre statali sui tributi erariali.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento