24 settembre 2018
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Quarta settimana dell'accoglienza

Organizza il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza del Trentino Alto Adige. Tra gli enti partner la Cooperazione Trentina.

Organizza il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza del Trentino Alto Adige. Tra gli enti partner la Cooperazione Trentina.

Quarta settimana dell’accoglienza. Dal 29 settembre al 7 ottobre prossimi. Tema: “Persona e comunità. Coltivare i doveri, promuovere i diritti”.

E’ stato scelto questo “tema – ha spiegato Vincenzo Passerini, presidente del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza del Trentino Alto Adige – perché dobbiamo tornare ai fondamenti che tengono in piedi le nostre comunità. L’equilibrio di diritti e doveri è uno di questi fondamenti. Non possiamo esaltare i nostri diritti e calpestare quelli degli altri, specialmente dei più deboli. Non possiamo invocare i doveri degli altri e dimenticare i nostri. Abbiamo il dovere di sentirci tutti responsabili gli uni verso gli altri”.

Insomma, far emergere il buono che c’è. La realtà del Trentino Alto Adige è ricca di esperienze quotidiane di accoglienza in tutti i campi della vita sociale: dai bambini agli anziani, dai profughi ai disabili, dai carcerati ai senza dimora, dai poveri alle tante persone fragili. “Dobbiamo far emergere queste esperienze positive – hanno osservato gli organizzatori - e offrire occasioni di riflettere se quello che si sta facendo va bene o lo dobbiamo cambiare”.

La società avrà sempre più bisogno di accoglienza. “La nostra società – è stato ricordato – crea continuamente, insieme a un vertiginoso sviluppo tecnologico, nuove povertà, nuove solitudini, nuove emarginazioni. Siamo inondati di statistiche che ce lo ricordano ogni giorno. Solo una profonda e diffusa cultura dell’accoglienza (personale, sociale, politica) potrà far fronte alle crescenti solitudini ed emarginazioni”.

Ricco il calendario di appuntamenti della settimana presentata alla sede dell’Associazione Ama di via Taramelli a Trento.

Complessivamente se ne contano 115.

Un evento sarà ospitato alla sala della Cooperazione di via Segantini a Trento, mercoledì 3 ottobre a partire dalle ore 20.30. Titolo: “Lottatori di speranza”, incontro pubblico con don Luigi Ciotti. A cura del Centro Astalli Trento, Libera Trentino, Cnca. Serata introdotta dagli interventi di Stefano Graif e Sandra Venturelli. “I volti dei lottatori di speranza sono quelli di vittime innocenti colpite da una illegalità che possiamo contrastare coltivando ogni giorno l’impegno comune per un futuro solidale – spiegano gli organizzatori – Una società partecipe ha il dovere di farsi sentinella per denunciare le ingiustizie e deve imparare a mettersi accanto a istituzioni e persone vulnerabili. Per trasformare queste idee in progetti e speranze ne parleremo con don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, di Libera Contro Le Mafie e tra i principali fondatori di Cnca”.

Il giorno dopo, giovedì 4 ottobre alle ore 17.30 alla Fondazione Demarchi in Piazza Santa Maria Maggiore a Trento, “La vera cooperazione ha più doveri che diritti”. Dialogo tra Marina Mattarei (presidente della Federazione Trentina della Cooperazione) e don Armando Zappolini (presidente nazionale del Cnca). Intervento di apertura affidato a Rossella Verga, vice caposervizio dell’inserto settimanale “Buone Notizie” del Corriere della Sera. Coordinano: Piergiorgio Reggio (presidente Fondazione Demarchi) e Mauro Tommasini (Cnca Trentino Alto Adige).

“Le cooperative sono state e sono una grande conquista di democrazia economica, partecipazione popolare, giustizia sociale – spiegano i promotori – Oggi sono sotto attacco sia perché i poteri forti vorrebbero eliminare queste forme particolari di impresa economica e sociale, sia perché talune cooperative hanno tradito lo spirito dei fondatori. C’è una vera e una falsa cooperazione. Il Cnca si è sempre battuto perché siano denunciate e contrastate la speculazione e la corruzione in ambito cooperativo: perché le cooperative, quelle sociali, in primo luogo, siano fedeli ai valori etici su cui sono nate e allo spirito di servizio verso i più deboli; perché l’ente pubblico eserciti una rigorosa funzione di controllo e valorizzi le vere cooperative. Un futuro economicamente e socialmente più umano ha bisogno di più cooperazione e di meno individualismo. La cooperazione è il futuro, non il passato”.

Autore: Redazione