Rigotti: "Bene la vendemmia, ma preoccupano i rincari dell'energia e dei materiali"
All'evento di fine vendemmia del Copa-Cogeca il Presidente del Gruppo vino Luca Rigotti ha presentato le previsioni della produzione vitivinicola UE lanciando un allarme rispetto alle minacce che gravano sul settore.
Si è svolto a Bruxelles, presso la sede del Copa-Cogeca, l'evento "2022 Annual Copa-Cogeca Wine Harvest Event" durante il quale il Presidente del gruppo Vino Luca Rigotti ha presentato le previsioni di vendemmia e la situazione del mercato del vino al livello europeo, alla presenza di numerosi giornalisti di diversi Stati membri, rappresentanti istituzionali e altri stakeholder. Nonostante le iniziali preoccupazioni legate all'andamento climatico - caratterizzato da eventi estremi sempre più frequenti e dalla forte siccità dei mesi estivi - le previsioni vendemmiali risultano soddisfacenti da un punto di vista quantitativo e particolarmente positive sul fronte della qualità. Nello specifico, la produzione vinicola dell'UE per il 2022 dovrebbe essere leggermente migliorata (+2%) rispetto alla campagna precedente, ma è ancora inferiore alla media degli ultimi 5 anni.
Ma a preoccupare il settore è la grave situazione causata dall'aumento dei costi di produzione. “I costi ormai alle stelle stanno mettendo a repentaglio la sostenibilità economica dei viticoltori e delle cantine in tutta l'UE. L'impennata dei costi energetici e i rincari dei fattori della produzione e degli imballaggi (vetro, cartone e fertilizzanti) nonché dei trasporti e le difficoltà di approvvigionamento dei materiali sono accompagnate da un calo del potere d'acquisto dei cittadini dell'UE. È fondamentale quindi adottare - ha proseguito Rigotti - misure per normalizzare quanto prima i livelli dei costi dell'energia e dei materiali". Un'altra minaccia è rappresentata dall'approccio ideologico rispetto al tema vino e salute: “occorre puntare su campagne informative ed educative a favore dei consumatori - ha detto il Presidente Rigotti - che facciano leva sulla distinzione tra consumo consapevole e abuso di vino, tenendo conto che l'approccio proibizionista non ha mai portato a risultati efficaci”.
Durante l'evento, considerando i recenti sviluppi geopolitici e le sfide imposte dal mercato e dai cambiamenti climatici, sono stati affrontati i temi che più rappresentano, a parere del Presidente Rigotti, le priorità per il settore vitivinicolo: il commercio internazionale, la digitalizzazione e l'innovazione. In merito a quest'ultimo punto, con particolare riferimento al tema ambientale, Rigotti ha affermato che "i produttori sono già impegnati a mitigare l'impatto dei cambiamenti climatici e preservare l'ambiente ma alcuni obiettivi posti dalle politiche europee, come quelli indicati dalla proposta di regolamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci, sono irrealizzabili. Su questo fronte - ha detto Rigotti - abbiamo bisogno di strumenti innovativi e alternativi, di ricerca e di sperimentazione di nuove tecnologie, come il genome editing, nonché di un tempo congruo per raggiungere i nuovi traguardi. Si tratta di proposte per le quali il settore vitivinicolo europeo vuole essere protagonista e attore attivo per trovare soluzioni che siano però raggiungibili senza che queste mettano a rischio la stabilità economica delle imprese. Senza contare - ha concluso Rigotti - il ruolo trainante del settore nonché dell'indotto rispetto al comparto agroalimentare UE, in grado di esprimere, come anche testimoniato durante il difficile periodo pandemia, un importante ruolo di sostenibilità sociale”.
Fonte: Confcooperative