Sait, dalla comunità l’impegno a non lasciare soli i lavoratori
E’ stato approvato il protocollo d’intesa con cui le parti e la Provincia si impegnano a dare attuazione al piano sociale previsto per i lavoratori del Sait.
Il documento, firmato presso l’Assessorato allo sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento, impegna Provincia, Agenzia del Lavoro, Sait, Cooperazione e sindacati a mettere in campo, assieme, una serie di misure pensate per riportare nel mercato del lavoro i lavoratori coinvolti dal processo di riorganizzazione.
“Queste persone – ha sottolineato il vice presidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi – beneficiano del fatto che in Trentino esistono politiche che ci consentono di affrontare questi temi come sistema collettivo, che si pone il problema di seguire il loro destino non lasciandole sole.
Attraverso la cultura della concertazione, che ha portato allo stesso tavolo tutti i soggetti coinvolti, si mettono al centro i lavoratori con l’obiettivo preciso di ricollocarli nel mercato del lavoro. La Provincia, attraverso Agenzia del Lavoro, coordinerà il percorso di attuazione delle misure previste nell’accordo”.
La Provincia autonoma di Trento costituirà un tavolo di progettazione, monitoraggio, coordinamento e valutazione del percorso di aggiornamento professionale, riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori, al quale parteciperanno tutti i soggetti che hanno firmato oggi l’accordo.
Agenzia del Lavoro prenderà in carico i lavoratori, impegnandosi a profilarli e ad offrire loro servizi mirati per la ricollocazione.
La Federazione Trentina della Cooperazione, in accordo con SAIT ed in attuazione di quanto previsto dall’accordo del 20 dicembre 2017, si impegna a individuare uno o più fornitori di servizi di riqualificazione e ricollocazione sostenendo le relative spese. Garantisce inoltre la ricollocazione stabile all’interno del sistema cooperativo di almeno 20 lavoratori.
Sosterrà l’autoimprenditorialità cooperativa dei lavoratori. Erogherà un bonus alle cooperative che assumono i lavoratori.
I sindacati parteciperanno alle attività del tavolo di coordinamento delle attività con particolare attenzione al monitoraggio e alla verifica dei processi di aggiornamento professionale, riqualificazione e ricollocazione. Si impegnano inoltre ad offrire i servizi delle proprie strutture territoriali, in particolare degli istituti di patronato, dei servizi di orientamento al lavoro e formazione e dei centri di assistenza fiscale.
Al protocollo di intesa si è giunti attraverso un articolato percorso iniziato nel novembre 2016.
(Comunicato stampa PAT)