Romallo: inaugurato il nuovo punto vendita della Famiglia Cooperativa Anaunia
Il negozio è stato ristrutturato con un investimento di 125 mila euro. Presente al taglio del nastro anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, alla sua prima uscita in una cooperativa dopo l’elezione. L’appello della presidente Graziella Berti: “Chiediamo alla politica che ci dia una mano, perché sappiamo che la montagna, senza servizi, si spopola”.
È stato inaugurato nel pomeriggio a Romallo il punto vendita ristrutturato della Famiglia Cooperativa Anaunia. Alla cerimonia è intervenuto anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, alla sua prima presenza dopo l’elezione in un evento della cooperazione trentina.
Con un investimento di 125 mila euro, il negozio è stato rinnovato e potenziato nell’offerta commerciale.
La cooperazione di consumo è presente a Romallo fin dal 1895. La Famiglia Cooperativa Anaunia è nata nel 2016 dalla fusione delle due cooperative di consumo Castelli d’Anaunia, che aveva assorbito nel 2002 la Famiglia Cooperativa di Romallo, e Sette Larici. Conta diciannove punti vendita: quattro supermercati con superficie di circa 500 metri quadrati e 15 negozi con superficie dai 100 ai 250 metri quadrati.
I soci sono circa 3500, di questi 189 sono residenti a Romallo. Il personale, coordinato dal direttore Rinaldo Job, comprende 56 collaboratori. Nel 2017 il fatturato ha superato i 12 milioni di euro, mentre l’utile dell’esercizio è ammontato a 40 mila euro.
“Il Consiglio di amministrazione della Famiglia Cooperativa Anaunia - ha riferito la presidente Graziella Berti - consegna alla comunità il punto vendita di Romallo riammodernato, maggiormente confortevole, efficiente e con un vasto assortimento di prodotti alimentari. Un occhio di riguardo è stato riservato alla proposta di prodotti a marchio Coop: garantiscono a un giusto prezzo qualità, sicurezza, attenzione all’ambiente, impegno etico e solidale”.
Sottolineando la funzione sociale della cooperazione e rivolgendosi in particolare alla politica, Berti ha quindi affermato: “Noi cerchiamo di amarlo questo Trentino, anche se viverlo spesso è faticoso e oneroso. Per viverlo quindi abbiamo bisogno di servizi, di poter lavorare in comunione e sintonia e di aiutarci perché noi siamo la cooperazione, noi siamo il territorio. Per questo motivo chiediamo alla politica che ci dia una mano, perché sappiamo che la montagna, senza servizi, si spopola e le conseguenze le abbiamo potute constatare anche nei giorni scorsi”.
Infine, un forte richiamo al senso di appartenenza: “Essere cooperatori - ha detto la presidente Berti - vuol dire rimanere tutti uniti, legati al proprio punto vendita, che mette il consumatore al centro, offre qualità, salubrità e genuinità, relazioni, un luogo d'incontro per le persone. La cooperazione è esperienza viva di un ‘noi’ e non di un ‘io’. Un ‘noi’ strutturalmente aperto, desideroso di coinvolgere molti, di crescere costantemente, di essere disponibile alla collaborazione con la comunità locale. Un ‘noi’ che non lavora per fare utili, ma per dare servizi ai propri soci”.
All’appello della presidente Berti ha prontamente risposto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che ha sottolineato come la cooperazione permetta di mantenere vivi i nostri paesi: “Nelle altre realtà le saracinesche si abbassano, qui si alzano perché c’è la cooperazione trentina”. Lo stesso concetto è stato ribadito da Mario Tonina, alla sua prima uscita ufficiale - come lui stesso ha tenuto a far presente - come assessore alla cooperazione, che ha messo in rilievo il ruolo dei piccoli negozi di montagna “che danno servizi e occasioni di socialità”. Anche per l’assessora Giulia Zanotelli è necessario mantenere i servizi sui territori per salvaguardare le periferie.
Sono seguiti gli interventi dell’amministrazione comunale e dei rappresentanti degli organismi centrali della Cooperazione Trentina.
Il sindaco di Romallo Silvano Dominici ha ringraziato la Famiglia Cooperativa per l’investimento realizzato a favore della comunità. “Fare cooperazione e fare comunità - ha detto - sono due facce della stessa medaglia”.
La cooperazione trentina - ha affermato la presidente Marina Mattarei - è pronta a fare la sua parte e non si tira indietro rispetto alle sfide di questo tempo, per le quali conta sulla condivisione delle istituzioni pubbliche. “Che cosa sarebbe dei nostri paesi senza la cooperazione?”, si è interrogato il vicepresidente della Federazione per il settore consumo Walter Facchinelli.
Con la Famiglia Cooperativa Anaunia si è complimentato anche il presidente del Sait Renato Dalpalù (“abbandonare le periferie vorrebbe dire deprimere le economie locali”), accompagnato per l’inaugurazione dal direttore generale Luca Picciarelli.