Seminario internazionale di danza della Scuola musicale Il Diapason
Al corso hanno preso parte professionisti certificati in analisi del movimento provenienti da diverse parti d’Europa e America. Animatrice Peggy Hackney, danzatrice, terapeuta, a lungo direttrice del dipartimento di danza della Berkley University
Dal 20 al 24 giugno la Sezione DiDanza della Scuola musicale il Diapason, cooperativa di Trento con sede in via Vittorio Veneto, ha ospitato il workshop internazionale organizzato dall’associazione culturale Thymos di Torino, che promuove attività legate alla pedagogia del movimento. La collaborazione fra DiDanza e Thymos è nata grazie alla condivisione dei principi pedagogici che stanno alla base del sistema Laban Bartenieff e all’amicizia che lega Rosa Tapia, responsabile della sezione danza del Diapason, a Maria Consagra, docente della Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi e del Piccolo Teatro di Milano.
Il metodo Laban Bartenieff utilizza un approccio multidisciplinare e mutua molti concetti dall’anatomia, dalla kinesiologia, dalla psicologia e da molti altri campi. E’ uno strumento utilizzato da danzatori, attori, musicisti, atleti, terapisti, psicoterapisti, antropologi, business consulting, consulenti in salute e benessere ed è uno dei sistemi più ampiamente utilizzati oggi nell’analisi del movimento umano.
Il seminario, dal titolo “Building connections: from inner space & time to the outer world” (Costruire connessioni: dallo spazio interno al mondo esterno) è stato condotto da Peggy Hackney, danzatrice, terapeuta, a lungo direttrice del dipartimento di danza della Berkley University.
Al corso hanno preso parte professionisti certificati in analisi del movimento provenienti da diverse parti d’Europa e America. L’organizzatore dell’evento, l’associazione Thymos, è stata fondata con lo scopo di promuovere il lavoro di Laban e Bartenieff in Italia, creando un ponte tra le realtà già esistenti in Europa e in America. È costituita da professionisti del teatro e della danza che hanno in comune lo studio e la pratica delle teorie di Laban e Bartenieff, con un’attenzione alla pedagogia intesa non solo come insegnamento, ma come ricerca costante, approccio e sostegno alla crescita artistica dell’allievo e della sua individualità.