Riforma del credito, Federcoop: in continuità con il percorso avviato, bene il confronto con il Governo
Il consiglio di Federcoop ha approvato un documento sulla riforma del credito cooperativo. “in continuità con il percorso avviato, bene il confronto con il Governo”.
Nella sostanza, il documento afferma la centralità delle Casse Rurali, banche locali cooperative, legate al territorio e alla propria base sociale.
Il Trentino, in particolare, è un distretto cooperativo caratterizzato da un sistema di imprese nei diversi settori che, insieme, ha dato un forte contributo allo sviluppo del Trentino.
Questo il testo del documento approvato dal cda della Federazione:
Credito cooperativo: in continuità con il percorso avviato, bene il confronto con il Governo
La riforma rappresenta una occasione per rafforzare e innovare un patrimonio secolare, salvaguardando la peculiarità di un sistema bancario vicino a famiglie e imprese.
Il credito cooperativo è un patrimonio collettivo da salvaguardare e valorizzare, parte costituiva del tessuto sociale ed economico del Trentino.
Le Casse Rurali sono cooperative, legate al territorio, alla propria base sociale, banche che della prossimità con i soci e clienti fanno elemento essenziale e insostituibile del proprio operare quotidiano.
Il Trentino è un distretto cooperativo caratterizzato da un sistema di imprese e di persone che insieme, con coraggio e capacità organizzativa, hanno saputo contribuire allo sviluppo di questo territorio e dare risposte efficaci alla nostra comunità.
La rappresentanza unitaria della Federazione costituisce un indispensabile elemento di coesione e di forza nella realizzazione di un progetto tendente al bene comune, di cui il credito rappresenta un elemento di fondamentale importanza.
L’evoluzione del modello organizzativo prefigurato dalla riforma del 2016 renderà le Casse Rurali, insieme alle Raiffeisenkassen e Bcc, più rispondenti alle logiche di mercato e alle aspettative delle istituzioni italiane ed europee di settore.
Particolare motivo di orgoglio per il Trentino è rappresentato dal fatto che qui si radica uno dei principali gruppi bancari nazionali, tra le più importanti iniziative industriali degli ultimi decenni. Una sfida nata dal coraggio e dalle competenze di persone che hanno saputo interpretare la riforma come opportunità anche per il territorio.
In coerenza con quanto affermato, le proposte in grado di migliorare i contenuti della riforma vanno accolte positivamente, in funzione di un corretto ed equilibrato rapporto tra la natura localistica delle banche cooperative, la loro partecipazione ad una capogruppo nazionale, il ruolo di rappresentanza delle associazioni, nazionali e territoriali.
La Federazione Trentina della Cooperazione, in rappresentanza di tutte le cooperative associate, in primis quelle di credito, coerente con il sostegno espresso fin dall’inizio verso la riforma, condivide e rilancia quanto contenuto nel documento congiunto di Confcooperative, Federcasse e future capogruppo.
Si appella quindi al Governo affinché gli interventi sulla riforma risultino in continuità con il percorso già in avanzata fase di realizzazione e nel rispetto dei tempi già fissati, agevolando in particolare:
- la specificità territoriale e mutualistica delle Casse Rurali, ancorata all’economia reale;
- il principio di proporzionalità correlata alla rischiosità (risk based) delle singole Casse Rurali;
- l’autonomia delle banche locali “virtuose” nell’esprimere autonomamente i propri amministratori;
- un modello di vigilanza sui Gruppi bancari cooperativi e sulle singole Casse Rurali proporzionato e coerente con le peculiarità del credito cooperativo, senza appesantirle di costosi ed inutili oneri regolamentari e amministrativi.