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Ripensare il welfare in un’Italia che invecchia

La crescente percentuale di ultra 65enni e le sfide demografiche sono state al centro del panel "L’Italia alla sfida di un nuovo welfare", tenutosi oggi presso la Sala Falconetto di Palazzo Geremia, nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento. Tra i temi discussi dai protagonisti della cooperazione sociale e sanitaria italiana, l'aumento delle malattie croniche e la necessità di soluzioni sistemiche per il futuro del welfare italiano.

Tra gli interventi, quello da remoto di Maria Teresa Bellucci, vice ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali: “Il tema demografico è una priorità. Abbiamo fatto una riforma sull’assistenza agli anziani per predisporre un welfare del futuro".

Tra i relatori Giuseppe Milanese, presidente Confcooperative Sanità, Stefano Granata, presidente Confcooperative Federsolidarietà, Michele Odorizzi, presidente Cooperazione Salute, Maria Teresa Bellucci, vice ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali (in collegamento da remoto). Un commento ai lavori è stato affidato a Maurizio Gardini, presidente Confcooperative. L'evento ha messo in luce le sfide cruciali che l'Italia deve affrontare per creare un sistema di welfare sostenibile ed equo, capace di rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più anziana.

La vice ministro ha portato l'attenzione sulla crisi demografica italiana, con un tasso di natalità molto basso, evidenziando che il tema demografico è una priorità per il governo. Ha parlato con orgoglio della recente riforma sull’assistenza agli anziani, che mira a fare della casa il principale luogo di cura, riducendo i ricoveri impropri e migliorando il benessere psicologico dei pazienti.

Maurizio Gardini ha commentato il dibattito sottolineando l'importanza di un sistema di welfare sostenibile: “Dobbiamo fare il tagliando e strutturare un sistema che abbia la sua sostenibilità”. Gardini ha evidenziato la necessità di una coesione sociale più forte, poiché solo una piccola parte della popolazione potrà beneficiare della silver economy. Ha messo in guardia contro il rischio di creare strutture sanitarie senza personale qualificato, compiacendosi per le revisioni del PNRR operate dal ministro Fitto. Ha concluso il suo intervento con un appello: “Il welfare del futuro o lo costruiamo insieme o lo farà il mercato, escludendo ampie fasce di popolazione”.

Giuseppe Milanese ha fornito dati preoccupanti: "Un terzo della popolazione è ultra 65enne, e nei prossimi anni questa quota arriverà alla metà. Di questi, il 60% ha malattie croniche". Ha sottolineato l'importanza della cooperazione tra i professionisti della sanità per creare un senso di appartenenza e progettualità, permettendo alle persone di essere curate nelle loro case.

Stefano Granata ha posto l'accento sulla non autosufficienza, un problema che tocca tutti ma che spesso non viene considerato una priorità. Ha evidenziato l'importanza del ruolo delle cooperative nella promozione del diritto all'assistenza e nella costruzione di un sistema di supporto collettivo per i 13 milioni di persone che ne hanno bisogno.

Infine, Michele Odorizzi ha parlato dell’invecchiamento della popolazione italiana e della bassa natalità, sottolineando la necessità di rendere il sistema di welfare sostenibile. Ha suggerito l'adozione di nuovi modelli integrati, partendo dalle cooperative, per migliorare l'attuale sistema di assistenza sanitaria.

Autore: Redazione
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